REGOLA DEL MAESTRO
Domanda dei discepoli:
CAPITOLO XCIV.
SE
L'ABATE MUORE IMPROVVISAMENTE, COME
PROCEDERE AD ISTITUIRE UN ALTRO ABATE PRESO FRA I FRATELLI DUBBIOSI POICHÉ, DA
VIVO, NON AVEVA DESIGNATO IL MIGLIORE Ed UNA MORTE IMPROVVISA LO HA SORPRESO.
Il Signore ha risposto per mezzo del Maestro:
1
Considerando il repentino declino della natura umana
ed il modo improvviso in cui viene di solito morte, ecco le misure idonee che
occorreva rintracciare e che abbiamo decretato in vista dell'ordinazione fra gli
incerti, di modo che, fra i fratelli incerti, si possa trovare una procedura
certa.
8
Dunque, poiché abbiamo detto prima che nel monastero i ranghi degli uni e
degli altri dovevano essere indistinti e che nessuno doveva ricevere una
certezza della dignità di secondo;
3
poiché, dunque, l'abate ancora vivente non ha deciso di ordinare dopo di
lui qualcuno che ha riconosciuto migliore degli altri,
4
nel caso che l'abate in questione se ne
vada improvvisamente nel Signore, noi rispondiamo:
Cosa fare?
5
Per evitare che ciascuno presupponga di
sua iniziativa che gli spetti la successione e che metta tutti in rivolta, tanto
che una violenta disputa dove ci si infiamma per i partiti avversi
trasformerebbe la casa di pace in un campo di battaglia,
6
per questa ragione decretiamo che il
pontefice del territorio ed il clero faranno la scelta di un abate di grande
santità,
7
che riceverà questa regola (per essere) alla testa di questa comunità al
posto dell’abate precedente defunto e rimarrà durante trenta giorni alla testa
di tutti i fratelli.
8
Anche lui, secondo le prescrizioni di questa regola, esaminerà chi fra
tutti potrà essere trovato superiore in tutta l’osservanza.
9
Il trentesimo giorno, dunque, questo abate presterà giuramento sui santi
vangeli davanti al vescovo ed al clero, dicendo che nessuno lo ha comperato con
promesse o adulazioni, ma che dichiara onestamente ciò che ha constatato in
questo compito divino.
10 Ed
immediatamente, essendo tutta la Comunità schierata davanti a lui, prenderà sul
momento la mano di colui che ha trovato migliore in tutta la sua condotta, in
tutta l’osservanza dei comandamenti di Dio e delle prescrizioni della regola.
11
E soltanto allora il pontefice ed il
clero del territorio procederanno all'ordinazione al primato nella sua persona,
secondo le prescrizioni di questa regola, come abbiamo detta più sù.
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1 giugno 2017
a cura di Alberto "da Cormano"
alberto@ora-et-labora.net