REGOLA DEL MAESTRO

 (Libera traduzione da "Patrologia Latina" - J. P. Migne)

 

 

CAPITOLO LVIII.

Domanda dei discepoli:

Quanti salmi i fratelli devono dire di notte, nelle diverse stagioni, quando sono in viaggio. [Cfr. rb 50,4]

Il Signore ha risposto per mezzo del Maestro:

 

1 Quando di notte si alzano sul loro letto - sia che il fratello sia solo o con un altro - per compiere i Notturni, 2 dopo il versetto che mette fine al silenzio (Cfr. Sal 51(50),17) ed il primo salmo responsoriale, dicano tre salmi, un altro responsoriale, le lezioni ed il versetto, 3 non di più, a causa della fatica del viaggio già effettuato e di quello da compiere.

4 Per quanto riguarda i Mattutini, è in qualsiasi stagione che durante il viaggio saranno congiunti immediatamente dopo la fine dei Notturni. 5 Eviteremo così di essere sorpresi dalla luce mattutina e di mostrare poco rispetto eseguendoli nei locali squallidi, sconvenienti e sudici di una fattoria o di una locanda, alla presenza di laici che rimangono seduti o addirittura ridicolizzano il nostro modo di vivere. 6 Avendo così i fratelli fin dall'alba ottemperato alla celebrazione del Mattutino, dovranno pensare solo alla partenza per il viaggio 7 e si preoccuperanno di sistemare i basti dei loro animali e di assicurare il carico delle loro bisacce.

 

CAPITOLO LIX.

Domanda dei discepoli:

A che ora i fratelli devono mangiare in viaggio.

Il Signore ha risposto per mezzo del Maestro:

 

1 Quando i fratelli stanno facendo un lungo viaggio, il mercoledì, il venerdì ed il sabato in inverno, cioè dall'equinozio invernale (secondo P.L.: “equinozio autunnale”. Ndt.), che è l’ottavo giorno prima delle Calende di ottobre (24 settembre), fino a Pasqua, 2 i fratelli che fanno questo viaggio prenderanno il loro pasto all’ora del vespro (cioè al tramonto) e non interromperanno questo digiuno per nessun motivo. 3 Se abbiamo detto “all’ora del vespro” è perché se, mentre viaggiano, vogliono mangiare verso la nona ora, le ore (di luce) che sono già brevi saranno occupate in parte dal lungo (tempo di preparazione e di assunzione del) pasto, sottraendo loro del tempo di riposo alla fine della breve giornata. (Cfr. RM 28,30) 4 Ma durante l'inverno manterranno questo digiuno solo se le loro spalle non saranno caricate di pesanti fardelli.

5 Nei seguenti casi, invece, l'abate consenta ai fratelli che viaggiano di mangiare, dopo un'attenta considerazione della stagione e delle necessità, sia d'inverno che d'estate: 6 quando (l’abate) prevederà dure gelate della campagna o il caldo torrido della strada o i ripidi pendii della montagna o il peso dei carichi pesanti, 7 ed anche quando terrà conto della debolezza di alcuni e delle cose inattuabili dai fratelli. 8 In questi casi, li faccia ristorare prima di farli uscire dal monastero. 9 Prima di mettere in strada i fratelli, durante il rigido freddo dell'inverno li faccia riscaldare e nel caldo dell'estate li faccia rinfrescare.

10 Quanto ai fanciulli fino ai dodici anni, non solo non digiuneranno in nessuna stagione durante il viaggio, ma non lasceranno mai il monastero a stomaco vuoto; 11 a meno che non vengano mandati nelle vicinanze e che possano tornare prima della terza ora in estate o prima della sesta in inverno, ore in cui viene loro prescritto di consumare il pasto.

 

CAPITOLO LX.

Domanda dei discepoli:

La quantità di provviste che i fratelli devono ricevere in viaggio.

Il Signore ha risposto per mezzo del Maestro:

 

1 L'abate terrà conto della razione giornaliera dovuta ai fratelli, della durata del viaggio e del tempo richiesto dall’affare da trattare; 2 inoltre, terrà conto dell'ammontare dei beni del monastero in denaro e dei viveri che possono essere portati via senza cottura. 3 Poi, alle provviste sufficienti per la normale razione, l'abate aggiungerà un piccolo supplemento, quanto lui vorrà, per la fatica del viaggio e ancor di più per la carità che (il fratello) dovrà mostrare verso un confratello o un compagno di viaggio che si unissero a lui, 4 per integrare la razione di pane, di vino e di altri generi alimentari oltre che di denaro.


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16 dicembre 2020     a cura di Alberto "da Cormano" Grazie dei suggerimenti alberto@ora-et-labora.net