REGOLA DEL MAESTRO
CAPITOLO XLV
Domanda dei discepoli:
Come si deve salmodiare nei giorni festivi. [RB 14; 15]
Il Signore ha risposto per mezzo del Maestro:
1
Da Pasqua a Pentecoste, tutti i salmi antifonici e responsoriali, di giorno e di
notte, saranno cantati con l’alleluia e non ci si inginocchierà.
2
Inoltre, dal Natale del Signore fino all'Epifania, tutti i salmi antifonici e
responsoriali, di giorno e di notte, saranno cantati con l’alleluia e non ci si
inginocchierà;
3
neppure si osserverà il digiuno
o l'astinenza, 4
mentre negli otto giorni che precedono il Natale del Signore, (si osserverà) il
digiuno e l'astinenza della Quaresima; 5 allo stesso modo i fratelli
celebreranno le preghiere che sono soliti fare con semplicità in Quaresima.
6 In modo che, a somiglianza (del periodo di) tristezza della Quaresima,
compiendo, come servi che vogliono farsi perdonare, un servizio aggiuntivo oltre
al dovere quotidiano, 7
ci rallegreremo subito dopo per l’arrivo del Natale di Nostro
Signore nella gioia delle ricompense e dei doni.
8
Quanto all'Epifania, è solo durante la notte della vigilia e nella stessa
giornata che tutti i salmi antifonici e responsoriali saranno cantati con
l’alleluia: 9 a partire da quel giorno l'alleluia sarà sospeso, si
toglierà subito dall'oratorio la decorazione dei giorni di festa 10 e
nello stesso giorno dell'Epifania non si piegheranno le ginocchia. 11
Se abbiamo detto di cantare l'alleluia solo nello stesso giorno (dell’Epifania)
con le sue veglie e non fino all'ottava, è perché da quel giorno si iniziano i
cento giorni di digiuno prima di Pasqua e questo tempo è destinato
all'astinenza.
12
Inoltre, ogni domenica a partire dalle
Benedictiones, tutti i salmi antifonici e responsoriali saranno recitati con
l’alleluia fino al successivo ufficio Notturno del lunedì 13 e non si
piegheranno le ginocchia, perché la domenica è dedicata alla resurrezione
pasquale. 14 D'altra parte, ogni domenica, dalle
Benedictiones fino alla fine della
messa in chiesa, si dirà sempre questo versetto all'opera di Dio: "Esultino i
santi (Bibbia C.E.I.: i fedeli) nella gloria, facciano festa sui loro giacigli”
(Sal 149,5); 15 vale a dire che ovunque ci siano delle dimore di
santi, cioè delle chiese, si celebra l'esultanza della messa.
16
Inoltre, quando arriva la festa di un santo, qualunque giorno sia, una volta
dette le Benedictiones, non si
pieghino più le ginocchia finché non si dice Prima. 17 Ma se è la
festa del santo a cui è dedicato l’oratorio dove si salmeggia, una volta
pronunciate le Benedictiones e fino
alla sinassi della messa che sarà celebrata quel giorno dal sacerdote, non si
piegheranno le ginocchia 18 ed in segno di gioia per la festa del
proprio oratorio, tutto il giorno e fino all’ufficio Notturno successivo, si
salmeggi sempre con l’alleluia come la domenica
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10 dicembre 2020
a cura di Alberto "da Cormano"
alberto@ora-et-labora.net