REGOLA DEL MAESTRO
Domanda dei discepoli:
Come si deve salmodiare nell'ufficio MATTINALE. [RB 12; 13]
Il Signore ha risposto per mezzo del Maestro:
1
I salmi del Mattutino saranno sempre salmodiati con l’antifona, vale a dire che
ne devono essere detti quattro senza l’alleluia e, dopo questi quattro, due con
l’alleluia, il salmo responsoriale, 2 il versetto, le lezioni ed il
Vangelo, che sarà detto dall'Abate senza l’alleluia, ma con l’alleluia la
domenica fino all'Epifania. 8 Quindi ci saranno otto intonazioni con
il Vangelo, oltre al versetto ed alle lezioni. 4 Tuttavia al
Mattutino, a parte il Salmo 50 e le
Laudes (Sal 148-150), si facciano dei cantici. 5 Ma la domenica e
negli altri giorni di festa, nonché ai compleanni dei santi, si devono recitare
le Benedictiones (o
Benedicite, Cfr. Dan 3, 52-56 e
57-90). 6 Detti questi, la domenica non piegheremo più le ginocchia
fino ai Notturni 7 ed in quel giorno, a partire dalle
Benedictiones, tutti i salmi
antifonici ed i responsoriali saranno recitati con l’alleluia fino ai seguenti
Notturni del lunedì.
Domanda dei discepoli:
Come si deve salmodiare alle Ore diurne. [RB 18,1-11]
Il Signore ha risposto per mezzo del Maestro:
1
Quando si salmeggia Prima, Terza, Sesta e Nona, si cantino sempre i salmi di
seguito nel salterio e con le antifone, 2 tranne il terzo salmo che
sarà sempre imposto con l’alleluia a partire dall'Epifania; 3 (segua)
un salmo responsoriale, la lezione dell'Apostolo, la lezione dei Vangeli, che
sarà sempre detta dall'abate o, se quest'ultimo è assente, a turno dai
prepositi; poi il versetto e la preghiera a Dio.
Domanda dei discepoli:
Come si deve salmodiare al lucernarIO. [RB 18,12-18]
Il Signore ha risposto per mezzo del Maestro:
1
I salmi del Lucernario devono essere cantati sempre di seguito nel salterio, con
le antifone 2 e gli ultimi due con l’alleluia; 3 (segua)
un solo salmo responsoriale, il versetto, la lezione dell'Apostolo e del
Vangelo, che va detta dall'abate senza l’alleluia, ma con l’alleluia la
domenica.
4
In
quel giorno, inoltre, a partire dalle
Benedictiones, tutti i salmi antifonici saranno cantati con l’alleluia e non
piegheremo le ginocchia fino ai successivi Notturni del lunedì.
Domanda dei discepoli:
Come si deve salmodiare a Compieta. [RB 18,19-25]
Il Signore ha risposto per mezzo del Maestro:
1
In tutte le stagioni i salmi di Compieta devono essere cantati con le antifone,
2 [ma il terzo salmo sarà prescritto con l’alleluia (Ndt. aggiunta
secondo altri manoscritti)], 3 perché le sette volte nella giornata,
in cui il profeta dice che dobbiamo dire le lodi a Dio, siano tutte cantate
secondo lo stesso ordine, 4 a causa dello Spirito settiforme che non
è differente in nessuna parte.
Domanda dei discepoli:
Come si deve salmodiare al pasto.
Il Signore ha risposto per mezzo del maestro:
1
I salmi dei pasti, sia quando la tavola è stata approntata sia quando è stata
sgombrata, 2 poiché non appartengono all’alternarsi delle sette ore
canoniche, ma sono offerti a Dio separatamente per benedire o raccomandare il
cibo con azione di grazie, 8 si dicano senza antifona in modo
diretto, ma la domenica e nei giorni di festa con l’antifona e l’alleluia.
Domanda dei discepoli:
Come si deve salmodiare di notte. [Cfr. RB 8,3; 9,1-11; 10,1-3; 15,2.4]
Il Signore ha risposto per mezzo del Maestro:
1
Nei Notturni, l'abate deve pronunciare il versetto di apertura ed il responsorio
di esortazione. 2 Poi, in inverno, dodici salmi antifonici senza
alleluia; dopo uno responsoriale senza alleluia, sempre di seguito nel salterio,
ovviamente; 8 successivamente un altro responsoriale, con alleluia
questa volta, così che si facciano sedici intonazioni; 4 la lezione
dell'Apostolo, la lezione del Vangelo, che sarà sempre detta dall'abate. Se
l’abate è assente, a turno dai prepositi, (infine) il versetto e la preghiera a
Dio.
5
In estate, invece, da Pasqua fino all'equinozio invernale, che è l’ottavo giorno
prima delle Calende di ottobre (24 settembre), 6 dopo il versetto di
apertura ed il salmo responsoriale dell'abate, bisogna dire sei salmi antifonici
senza alleluia, poi uno responsoriale senza alleluia, 7 poi tre
antifonici con alleluia, sempre di seguito nel salterio, come abbiamo detto
sopra, poi un altro responsoriale, stavolta con alleluia, per fare dodici
intonazioni; 8 la lezione dell’Apostolo, la lezione del Vangelo, che
sarà sempre detta dall'abate: in sua assenza (sia detta) a turno dai preposti,
infine il versetto e la preghiera a Dio.
9
Quanto alla lezione, quando se ne riceve l’ordine la si reciti a memoria e non
la si legga in un libro, con la sola eccezione delle veglie (di preghiera).
10 Il motivo per cui prescriviamo ciò è perché i fratelli si esercitino
più spesso ad imparare qualcosa ed in modo che possano ricordare a memoria le
Scritture. 11 Così, in qualsiasi luogo manchi il libro col testo
della lezione o la pagina di cui si ha bisogno, questo verrà recitato a memoria.
12
Quando le notti sono lunghe, nel dormitorio si accenderà una candela o una
lampada e l'abate, se lo vorrà, leggerà, 18 oppure ogni fratello
spontaneamente, secondo i suoi gusti, potrà leggere, ascoltare, 14
esercitarsi ad imparare qualcosa o fare un lavoro a beneficio del monastero.
15 Tuttavia, chi vorrà riposare potrà dormire 18 poiché,
una volta terminato e reso all'oratorio quanto gli è dovuto, il resto delle ore
della notte è dovuto al riposo. 17 Tuttavia, se qualcuno, da persona
spirituale, vuole privarsi di un po' di sonno per ascoltare il lettore o per
leggere lui stesso o per svolgere un lavoro a parte, 18 costui
dimostra di amare veramente lo spirito più della carne, muovendo verso il bene
il suo libero arbitrio. 19 Per questo motivo i fratelli devono avere
i loro letti in una sola stanza e proprio davanti all'abate, in modo che si
possa osservare ciò che ciascuno sceglie e quale sarà l'atteggiamento di ciascun
fratello nel suo servizio.
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10 dicembre 2020
a cura di Alberto "da Cormano"
alberto@ora-et-labora.net