SANT'AGOSTINO

LETTERA 211 - REGOLA PER LE MONACHE


Breve commento estratto dal sito dell'Associazione Storico Culturale S. Agostino

 Link a testo della Regola in lingua italiana


 

In questa lettera, scritta verso il 424, Agostino richiama alla concordia le monache del monastero di Ippona che avevano provocato una ribellione mentre cercavano di cambiare la superiora. Agostino depreca le discordie e le rivalità tra le suore, prescrivendo loro una possibile regola di vita monastica. I fatti cui accenna Agostino nella prima parte della lettera si verificarono dopo la morte di sua sorella, che aveva retto santamente il grande monastero femminile di Ippona per molti anni. Nella comunità era scoppiato un conflitto, degenerato poi in una piccola rivolta contro la nuova superiora, Felicita, forse in occasione di una lagnanza fatta da costei a qualche monaca. Agostino aveva già scritto alle monache su questa questione l'Epistola 210, ma la lettera non ottenne però l'effetto desiderato.

Agostino si trovò costretto a scrivere allora la Lettera 211 senza andare di persona a parlare con le suore. La lettera esprime il grande dolore del Santo per l'accaduto ed una esortazione alla concordia. Il contenuto della Lettera 211 anticipa la Regola di S. Agostino e anzi da taluni autori è considerata la vera e propria regola agostiniana.

La lettera è sostanzialmente divisa in due parti: la prima (n. 1-4) contiene una riprensione (obiurgatio) mentre la seconda (n. 5-16) contiene un "libretto" di norme per la vita monastica (informatio).

La Regola

La distinzione tra le due parti è resa ancor più evidente da alcuni antichi manoscritti che inseriscono un explicit al termine della prima e un incipit all'inizio della seconda. Quest'ultima parte, che contiene appunto la Regola e che come tale fu dettata, cioè come norma stabile di vita monastica, ci è pervenuta in due testi identici e diversi: identici nel contenuto e diversi nella forma. La differenza consiste essenzialmente nel genere femminile e maschile. Che si tratti di un solo testo - e quindi di un solo autore - non c'è dubbio. L'autenticità del testo della Regola non è in questione. Ma qual è la forma originale ? Cioè, quali furono i primi destinatari di questo celebre e prezioso "libretto" ?

Nel passato l'opinione prevalente era a favore delle monache, cioè delle sanctimoniales, cui era diretto il testo inserito in questa lettera. Ma oggi la critica, dopo lunghi e attenti studi, propende per la priorità del testo diretto ad servos Dei, cioè ai monaci. Il codice di Corbie, che risale al secolo VIII ed è il più antico, lo riporta appunto in maschile e termina con un Explicit Regula S. Augustini episcopi.


Scritta verso il 424.

Agostino richiama alla concordia le monache le quali, mentre cercavano di cambiare la superiora, avevano fatto scoppiare una ribellione, e depreca le discordie e le rivalità tra le suore (nn. 1-4), prescrivendo loro la regola di vita (nn. 5-16).


Bibliografia minima di riferimento:

S. Agostino, La regola, Nuova Biblioteca Agostiniana - Città Nuova.
Luc Verheijen, La regola di S. Agostino, 2 voll., Ed. Augustinus.


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2 maggio 2015                a cura di Alberto "da Cormano"   Grazie dei suggerimenti  alberto@ora-et-labora.net