Anselmo d'Aosta
Cronologia della
vita e delle opere
Estratto da
"Anselmo d'Aosta - Opere filosofiche'',
a cura di
Sofia Vanni Rovighi, Ed.Laterza
2008
1033
Anselmo nasce ad Aosta, a quel tempo avamposto a Sud delle Alpi del regno di
Borgogna. A quindici anni Anselmo chiede di essere accolto in un monastero (non
si sa quale), ma l’abate non vuole riceverlo per timore di inimicarsi il padre,
che allora non era favorevole alla vocazione monastica del figlio. Ostacolato
nel suo proposito di vita monastica, si dà a una vita mondana, specialmente dopo
la morte della madre (1050 ca.).
1056-59
In disaccordo col padre, decide di valicare le Alpi passando dal Moncenisio.
Viaggia per tre anni in Borgogna e in Francia e alla fine approda in Normandia,
all’abbazia del Bec, dove era priore e maestro Lanfranco di Pavia, la cui fama
era diffusa nella Cristianità. Nel 1060 Anselmo diventa monaco.
1060-63
In questi anni Anselmo si forma alla scuola di Lanfranco. Dall’insegnamento
della grammatica e della logica ricevuto al Bec dipende, probabilmente, la
composizione del
De grammatico,
che risale a questo periodo.
1063
Lanfranco è eletto abate del monastero di Saint Étienne di Caen e Anselmo, dopo
soli tre anni di vita monastica, diventa priore dell’abbazia del Bec. Per
quindici anni dà prova di saggezza, di benevolenza, suscitando simpatia e
affetto attorno a sé.
1070
Lanfranco è eletto arcivescovo di Canterbury; hanno inizio le lettere di Anselmo
a Lanfranco che sono testimonianza della stima del discepolo verso il maestro.
1070-75
A questi anni risale la composizione delle prime
Orationes
e
Meditationes.
1075-76
Anselmo compone il
Monologion.
1077-78
Compone il
Proslogion.
1078
Anselmo è eletto abate. Gli anni trascorsi come priore prima e come abate poi
(fino al 1093) sono i più felici per Anselmo, che può dedicare tutto il suo
tempo allo studio, alla preghiera e alla conversazione con i suoi monaci, come
testimoniano i proemi ai suoi due scritti più noti
(Monologion
e
Proslogion)
e, più tardi, le lettere che invierà ai monaci del Bec dalla sede arcivescovile
di Canterbury.
1079
Primo viaggio in Inghilterra, in visita ai monasteri dipendenti dal Bec.
1080
Secondo viaggio in Inghilterra.
1086-87
A questi anni risalgono il
De veritate,
il
De libertate arbitrii e il
De casu diaboli, da lui definiti nella prefazione al primo:
«Tre scritti riguardanti la Sacra Scrittura». (Cfr. Sancti Anselmi,
Opera omnia
cit., I, p. 173).
1086
Terzo viaggio in Inghilterra.
1086-92
Anselmo inizia a raccogliere le sue lettere; a questi anni risalirebbe la
disputa con Roscellino.
1092-93
Nel 1089 muore Lanfranco e la sede arcivescovile di Canterbury rimane vacante
quasi cinque anni, perché Guglielmo II il Rosso, succeduto nel 1087 a Guglielmo
il Conquistatore, che aveva già incominciato a impossessarsi dei beni
ecclesiastici vivente Lanfranco, rinviava la nomina di un nuovo primate. Nel
1092 Anselmo è in Inghilterra, mandato a chiamare da Ugo, conte di Chester.
Durante questo soggiorno, l’anno successivo, re Guglielmo accetta la sua nomina
ad arcivescovo di Canterbury. Ha inizio per Anselmo il periodo più tormentato
della sua esistenza, a causa dei continui contrasti con il potere del re
riguardo all'indipendenza dell'autorità ecclesiastica, che segnerà profondamente
il suo animo negli ultimi lustri della sua vita.
1094
Anselmo termina la composizione dell’Epistola de
incarnatione verbi.
1095-98
Redazione del
Cur deus homo.
1097
Dissidio con re Guglielmo a proposito delle investiture e del conseguente legame
feudale dei vescovi. Anselmo lascia l’Inghilterra per recarsi a Roma, dove
arriva nell’aprile del 1098, dopo essersi fermato per alcuni mesi a Lione,
presso l’arcivescovo Ugo.
1099-1100
Da maggio 1099 ad agosto 1100 è di nuovo a Lione, dove scrive il
De conceptu virginali et de originali peccato
e la
Meditatio de Humana Redemptione.
Apprende che re Guglielmo è morto (2 agosto). Anselmo è invitato dal successore
Enrico I a tornare in Inghilterra, dove arriva alla fine di settembre.
1102
Porta a termine il
De processione Spiritus
Sancti.
1103
Lascia di nuovo l’Inghilterra per raggiungere Roma e cercare l’appoggio di papa
Pasquale II nel confronto con Enrico I a proposito delle investiture. Si ferma
al Bec fino ad agosto, si reca a Roma e nel dicembre raggiunge Lione. Enrico I
gli vieta il ritorno in Inghilterra.
1105
Incontra re Enrico a Laigle, nei pressi del confine con la Normandia, dove il re
si apprestava ad attaccare suo fratello, duca di Normandia, e Anselmo giunge a
un accordo per le questioni relative alle terre e i proventi della sua sede
arcivescovile.
1105-06
Dall’agosto del 1105 all’agosto dell’anno successivo Anselmo trascorre un anno
al Bec, e poi fa ritorno in Inghilterra.
1107-08
Anselmo porta a termine il
De
concordia praescientiae et praedestinationis et gratiae dei cum libero arbitrio.
1109
Anselmo si spegne a Canterbury il 21 aprile.
Dal 1109 al 1114
Eadmero redige la
Vita Anselmi,
alla quale aggiunge rendiconti di miracoli negli anni 1122-1125. Nel 1163
Tommaso Becket. arcivescovo di Canterbury, presenta a papa Alessandro III la
Vita Anselmi
redatta da Giovanni di Salisbury.
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19 luglio 2021 a cura di Alberto "da Cormano" alberto@ora-et-labora.net