LIBRETTO ESTRATTO DALLA REGOLA DI BENEDETTO

 

CAPITOLO 30.

CIÒ CHE LE SORELLE DEVONO OSSERVARE IN MONASTERO


Lisa Cremaschi

Estratto da “Regole monastiche femminili”, Einaudi Editore 2003

 

 Il capitolo 30 sostituisce i capitoli disciplinari della regola di Benedetto; si tratta di un testo che risente dell’ispirazione di Colombano e che desta non poche perplessità. La severità e la violenza di queste pagine ci pare francamente molto lontana dall’evangelo; se Adalbert de Vogüé afferma che le penitenze previste suppongono «un vigore spirituale e un’ammirevole generosità», a noi sembra che esse rappresentino piuttosto un cedimento al clima culturale del tempo, l’accettazione di una violenza incompatibile con lo spirito dell’evangelo. Ma, a parte questo cedimento, il Libellus testimonia un ardente amore per il Signore e indica l’amore per i fratelli, per le sorelle, come il vero segno del desiderio di Cristo.


 

Capitolo 30. Ciò che le sorelle devono osservare in monastero.

 

1. In primo luogo rinuncino onestamente fino all’ultima moneta e non rivendichino nulla per sé. 2. Ciò cui una sorella non ha rinunciato onestamente non sia accolto in monastero. 3. In secondo luogo, non facciano la propria volontà, ma ciascuna accolga ciò che le viene comandato con umiltà e obbediscano con carità.

4. Ma se una sorella tarda ad obbedire a un ordine ripetuto tre volte da quella che comanda, riceva quindici colpi.

5. Se un’anziana, mossa da passione, colpisce una sua sorella con la propria mano o con un qualche oggetto, se si tratta di una sorella di maggiore età sia scomunicata per venti o trenta giorni, o anche quaranta se è necessario, secondo il genere di colpa;

6. se si tratta di una sorella giovane, riceva quaranta o cinquanta colpi.

7.  Chi vuole difendere sua figlia o una parente riceva trentacinque colpi.

8. Chi denigra in segreto o con leggerezza una sorella riceva dodici colpi.

9. Quella che cerca di difendere la propria opinione contro le decisioni della superiora riceva dodici colpi.

10. Chi avrà gustato qualcosa al di fuori della tavola, senza che la priora l’abbia ordinato, riceva venti colpi.

11. Chi risponde con orgoglio a un’anziana riceva quindici colpi.

12. Chi giura imprudentemente a qualche proposito riceva quindici colpi.

13. Chi chiacchiera perdendo tempo riceva dieci colpi.

14. Chi, senza ordine della sua anziana, chiacchiera con i secolari riceva quindici colpi.

15.  Tutte le sorelle manifestino i loro peccati alla badessa;

16. ogni domenica si riconcilino e si chiedano vicendevolmente perdono per le loro negligenze e poi vadano a pranzo.

17. Se una sorella rivolge una parola dura a un’altra sorella o conserva un cuore duro nei suoi confronti, 18. non mangi, non beva, non dorma e non entri nell’oratorio con le altre sorelle, finché non domandi umilmente perdono alla sorella che ha offeso,

19. poiché ogni sorella che conserva l’ira prepara nel suo cuore una dimora al diavolo.

23. Prima di coricarsi chiedano perdono e la benedizione perché - non sia mai - non soccombano a una morte improvvisa. 21.Ciascuna mediti sempre sulla propria morte. 22. Lavorino giorno e notte senza mormorare, come se dovessero vivere sempre 23. e abbiano sempre la morte davanti agli occhi, come se dovessero morire oggi.

24. Tra tutti i comandamenti che procurano salvezza osservino la carità, perché «Dio è carità e chi dimora nella carità dimora in Dio e Dio in lui» (1 Gv 4,16).

25. Non si rallegrino della morte di un nemico, ma preghino per lui come per se stesse e l’amino. 26. Con tutti i monasteri di sorelle abbiano tanta carità che vi sia tra di loro un cuore solo e un’anima sola (At 4,32). 27. Se osservano tutto questo, saranno figlie di Dio, coeredi del Signore nostro Gesù Cristo (Rm 8,17). 28. Se una sorella è in discordia con un’altra e non chiede perdono prima del tramonto del sole (Ef 4,26), appartiene al diavolo e non a Cristo, ma segue la regola del diavolo. 29. E dunque, dilettissime serve di Cristo, abbiate la carità che è vincolo di perfezione (Col 3,14), 30. e il Dio della pace e dell’amore sarà sempre con voi, qui e in eterno.

 


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23 aprile 2023        a cura di Alberto "da Cormano"        Grazie dei suggerimenti       alberto@ora-et-labora.net