EVAGRIUS MONAC HUSSENTENTIAE AD VIRGINES |
EVAGRIO MONACO SENTENZE ALLE VERGINI |
Estratto da "Patrologia Latina" Vol. 20, col. 1186C-1188D, J. P. Migne 1845 |
Libera traduzione dal latino |
(PL 20, 1186C) 1. Dilige Dominum et amabit te; et servi illi et illuminabit cor tuum. 2. Honora matrem tuam sicut matrem Christi; et ne exasperes canitiem ejus quae peperit te. 3. Dilige sorores tuas sicut filias matris tuae, et non derelinquas viam pacis. 4. Exoriens sol videat codicem in manibus tuis; et post secundam horam opus tuum. 5. Ora sine intermissione; et memento Christi qui genuit te. 6. Conventus virorum devita; ut non fiat idolum in anima tua, et erit tibi offendiculum in tempore orationis. 7. Christum habes dilectum: projice abs te viros omnes, et non vives exprobrabilem vitam. 8. Animositatem et iram longe facito a te; et memoria malitiae non demoretur apud te. 9. Ne dicas: Hodie comedo, et crastino non comedam: quoniam non in sapientia facis hoc. Erit enim noxa corpori tuo, et dolor stomacho tuo. 10. Edere carnem non bonum, et bibere vinum non optimum: offerre autem oportet te ista infirmantibus. |
1. Ama il Signore ed egli ti amerà; servilo ed egli illuminerà il tuo cuore.
2. Onora tua madre come faresti con la madre di Cristo e non irritare i capelli
grigi di chi ti ha partorito.
3. Ama le tue sorelle come figlie di tua madre e non abbandonare la via della
pace.
4. Il sole nascente veda il libro nelle tue mani e dopo la seconda ora veda il
tuo lavoro.
5. Prega incessantemente (cfr. 1 Ts 5,17) e ricorda Cristo che ti ha generato.
6. Evita gli incontri con gli uomini; affinché ciò non susciti un idolo nella
tua anima che ti sarà di ostacolo nel tempo della preghiera.
7. Abbi Cristo come tuo amato; allontana da te tutti gli uomini e non vivrai una
vita vergognosa.
8. Allontana da te l'irascibilità e la rabbia e non lasciare che il risentimento
trovi rifugio dentro di te.
9. Non dire: "Oggi mangerò e domani non mangerò", perché non lo stai facendo con
prudenza. Questo provocherà danni al tuo corpo e dolore al tuo stomaco.
10. Non è bene mangiare carne, né è conveniente bere vino: bisogna invece che tu
lo offra a chi è ammalato. |
11. Virgo turbulenta non salvabitur; et quae in
deliciis agit non videbit sponsum suum. 12. Ne dicas, contristavit me famula, retribuam ei; propterea quod non est servitus in filiabus Dei. 13. Non des auditum tuum verbis vanis, et narrationes vetularum fuge circumeuntium. 14. Ferias ebriosarum ne videas, et in nuptias alieni non abieris: immunda enim apud Dominum omnis virgo faciens haec. 15. Aperi os tuum verbo Dei; et cohibe a multiloquio linguam tuam. 16. Coram Deo humilia te ipsam; et exaltabit te dextera ejus. 17. Ne avertaris a paupere in tempore tribulationis; et non deficiet oleum lampadae tuae. 18. Omnia fac propter Dominum; et noli quaerere ab hominibus gloriam: quoniam gloria hominis sicut flos feni; gloria autem Domini manet in aeternum. 19. Virginem mansuetam diligit Dominus; virgo autem iracunda odibilis est. 20. Obaudiens virgo misericordiam subsequetur: contradicens autem, valde insipiens. |
11. La vergine irrequieta non si salverà: la permissiva non vedrà il suo sposo.
12. Non dire: "La serva mi ha infastidito e la punirò", perché non c'è servitù
tra le figlie di Dio.
13. Non prestare orecchio a parole vuote; fuggi i racconti delle “vecchie
donnicciole” (cfr. 1 Tm 4, 7) che vagano attorno (al monastero).
14. Non guardare le feste degli ubriaconi e non assistere ai matrimoni di
estranei: perché ogni vergine che fa queste cose è impura davanti al Signore.
15. Apri la bocca alla parola di Dio; ed impedisci alla tua lingua di parlare
troppo.
16. Umiliati davanti al Signore; e la sua destra ti esalterà.
17. Non respingere un povero in tempo di afflizione; e l'olio non verrà meno
nella tua lampada (cfr. Mt 25, 1–13).
18. Fa’ ogni cosa per il Signore e non cercare la gloria degli uomini: perché la
gloria degli uomini è come il fiore dell'erba; la gloria del Signore invece
rimane per sempre (cfr. Is 40, 6-7).
19. Il Signore ama la vergine benevola, ma la vergine incline all'ira gli sarà
odiosa.
20 La vergine ubbidiente riceverà misericordia; ma la vergine che si oppone è
estremamente stolta. |
21. Murmurosam virginem disperdit Dominus; gratam
autem liberat a morte. 22. Turpis risus, et exprobrabilis impudicitia: omnis autem insipiens talibus implicabitur. 23. Quae exornat vestes suas etiam pudicitia excidet. 24. Non commoreris saecularibus, ut non avertant tuum cor, et irrita faciant consilia justa. 25. Lacrymis in nocte roga Dominum, et nemo sentiat orantem te, et invenies gratiam. 26. Concupiscentia deambulationum, et desiderium alienarum domuum avertit statum animae, et corrumpit promptam voluntatem ejus. 27. Fidelis virgo non formidabit; quae autem infidelis est, fugiet etiam umbram suam. 28. Invidia consumit animam, et livor devorat eam. 29. Quae contemnit sororem infirmam, et a Christo longe erit. 30. Ne dicas meum hoc, et tuum illud: in Christo enim Jesu omnia communia. |
21. Il Signore annienterà la vergine che mormora; ma salverà la grata dalla
morte.
22. La risata è vergognosa e la spudoratezza è biasimevole; ogni persona sciocca
viene coinvolta in queste cose.
23. Anche colei che adorna le sue vesti mancherà di castità.
24. Non avere a che fare con (donne) secolari, per timore che corrompano il tuo
cuore e rendano inefficaci i giusti consigli.
25. Implora il Signore con le lacrime di notte; nessuno si accorgerà della tua
preghiera e troverai la grazia.
26. Il desiderio di camminare ed il desiderio di case di estranei sconvolge lo
stato dell'anima e distrugge il suo zelo.
27. La vergine fedele non avrà paura, ma l'infedele fuggirà anche la sua stessa
ombra.
28. L' invidia fa languire l'anima e la gelosia la consuma.
29. Chi disprezza la sua sorella ammalata starà anche lontana da Cristo.
30. Non dire: "Questo è mio e questo è tuo": in Cristo Gesù, infatti, tutte le
cose sono tenute in comune. |
31. Non inquiras vitam alterius, et ruinae sororis
tuae non congaudeas. 32. Subministra autem indigentibus virginibus; et in nobilitate tua ne extollaris. 33. Non proferas verbum de ore tuo in ecclesia Domini; et ne extollas oculos tuos: etenim Dominus cognoscit tuum cor, et omnes cogitationes tuas inspicit. 34. Omnem malam concupiscentiam repelle a te; et non contristabunt te inimici tui. 35. Psalle de corde tuo, et non moveas tantum linguam tuam. 36. Fatua virgo diliget argentum; prudens autem apponet et panem suum. 37. Sicut impetus ignis difficile compescitur; sic anima virginis vulnerata vix sanabilis. 38. Ne dederis animam tuam cogitationibus malis, ut non polluant tuum cor, et mundam orationem longe faciant a te. 39. Gravis tristitia, et intolerabilis acedia; lacrymae ad Dominum validiores utrorumque. 40. Fames et sitis marcescere facit concupiscentias malas: vigilia autem bona purificat sensum. |
31. Non essere curiosa della vita di un’altra e non rallegrarti per la caduta di
tua sorella.
32. Aiuta le vergini bisognose; e non essere altezzosa per la tua nobile
nascita.
33. Non tirare fuori una parola dalla tua bocca nella chiesa del Signore e non
alzare gli occhi al cielo: perché il Signore conosce il tuo cuore e veglia su
tutti i tuoi pensieri.
34. Allontana da te stesso ogni desiderio malvagio ed i tuoi nemici non ti
faranno soffrire.
35. Canta salmi dal tuo cuore e non muovere solo la tua lingua.
36. La vergine stolta ama il denaro; la saggia mette in tavola anche il proprio
pane (cfr. Mt 25, 1—1 3).
37-Proprio come l'impeto del fuoco è difficile da trattenere, così l'anima di
una vergine è difficile da guarire quando è stata ferita.
38. Non abbandonare la tua anima a pensieri malvagi, affinché non contaminino il
tuo cuore ed allontanino da te la pura preghiera.
39. La tristezza è gravosa e l'accidia è intollerabile; ma le lacrime versate
davanti a Dio sono più forti di entrambe.
40. La fame e la sete estinguono i desideri malvagi; una buona veglia purifica
l'intelletto. |
41. Iram et animositatem avertit dilectio; memoriam
autem malitiae confundunt munera. 42. Qui detrahit sorori suae occulte, deforis stabit a thalamo sponsi, et clamabit ad januas ejus, et non erit qui exaudiat eam. 43. Virginis immisericordis exstinguetur lampada, et non videbit advenientem sponsum suum. 44. Vitrum cadens a saxo comminuetur; et virgo adjuncta viro non erit innocens. 45. Melior mulier mansueta virgine animosa et iracunda. 46. Quae attrahit in risu sermones viri, similis est circummittenti laqueum collo suo. 47. Sicut margarita in fundibulo aureo; sic virginitas cooperata reverentia. 48. Cantica daemonum et tibiae resolvunt animam, et disperdunt fortitudinem ejus, quam custodi per omnia, ut non exprobrabilis fias. 49. Non delecteris in risu, et vituperantibus non laeteris: quoniam Dominus derelinquet eas. 50. Non exprobrabis sororem tuam edentem, et in abstinentia tua non exalteris: non enim scis quid cogitavit Dominus, aut quis stabit in conspectu ejus. |
41.
L' amore allontana la rabbia e l'irascibilità; i doni (ai propri cari) vincono
il risentimento.
42. Colei che segretamente sparla contro sua sorella starà fuori dalla camera
nuziale; griderà alle sue porte, ma nessuno la ascolterà.
43. La lampada di una vergine senza misericordia si spegnerà e lei non vedrà il
suo sposo quando verrà.
44. Se il vetro cade contro una pietra, si rompe; una vergine unita ad un uomo
non sarà considerata senza colpa.
45. Meglio una moglie gentile che una vergine superba ed irascibile.
46. Colei che prorompe nel riso dalle parole di un uomo è come chi si mette un
cappio al collo.
47. Come una perla in un anello d'oro; così la verginità nascosta dalla
modestia.
48. I canti e le melodie dei demoni dissolvono l'anima e ne distruggono il
vigore; stai sempre in guardia da questo per non essere disonorato.
49. Non provare gioia nel riso e non dilettarti con donne biasimevoli, perché il
Signore le ha abbandonate.
50. Non disprezzare tua sorella quando mangia e non arrogarti per la tua
astinenza: infatti, non sai cosa ha progettato il Signore o chi starà davanti a
lui. |
51. Quae miseretur liventibus oculis suis, et
tabescentibus carnibus suis, non laetabitur super impassibilitate animae. 52. Gravis abstinentia, et vix dirigibilis castitas: sed nihil dulcius coelesti sponso. 53. Animae virginum illuminabuntur: animae autem immundarum videbunt tenebras. 54. Vidi viros corrumpentes virgines in doctrinis suis, et vanam facientes virginitatem earum. Tu autem audi, filia, doctrinas Ecclesiae Dei, et nemo alienus persuadeat tibi. Deus fundavit coelum et terram, et providit omnibus, et laetatur in eis; et non est angelus non capax malitiae, et non est daemon natura malus: utrumque enim liberi arbitrii fecit Deus. Sicut homo ex corpore corruptibili et anima subsistit rationabili; sic enim et Dominus noster natus est sine peccato, manducans manducavit, et crucifixus, crucifixus est: non erat visio ficta in oculis hominum. Erit mortuorum resurrectio, et mundus transibit iste: et nos spiritalia accipiemus corpora. Justi haereditabunt lumen; impii autem inhabitabunt tenebras. 55. Virginis oculi Deum videbunt. aures autem virginis audient verba ejus. Virginis os osculabitur sponsum suum: odoratus autem virginum in odore unguentorum ejus curret. Manus virginis palpabunt Dominum; et castitas carnis acceptabilis illi erit. Virginis anima coronabitur, et cum sponso suo vivet semper. Vestimentum spiritale dabitur ei, et cum angelis in coelis feriabitur. Inexstinguibilem accendit lampadem, et oleum non deficiet in vasis ejus. Accipiet divitias aeternas, et haereditabit regnum Dei. 56. Mei sermones, filia, dicti sunt ad te; verba autem haec servet cor tuum. (1188D) Memento Christi custodientis te; nec obliviscaris adorandam et unius substantiae Trinitatem. |
51. Colei che prova pietà dei suoi occhi con le occhiaie e della sua carne che
svanisce (a causa dell’età), non si rallegrerà dell'(aver raggiunto)
l’impassibilità dell'anima.
52. L'astinenza è gravosa e la castità difficile da ottenere: ma non c'è niente
di più dolce dello sposo celeste.
53. Le anime delle vergini saranno illuminate: ma le anime delle impure vedranno
le tenebre.
54. Ho visto uomini corrompere le vergini con le loro dottrine e rendere vana la
loro verginità. Ma ascolta, figlia, le dottrine della Chiesa del Signore, e non
permettere a nessun estraneo di persuaderti. Dio ha creato il cielo e la terra,
esercita la provvidenza su tutte le cose e si diletta in esse. Non c'è angelo
incapace di malvagità e non c'è demone malvagio per natura, perché Dio ha creato
entrambi capaci di libro arbitrio. Come un essere umano è composto da un corpo
corruttibile ed un'anima razionale, così anche nostro Signore è nato, senza
peccato, mangiando veramente quando ha mangiato e veramente è stato crocifisso
quando fu crocifisso; e non era solo una falsa apparizione agli occhi degli
uomini. Ci sarà la risurrezione dei morti e questo mondo passerà: e noi
riceveremo dei corpi spirituali. Poiché i giusti erediteranno la luce e gli
empi, invece, abiteranno le tenebre.
55. Gli occhi della vergine contempleranno il Signore, e le orecchie della
vergine udrà le sue parole. La bocca della vergine bacerà il suo sposo: il naso
della vergine sarà invece attirato verso l'odore della sua fragranza. Le mani
della vergine toccheranno il Signore ed egli accetterà la purezza della sua
carne (come offerta gradita). L'anima della vergine sarà incoronata e vivrà
sempre con il suo sposo. Le sarà data una veste spirituale e celebrerà la festa
con gli Angeli in cielo. Accenderà una lampada inestinguibile e l'olio non verrà
meno nei suoi vasi. Ella riceverà ricchezza eterna ed erediterà il regno di Dio.
56. Figlia, queste sono le parole che ti ho detto; possa allora il tuo cuore
conservare ciò che ho detto. Ricordati di Cristo che veglia su di te e non
dimenticare la venerabile e consustanziale Trinità. |
Ritorno alla pagina iniziale "Le regole di Evagrio Pontico"
| Ora, lege et labora | San Benedetto | Santa Regola | Attualità di San Benedetto |
| Storia del Monachesimo | A Diogneto | Imitazione di Cristo | Sacra Bibbia |