EVAGRIO MONACO
SENTENZE
AI MONACI DEI MONASTERI E DELLE COMUNITÀ
	
Estratto e tradotto da "Patrologia Latina" Vol. 20, col. 1181B-1186C, J. P. Migne 1845
1. Eredi di 
	Dio, ascoltate le parole di Dio; coeredi anche di Cristo (Rm 8, 16-17), 
	ricevete i detti di Cristo, affinché possiate darli al cuore dei vostri 
	figli ed insegnare loro le parole dei saggi.
2. Un buon 
	padre istruisce i suoi figli; un padre malvagio sarà invece la loro rovina.
3. La fede è 
	l'inizio dell'amore; il fine dell'amore, la conoscenza di Dio.
4. Il timore 
	del Signore preserva l'anima; una buona astinenza la rafforzerà.
	5. La 
	perseveranza di una persona fa nascere la speranza; una buona speranza anche 
	la glorificherà (cfr. Rm 
	
	5, 3-5).
6. Colui che 
	sottomette la sua carne sarà impassibile; chi invece la nutre ne soffrirà.
7. Uno spirito 
	di fornicazione si trova nei corpi degli incontinenti; uno spirito di 
	castità si trova invece nelle anime degli astinenti.
8. L'anacoresi 
	nella carità purifica il cuore; l'anacoresi accompagnata dall'odio lo turba.
9. Meglio una 
	comunità di mille nella carità che un individuo solitario accompagnato 
	dall'odio in caverne remote.
10. Chi lega 
	il risentimento nella sua anima è come chi nasconde il fuoco nella paglia.
11. Non dare 
	cibo in abbondanza al tuo corpo e non vedrai fantasie malvagie nel sonno, 
	perché nello stesso modo in cui una fiamma divora la boscaglia, così la fame 
	spegne le fantasie vergognose.
12. Una 
	persona irascibile sperimenterà terrori; una persona gentile non avrà 
	timori.
13. Un vento 
	violento allontana le nuvole; così anche il risentimento allontana la mente 
	dalla conoscenza.
14. Chi prega 
	per i suoi nemici sarà libero dal risentimento; chi è anche parsimonioso con 
	la sua lingua non offenderà il suo prossimo.
15. Se tuo 
	fratello ti infastidisce, invitalo a casa tua o non esitare ad andare da 
	lui: ma mangia il tuo pane con lui, perché così facendo salverai la tua 
	anima e non ci saranno ostacoli per te nel tempo della preghiera.
16. Come la 
	carità si rallegra nella povertà, così l'odio si diletta nella ricchezza.
17. La persona 
	ricca non raggiungerà la conoscenza; un cammello non entrerà per la cruna di 
	un ago. Ma niente di ciò sarà impossibile per il Signore (Mt 19, 23-26).
18. Chi ama il 
	denaro non vedrà la conoscenza; e chi lo accumula conoscerà le tenebre.
19. Nelle 
	tende degli umili il Signore farà la sua dimora; nelle dimore degli 
	orgogliosi prevarranno i malefici.
20. Disonora 
	Dio che trasgredisce la sua legge; chi invece la osserva glorifica colui che 
	lo ha creato.
21. Se imiti 
	Cristo, sarai benedetto: allora la tua anima sperimenterà la sua morte (cfr. 
	2 Cor 4, 10-11; 2 Tm 2,11) e non attirerà a sé il male dalla sua carne; ma 
	la tua riuscita sarà come il sorgere di una stella; e la tua risurrezione 
	splenderà come il sole.
22. Guai 
	all'uomo empio il giorno della sua morte e l’ingiusto perirà in un tempo 
	malvagio. Allo stesso modo in cui un corvo abbandona il suo nido, così 
	un'anima impura abbandonerà il proprio corpo.
23. Gli Angeli 
	guidano le anime dei giusti; invece i demoni prendono con sé le anime dei 
	malvagi.
24. Ovunque 
	entri il male, c'è anche ignoranza; i cuori dei giusti saranno pieni di 
	conoscenza.
25. Il monaco 
	che non fa l'elemosina si troverà bisognoso; ma uno che nutre i poveri 
	erediterà tesori (cfr. Mt 19,21).
26. Meglio la 
	povertà con la conoscenza che la ricchezza con l'ignoranza.
27. Ornamento 
	per la testa, una corona; ornamento per il cuore, la conoscenza di Dio.
28. Acquisisci 
	conoscenza, non denaro; e saggezza invece che grandi ricchezze.
29. I giusti 
	erediteranno il Signore; i santi saranno nutriti da lui.
30. Chi mostra 
	misericordia ai poveri distrugge l'irascibilità; chi li nutre si sazierà di 
	cose buone.
31. In un 
	cuore mite la saggezza trova un luogo di riposo; una sede dell’impassibilità 
	è l'anima che si dedica al bene.
32. Gli 
	artigiani delle azioni malvagie riceveranno una ricompensa malvagia; agli 
	artigiani delle buone azioni sarà data una buona ricompensa (cfr. Pr 14,22).
33. Chi 
	posiziona una trappola vi rimarrà bloccato; chi la nasconde ne rimarrà 
	intrappolato.
34. Meglio un 
	gentile secolare che un monaco irascibile ed arrabbiato.
35. 
	L'irascibilità disperde la conoscenza; la pazienza la raccoglie.
36. Come un 
	forte vento del sud sul mare, così l’irascibilità nel cuore di una persona.
37. Chi prega 
	incessantemente sfugge alle tentazioni; ma i pensieri turbano il cuore dei 
	negligenti.
38. Il vino 
	non sia la tua allegria, né la carne la tua delizia. Non nutrire di carne il 
	tuo corpo ed i pensieri vergognosi si allontaneranno da te.
39. Non dire: 
	"Oggi è la festa (di Pasqua) e beviamo vino"; e "Domani è la Pentecoste e 
	mangerò carne": perché non c’è un giorno di festa per i monaci sulla terra 
	che permetta di riempire la loro pancia.
40. La Pasqua 
	del Signore, un passaggio dal male; e la sua Pentecoste, la risurrezione 
	dell'anima.
41. Pentecoste 
	del Signore, risurrezione d'amore; ma chi odia suo fratello subirà una grave 
	caduta.
42. Festa di 
	Dio, oblio delle azioni malvagie; ma i dolori si impadroniranno di chi nutre 
	risentimento.
43. Festa di 
	Dio, vera conoscenza; ma chi presta attenzione alla falsa conoscenza 
	giungerà ad una fine vergognosa.
44. Meglio un 
	digiuno con un cuore puro che una festa celebrata nell'impurità dell'anima.
45. Chi 
	sradica i pensieri malvagi dal suo cuore è come colui che ha scagliato i 
	suoi piccoli contro la pietra (Sal 137(136), 9).
	46. Un 
	monaco assonnato cadrà nei mali; quello che veglia sarà come un passero 
	(Salmo 102(101), 
	8).
47. Non 
	abbandonarti a storie vuote durante la veglia e non rifiutare i discorsi 
	spirituali: perché il Signore esamina la tua anima, ma non ti considererà 
	innocente da ogni male.
48. Il molto 
	sonno ispessisce il cuore; una buona veglia raffina la mente.
49. Il molto 
	sonno provoca tentazioni; chi invece veglia le sfugge.
50. Come il 
	fuoco scioglie la cera, così una buona veglia scioglie i pensieri malvagi.
51. Meglio un 
	uomo addormentato che un monaco vigile su pensieri vani.
52. Un sogno 
	angelico allieta il cuore; un sogno demoniaco lo turba.
53. Il 
	pentimento e l'umiltà ripristinano l'anima; anche la compassione e la 
	mansuetudine la rafforzano.
54. Ricorda 
	sempre il padre tuo e non dimenticare il giudizio eterno, così non ci sarà 
	colpa nella tua anima.
55. Se lo 
	spirito dell'accidia viene su di te, non lasciare il tuo posto (cfr. Qo 10, 
	4) e non allontanarti da essa al tempo della tristezza: perché nello stesso 
	modo in cui si lucida l'argento, così il tuo cuore diventerà splendido se 
	persevererai.
56. Lo spirito 
	dell'accidia fa cessare le lacrime (Ndt. Il pianto è la prova che si 
	riconosce la propria debolezza e si sente il bisogno di Dio); lo spirito di 
	tristezza annienta la preghiera.
57. Se 
	desideri ricchezze avrai molte preoccupazioni; se ti aggrappi ad esse 
	proverai amari dolori.
58. Non 
	lasciare che uno scorpione rimanga in una piega della tua veste, né un 
	pensiero malvagio nel tuo cuore.
59. Non 
	trattenerti dall'uccidere la prole dei serpenti (Mt 23,33) e non farti 
	affliggere dai pensieri del loro cuore.
60. Come il 
	fuoco mette alla prova l'argento e l'oro (cfr. Pr 17, 3), così le tentazioni 
	mettono alla prova il cuore di un monaco.
61. Elimina 
	l'orgoglio da te stesso ed allontana da te la vanagloria e la presunzione. 
	Chi, infatti, non riesce a conseguire la fama desiderata sperimenterà la 
	tristezza: chi invece la raggiunge ne sarà orgoglioso.
62. Non 
	offrire il tuo cuore all'orgoglio e non dire davanti al volto di Dio: "Io 
	sono capace"; affinché il Signore non abbandoni la tua anima ed i demoni 
	malvagi la umiliano; poiché allora i nemici ti terrorizzeranno attraverso 
	l'aria e notti spaventose ti seguiranno.
63. La 
	conoscenza veglia sul modo di vivere del monaco; chi scende dalla conoscenza 
	cade nelle mani dei briganti (cfr. Lc 10, 30).
64. Dalla 
	roccia spirituale scorre un ruscello (1 Cor. 10, 4); l'anima che agisce nel 
	bene ne berrà.
65. Un vaso di 
	elezione (At 9,15) è l'anima pura; ma l'anima impura sarà piena di amarezza.
66. Senza 
	latte un bambino non può essere sfamato (cfr. Eb 5, 12-14; 1 Cor 3, 1—3); 
	senza impassibilità il cuore non può elevarsi.
67. 
	L'impassibilità apre la via alla carità; invece l'amore precede la 
	conoscenza.
68. La 
	saggezza si aggiunge alla conoscenza; la prudenza fa nascere 
	l'impassibilità.
69. Il timore 
	del Signore genera la sapienza; invece la fede in Cristo conferisce il 
	timore di Dio.
70. Una 
	freccia infuocata accende l'anima; un uomo che agisce bene la spegne (cfr. 
	Ef 6,16).
71. La 
	conoscenza allontana il clamore e l’empietà; la saggezza fugge le parole 
	ingannevoli.
72. Piacevole 
	è il miele e dolce il favo; la conoscenza di Dio è invece più dolce di 
	entrambi.
73. Ascolta, o 
	monaco, le parole di tuo padre e non rendere vani i suoi insegnamenti (cfr. 
	Pr 5, 7). Ogni volta che ti congeda, obbediscigli e nella tua mente cammina 
	con lui (cfr. Pr 6,22): perché in questo modo sfuggirai ai pensieri malvagi 
	ed i demoni malvagi non prevarranno contro di te. Se ti affida del denaro, 
	non sprecarlo: e se ne farai in abbondanza, non tenerlo con te.
74. Un 
	amministratore malvagio opprimerà le anime dei fratelli; e memore di astuzie 
	non mostrerà loro pietà.
75. Chi 
	sperpera i beni del monastero offende Dio; chi è negligente con essi non 
	rimarrà impunito.
76. Un 
	amministratore ingiusto distribuirà male; il giusto darà rispetto al merito.
77. Chi 
	maligna suo fratello andrà in completa rovina; chi trascura i malati non 
	vedrà la luce.
78. Meglio un 
	secolare che serve suo fratello malato che un anacoreta che non mostra pietà 
	per il suo prossimo.
79. Il monaco 
	sciocco trascura gli strumenti della sua arte; il prudente si prende cura di 
	essi.
80. Non dire: 
	"Oggi resto e domani uscirò": perché non hai considerato ciò con prudenza.
81. Il monaco 
	errante mediterà false sentenze; tratterà anche con inganno il proprio 
	padre.
82. Chi adorna 
	le sue vesti e si riempie lo stomaco, costui nutre pensieri vergognosi e con 
	avrà legami con i casti.
83. Se entri 
	in un villaggio, non avvicinarti alle donne; e non passare il tempo a 
	conversare con loro, perché nello stesso modo in cui qualcuno potrebbe 
	ingoiare un amo, così la tua anima sarà trascinata via.
84. Un monaco 
	paziente godrà dell’impassibilità: ma uno che provoca i suoi fratelli sarà 
	odiato.
85. Il Signore 
	ama il monaco mite; ma scaccia da sé l'insolente.
86 - Il monaco 
	pigro mormorerà molto; il sonnolento finge di avere mal di testa.
87. Se tuo 
	fratello sarà addolorato confortalo; e se soffre condividi la sua 
	sofferenza; così facendo rallegrerai il suo cuore ed accumulerai un grande 
	tesoro in cielo.
88. Il monaco 
	che è manchevole nel mantenere le parole del padre, parlerà in modo 
	irriverente dei capelli grigi di colui che lo ha generato e diffamerà la 
	vita dei suoi figli: ma il Signore lo tratterà con disprezzo.
89. Chi cerca 
	dei pretesti si separa dai fratelli; ed anche accusa il proprio padre (cfr. 
	Pr 18,1).
90. Non dare 
	ascolto alle parole pronunciate contro tuo padre e non incoraggiare l'anima 
	di chi lo disonora; affinché il Signore non si adiri per le tue azioni e 
	cancelli il tuo nome dal libro dei viventi (cfr. Sal 69(68), 29).
91. Chi 
	obbedisce al padre del monastero ama se stesso: ma chi lo contraddice cade 
	nel male.
92. Beato il 
	monaco che osserva i comandamenti del Signore; santo è colui che osserva le 
	parole dei suoi padri.
93. Il monaco 
	pigro dovrà essere abbondantemente punito (cfr. Pr 19,19); se persisterà 
	ancora con arroganza, perderà anche il suo abito (monacale).
94. Chi 
	custodisce la sua lingua dirige i suoi sentieri (cfr. Pr 3, 6; 11, 5); e chi 
	veglia sul suo cuore (cfr. Pr 4, 23) sarà riempito di conoscenza.
95. Il monaco 
	disonesto turba i suoi fratelli; il fedele porta tranquillità (cfr. Pr 11, 
	12-13).
96. Chi ripone 
	la sua fiducia nella propria astinenza va in rovina; chi invece si umilia 
	sarà esaltato.
97. Non dare 
	da mangiare a sazietà al tuo ventre (Pr 24,15) e non appagarti del sonno 
	notturno; in questo modo, infatti, diventerai puro e lo Spirito del Signore 
	verrà su di te (cfr. Lc 1, 35).
98. Il rancore 
	rimane inattivo in chi pratica la salmodia; e chi è tollerante, sarà 
	imperturbabile.
99. Dalla 
	dolcezza nasce la conoscenza; dall'insolenza invece l’ignoranza.
100. Come 
	l'acqua fa crescere una pianta, così l’abbattimento dell’iracondia esalta il 
	cuore.
101. La 
	lampada di chi ricerca i banchetti si spegnerà (cfr. Pr 23, 30, 24, 20); la 
	sua anima vedrà anche l'oscurità.
102. Pesa il 
	tuo pane sulla bilancia e bevi la tua acqua a misura (cfr. Ez 4, 10-11); 
	allora lo spirito di fornicazione fuggirà da te.
103. Dai il 
	vino agli anziani e offri il cibo ai malati; perché hanno consumato la carne 
	nella loro giovinezza.
104. Non far 
	cadere tuo fratello e non gioire per una sua caduta: il Signore, infatti, 
	conosce il tuo cuore e ti consegnerà al giorno della tua morte.
105. Il monaco 
	prudente sarà impassibile; lo stolto invece spargerà mali.
106. Il 
	Signore accecherà l'occhio dei malvagi; invece salverà dalle tenebre 
	l'occhio dei semplici.
107. Come la 
	stella del mattino in cielo e come la palma in paradiso; così è la mente 
	pura in un'anima gentile.
108. L’uomo 
	saggio pondererà le parole di Dio, l’uomo stolto le deriderà.
109. Chi odia 
	la conoscenza di Dio e rifiuta la sua ammirazione è come chi trafigge il 
	proprio cuore con una lancia.
110. Meglio la 
	conoscenza della Trinità che la conoscenza delle cose immateriali e la 
	contemplazione della Trinità che le dottrine di tutte le epoche.
111. I capelli 
	grigi degli anziani, dolcezza; la loro vita, inoltre, conoscenza della 
	verità.
	
	
	112. 
	Un giovane gentile sopporta molte cose; ma chi sopporterà un anziano 
	meschino? 
	Ho visto un anziano irascibile lodato oltre il suo tempo; il giovane però 
	ebbe più speranza di lui.
113. Chi dà 
	scandalo ai secolari non resterà impunito; chi li provoca disonora il suo 
	nome.
	
	
	114. Il 
	fuoco consumerà chi turba la Chiesa del Signore; la terra inghiottirà chi si 
	mette contro un sacerdote.
	
	115. 
	Chi ama 
	la pace ne mangerà il favo; chi la raccoglie si riempirà di miele.
	
	116. 
	Onora il 
	Signore e conoscerai i significati delle realtà incorporee; servilo e ti 
	mostrerà i significati dei secoli.
	
	117. 
	Senza 
	conoscenza il cuore non sarà esaltato; un albero non fiorirà senza acqua.
	
	118. 
	Carne di 
	Cristo, le virtù pratiche; chi ne mangia diventerà impassibile.
	
	119. 
	Sangue di 
	Cristo, contemplazione delle realtà create; chi lo beve ne riceverà 
	saggezza.
	
	120. 
	Petto del 
	Signore (significa) la conoscenza di Dio; chi si appoggia su di esso (cfr. 
	Gv 13,25; 21,20) diventerà un predicatore di cose divine.
	
	121. 
	Una 
	persona compiuta nella conoscenza ed un esecutore di buone opere si 
	incontrarono; poi tra loro due stava il Signore.
	
	122. 
	Chi ha 
	acquisito l’amore ha acquisito un tesoro; inoltre ha ricevuto una grande 
	grazia dal Signore.
	
	123. La 
	saggezza 
	riconosce i consigli dei demoni; e la prudenza scopre la loro astuzia.
	
	124. 
	Non 
	respingere i santi insegnamenti che i tuoi padri hanno stabilito; non 
	abbandonare la fede del tuo battesimo e non rifiutare il sigillo spirituale, 
	affinché il Signore sia con la tua anima e ti protegga in un giorno 
	malvagio.
	
	125. 
	Parole di 
	eretici, angeli di morte; chi li accoglie perde la propria anima.
	
	126. 
	Allora, 
	figlio mio, ascoltami, non avvicinarti alle porte degli empi e non camminare 
	vicino alle loro trappole, per non essere catturato. Proteggi la tua anima 
	dalla falsa conoscenza: infatti, ho parlato spesso con loro, ho indagato 
	sulle loro parole oscure ed ho trovato in loro il veleno dei serpenti (cfr. 
	Sal 14(13), 3; 140(139), 4). Non c'è prudenza, né saggezza nelle loro 
	parole. Tutti quelli che le accoglieranno saranno condannati quelli che le 
	amano saranno pieni di mali. Ho visto i padri dei loro insegnamenti e nel 
	deserto ho conferito con loro. I nemici del Signore si sono incontrati con 
	me e nelle loro parole i demoni mi hanno combattuto: non vidi vera luce 
	nelle loro parole.
	
	127. 
	Una 
	persona ingannevole si allontana dal Signore; chi inganna il prossimo cade 
	vittima del male.
128. Meglio il 
	paradiso di Dio che un orto di verdure; meglio il fiume di Dio che il grande 
	fiume che oscura la terra (Dt 11, 10-11).
129. L'acqua 
	del cielo è più degna di fiducia dell'acqua dei saggi egiziani che la 
	attinsero dalla terra (Dt 11, 10-11).
130. Allo 
	stesso modo in cui quelli che scalano le ruote (del destino) scendono verso 
	il basso, così quelli che esaltano le loro parole saranno in esse umiliati.
131. La 
	saggezza del Signore esalta il cuore; la sua prudenza invece lo purifica.
	
	132. 
	Le 
	ragioni della provvidenza sono oscure e le considerazioni del giudizio sono 
	difficili da capire, ma chi bene agisce nella vita pratica le conoscerà.
	
	133. 
	Chi si 
	purifica vedrà le nature spirituali; il monaco mite conoscerà anche i 
	significati delle realtà incorporee.
	
	134. 
	Chi 
	chiama la Santissima Trinità una creatura bestemmia contro Dio; chi nega il 
	suo Cristo non conosce Dio.
	
	135. Le 
	
	contemplazioni delle creature espandono il cuore; le ragioni della 
	provvidenza e del giudizio lo esaltano.
	
	136. La 
	
	conoscenza delle realtà incorporee solleva in alto la mente e la pone 
	davanti alla Santa Trinità.
	
	137. 
	Ricordati 
	di colui che ti ha dato nel Signore luminose sentenze e non dimenticare la 
	sua umile anima nel tempo della preghiera.
	
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15 aprile 
2021       a cura di 
Alberto "da 
Cormano"    
    alberto@ora-et-labora.net
      
alberto@ora-et-labora.net