REGOLA DELLA COMUNITÀ

Estratto da "I manoscritti di Qumrân", a cura di Luigi Moraldi, UTET 2013.

Il testo originale è completo di importanti note.

 

I [1] Per tutta la comunità e per tutti gli uomini affinché vivano secondo la regola della comunità cercando [2] Dio nei suoi statuti e giudizi e facendo ciò che è bene e retto dinanzi a lui, come [3] ha ordinato per mezzo di Mosè e per mezzo di tutti i suoi servi i profeti; affinché amino [4] quanto egli ha scelto e odino quanto egli ha respinto; affinché si tengano lungi da ogni male [5] e si applichino a tutte le opere buone; affinché pratichino [6] sulla terra la verità, la giustizia e il diritto; affinché non vivano più nella ostinazione del loro cuore colpevole e degli occhi adulteri, [7] commettendo ogni male; affinché introducano nel patto di grazia tutti coloro che sono volenterosi nell’adempimento degli statuti divini; [8] affinché si uniscano nel consiglio di Dio e camminino davanti a lui nella perfezione di tutte [9] le cose rivelate nei tempi stabiliti delle testimonianze per loro; affinché amino tutti i figli della luce, ognuno [10] secondo il posto che ha nel consiglio di Dio, e odino tutti i figli delle tenebre, secondo la colpevolezza che ha [11] di fronte alla vendetta di Dio.

Tutti coloro che sono generosi verso la sua volontà, apportino tutto il loro sapere, il loro lavoro [12] e i loro beni nella comunità di Dio, affinché nella fedeltà agli statuti di Dio sia purificato il loro sapere, il loro lavoro sia regolato [13] nella perfezione delle sue vie, e i loro beni siano utilizzati secondo il disegno della sua giustizia; né venga trasgredita anche una sola [14] di tutte le parole di Dio nel tempo loro: non antecedendo e non ritardando [15] alcun tempo stabilito per loro, né deviando dagli statuti della sua verità, con l’andare a destra e a sinistra.

[16] Tutti coloro che entrano nella regola della comunità passeranno nel patto dinanzi a Dio (impegnandosi) a compiere [17] tutto quello che egli ha ordinato, a non ritirarsi dalla sua sequela per alcun timore e terrore e prova [18] e tentazioni da parte di coloro che si trovano sotto l’impero di Belial. Mentre essi passano nel patto, i sacerdoti [19] e i leviti benedicano il Dio della salvezza per tutte le opere della sua verità, e tutti [20] coloro che passano nel patto rispondano: — Così sia, così sia!

[21] I sacerdoti narrino la giustizia di Dio nelle opere della sua potenza, [22] proclamino tutte le benevolenze misericordiose verso Israele; e i leviti narrino [23] le iniquità dei figli di Israele, tutte le loro colpevoli trasgressioni e i loro peccati compiuti sotto l’impero di [24] Belial.

Dopo di loro, tutti coloro che passano nel patto faranno la confessione, dicendo: — Siamo stati perversi, [25] ci siamo ribellati, abbiamo peccato, abbiamo agito iniquamente sia noi che i padri nostri prima di noi, poiché abbiamo camminato [26] nell’ingiustizia e non nella verità. Ma il Dio della salvezza compì il suo giudizio verso di noi e verso i padri nostri II [1] e da eternità in eternità elargisce sopra di noi le misericordie della sua benevolenza.

I sacerdoti benediranno tutti [2] gli uomini della sorte di Dio che camminano integralmente in tutte le sue vie, dicendo: — Ti benedica in ogni [3] bene e ti custodisca da ogni male. Illumini il tuo cuore con la salvezza della vita, ti usi misericordia accordandoti la conoscenza eterna, [4] e volga su di te benigno il suo volto per la pace eterna.

I leviti malediranno tutti gli uomini [5] della sorte di Belial, e risponderanno dicendo: — Sii tu maledetto per tutte le tue opere cattive delle quali sei colpevole. Dio ti dia [6] il terrore per mezzo di tutti coloro che compiono la vendetta, e si accanisca a tua rovina per mezzo di tutti coloro che rendono eque [7] ricompense. Sii tu maledetto senza alcuna misericordia, in conformità delle tue opere tenebrose! Sii tu detestabile [8] nelle tenebre del fuoco eterno! Quando innalzi le tue grida, Dio non abbia misericordia di te, né ti perdoni cancellando le tue iniquità. [9] Volga su di te il suo volto adirato vendicandosi contro di te, né per te vi sia pace sulle labbra di tutti coloro che aderiscono (alla tradizione) dei padri!

[10] Dopo coloro che benedicono e dopo coloro che maledicono, tutti quelli che passano nel patto, dicano: — Così sia, così sia!

[11] I sacerdoti e i leviti proseguiranno dicendo: — Sia maledetto colui che passa con gli idoli del suo cuore, [12] colui che entra in questo patto ma pone innanzi a sé l’inciampo della sua iniquità, venendo poi meno a causa di essa. Se [13] udendo le parole di questo patto si consolerà in cuor suo pensando: «avrò pace, [14] anche se cammino nella ostinazione del mio cuore»; il suo spirito, sia esso assetato o abbeverato, perisca [15] senza remissione. La collera di Dio e lā vendetta dei suoi giudizi lo consumino in eterna rovina. Aderiscano a lui tutte [16] le maledizioni di questo patto! Dio lo separi per il suo danno, sia reciso di mezzo a tutti i figli della luce essendo venuto meno [17] alla sequela di Dio a causa della sua iniquità. Egli gli dia la sua sorte tra gli eterni maledetti!

[18] E tutti coloro che entrano nel patto, rispondano dicendo: — Così sia, così sia.

[19] Così si farà ogni anno fino a che prosegue l’impero di Belial. I sacerdoti passeranno in primo luogo [20] nella regola, in base (al grado di perfezione) dei loro spiriti, questo dopo di quello; i leviti passeranno dopo di loro; [21] in terzo luogo passerà nella regola tutto il popolo, questo dopo di quello, per le migliaia, le centinaia [22] le cinquantine e le decine affinché ogni uomo di Israele, ognuno della casa, conosca il suo posto nella comunità di Dio, [23] per il consiglio eterno. Di modo che nessuno della casa discenda al di sotto del suo posto né s’innalzi al di sopra della sua sorte, [24] tutti siano invece in comunione di fedeltà, di umiltà fruttuosa, di amore benigno e di intenzione giusta, [25] ognuno verso il suo prossimo nel consiglio santo, quali figli dell’associazione eterna.

Ma chiunque rifiuta di entrare [26] nel patto di Dio per camminare nell’ostinazione del suo cuore non passerà nella sua fedele comunità: giacché respinse [III, 1] la sua anima le istituzioni della conoscenza dei giusti giudizi, non ebbe la costanza di rinnovare la sua vita, e quindi non sarà annoverato tra le persone rette, [2] non apporterà il suo sapere, il suo lavoro e i suoi beni nel consiglio della comunità poiché in un sandalo malvagio è la sua macchinazione e contaminazioni [3] sono nel suo riposo. Non sarà giustificato fino a quando dissimula l’ostinazione del suo cuore e, tenebra, considera le vie della luce; tra i perfetti [4] non sarà annoverato; non sarà mondato con la espiazione; non sarà purificato con le acque lustrali: non sarà santificato con l’acqua del mare [5] e dei fiumi; non sarà purificato con alcuna acqua di abluzione. Immondo, immondo sarà per tutti i giorni del suo disprezzo verso i giudizi [6] di Dio rifiutando di correggersi nella comunità del suo consiglio. Giacché dallo spirito del vero consiglio di Dio sono espiate le vie dell’uomo, tutte [7] le sue iniquità, affinché possa contemplare la luce della vita; dallo spirito santo della comunità, dalla sua verità, è purificato da tutte [8] le sue iniquità; dallo spirito di rettitudine e di umiltà è espiato il suo peccato; nell’umiltà della sua anima verso tutti gli statuti di Dio è purificata [9] la sua carne, aspersa con acque lustrali e santificata con acque pure.

Rinfranchi i suoi passi camminando in modo perfetto [10] in tutte le vie di Dio come ha ordinato nel tempo stabilito delle sue testimonianze, senza distogliersene a destra o a sinistra e senza [11] trasgredire neppure una di tutte le sue parole. Allora egli sarà accetto per mezzo di espiazioni gradevoli davanti a Dio, e ciò varrà per lui qual patto [12] della comunità eterna.

[13] Per il saggio affinché istruisca e ammaestri tutti i figli della luce sulla storia di tutti i figli dell’uomo [14] su tutti i generi dei loro spiriti con i loro caratteri, secondo le loro opere, e sulle loro genealogie, sulla visita nella quale saranno colpiti e sul [15] tempo della loro retribuzione.

Dal Dio sapientissimo procede tutto ciò che è e sarà: prima che essi siano egli stabilisce tutto il loro piano, [16] ed allorché esistono compiono le loro azioni in base a quanto è stato per essi determinato conformemente al piano della sua gloria, senza alcun mutamento. [17] Nella sua mano vi sono le norme per tutti ed è lui che li sostiene in tutti i loro bisogni, è lui che ha creato l’uomo per il dominio [18] sul mondo; e ha disposto per lui due spiriti affinché cammini con essi fino al tempo stabilito della sua visita. Questi sono gli spiriti [19] della verità e della ingiustizia.

In una sorgente di luce sono le origini della verità e da una fonte di tenebra le origini dell’ingiustizia. [20] In mano al principe delle luci è l’impero su tutti i figli della giustizia: essi camminano sulle vie della luce. Ed in mano all’angelo [21] della tenebra è tutto l’impero sui figli dell’ingiustizia: essi camminano sulle vie della tenebra.

Dall’angelo della tenebra (derivano) le aberrazioni [22] di tutti i figli della giustizia, tutti i loro peccati, le loro iniquità, la loro colpa, e le loro azioni perverse sono l’effetto del suo impero [23] in conformità dei misteri di Dio fino al tempo da lui stabilito; tutti i loro flagelli e i periodi delle loro avversità sono sotto l’impero della sua ostilità; [24] e tutti gli spiriti della sua sorte sono intenti a fare incespicare i figli della luce.

Ma il Dio di Israele e l’angelo della sua verità soccorrono tutti [25] i figli della luce. È lui che ha creato gli spiriti della luce e della tenebra e su di essi ha fondato ogni azione, [26] e sulle loro vie ogni servizio.

IV Dio ama l’uno da tutta [1] l’eternità delle eternità e si compiace eternamente in tutte le sue azioni; l’altro l’ha in abominio e detesta per sempre la sua comunione e tutte le sue vie. [2] Nel mondo, queste sono le loro vie.

(Lo spirito di verità) illumina il cuore dell’uomo, appiana davanti a lui tutte le vie della vera giustizia, infonde nel suo cuore il timore dei giudizi [3] di Dio, lo spirito di umiltà e longanimità, abbondante misericordia ed eterna bontà, prudenza e intelligenza, solida saggezza fiduciosa in tutte [4] le opere di Dio e basata sull’abbondanza della sua grazia. Spirito di conoscenza in ogni piano d’azione, zelo dei giudizi giusti, proposito [5] santo con un carattere deciso, grande misericordia verso tutti i figli di verità, una purezza splendente che detesti tutti gli idoli impuri, condotta modesta [6] con prudenza (in) tutto, e nascondere fedelmente i misteri della conoscenza: questi sono gli elementi fondamentali dello spirito per i figli della verità (che sono) nel mondo. La visita di tutti coloro che camminano in lui consiste nella salute, [7] nell’abbondanza di pace per lunghi giorni, posterità feconda insieme a tutte le benedizioni perpetue, gioia eterna nella vita continua, una corona gloriosa [8] con un abito magnifico nella luce eterna.

[9] Ma lo spirito di ingiustizia è superbia, svogliatezza nel servizio della giustizia, empietà e menzogna, orgoglio ed esaltazione del cuore, simulazione e ignavia, violenza [10] e abbondante contaminazione, iracondia e abbondante follia, gelosia insolente, opere abominevoli in spirito adultero, vie impure al servizio della torpitudine [11] e lingua blasfema, cecità degli occhi e durezza di udito, collo rigido e gravezza di cuore, sicché cammina su tutte le vie delle tenebre e dell’astuzia malvagia. La visita [12] di tutti coloro che camminano in lui consiste nell’abbondanza di flagelli per mano di tutti gli angeli di perdizione, distruzione eterna nella vampante collera del Dio delle vendette, terrore perpetuo, ignominia [13] continua e confusione sterminatrice nel fuoco di regioni tenebrose; tutti i loro tempi determinati nelle loro generazioni, saranno pianto triste e acerbo malanno in calamità tenebrose, fino [14] al loro sterminio senza che tra di essi vi sia alcun resto né scampato.

[15] In questi (due spiriti) c’è la storia di tutti i figli dell’uomo, e in base alle loro categorie ereditano tutte le loro schiere nelle loro generazioni, camminano nelle loro vie e ogni azione [16] della loro attività, nelle loro categorie, è in relazione all’eredità di ognuno, poca o molta, per tutti i determinati tempi eterni. Dio, infatti, li ha disposti in parti uguali fino al termine [17] ultimo, ha posto odio eterno tra le (due) categorie: per la verità sono abominio le opere dell’ingiustizia, per l’ingiustizia sono abominio tutte le vie della verità. Un ardore [18] litigioso è in tutti i loro giudizi, giacché non camminano d’accordo.

Ma Dio, negli arcani della sua intelligenza e nella sapienza della sua gloria, ha concesso un tempo determinato all’esistenza dell’ingiustizia: nel tempo stabilito [19] per la visita egli la sterminerà per sempre. Allora la verità apparirà per sempre nel mondo che si era contaminato sulle vie dell’empietà sotto l’impero dell’ingiustizia fino al [20] tempo stabilito, che fu assegnato per il giudizio. Con la sua vaglierà, Dio allora vagherà tutte le azioni dell’uomo e monderà alcuni figli dell’uomo eliminando ogni spirito di ingiustizia dalle viscere [21] della loro carne e purificandoli nello spirito santo da tutte le opere empie, aspergerà su di essi lo spirito di verità come acqua lustrale (a purificazione) da ogni abominio menzognero (nel quale) si erano contaminati [22] a opera dello spirito impuro. Così ammaestrerà i giusti nella conoscenza dell’Altissimo e insegnerà la sapienza dei figli del cielo, la cui via è perfetta. Poiché Dio li ha scelti per un patto eterno, [23] e sarà loro tutta la gloria di Adamo. Non vi sarà più ingiustizia, ogni opera fallace diverrà una vergogna.

Fino ad ora si contendono gli spiriti di verità e di ingiustizia: nel cuore dell’uomo [24] camminano con la saggezza e con la stoltezza. In proporzione dell’eredità di verità e di giustizia che ha avuto, l’uomo odia l’ingiustizia; e in proporzione della parte d’ingiustizia avuta in sorte, a opera di essa agisce iniquamente e così [25] ha in abominio la verità. Poiché è in uguale misura che Dio li ha posti fino al tempo assegnato e alla nuova creazione. Egli conosce l’attività delle loro opere in tutti i tempi determinati, [26] i tempi stabiliti per essi, e li ha dati in eredità ai figli dell’uomo affinché conoscano il bene e il male. Egli assegnò la sorte a ogni vivente affinché viva in conformità dello spirito che è in lui, fino al tempo della visita.

V [1] Questa è la regola per gli uomini della comunità che sono generosi nella conversione da ogni male, nel rimanere saldamente in tutto ciò che egli ha prescritto secondo il suo beneplacito e nella separazione dall’assemblea [2] degli uomini ingiusti per costituire una comunità (nello studio) della legge e nei beni, sottomessi al parere dei figli di Sadoc, i sacerdoti che osservano il patto, e al parere della maggioranza degli uomini [3] della comunità che stanno saldi nel patto.

Dal loro parere dipenderà la determinazione della sorte riguardo a ogni cosa: dallo studio della legge, ai beni, al diritto, affinché sia praticata la verità, l’unione, l’umiltà, [4] la giustizia, il diritto, l’amore benevolo, la condotta umile in tutte le loro vie, e nessuno cammini nell’ostinazione del suo cuore, smarrendosi dietro il suo cuore, [5] dietro i suoi occhi e l’inclinazione del suo istinto.

Al contrario, nella comunità, circoncideranno il prepuzio dell’istinto e l’inflessibilità del collo ponendo un fondamento di verità per Israele, per la comunità del patto [6] eterno, facendo espiazione per tutti coloro che sono generosi verso la santità (che si trova) in Aronne, verso la casa della verità (che si trova) in Israele, e verso coloro che aderiscono ad essi nella comunità. Nella controversia e nel giudizio [7] condanneranno tutti coloro che trasgrediscono uno statuto.

Questa è la norma delle loro vie su tutti questi statuti allorché aderiscono alla comunità: chiunque entra nel consiglio della comunità, [8] entra nel patto di Dio sotto gli occhi di tutti i generosi e con giuramento obbligatorio s’impegna sulla sua vita a convertirsi alla legge di Mosè, secondo tutto ciò che egli ha prescritto, con tutto [9] il cuore e con tutta l’anima, in base a tutto quanto di essa è stato rivelato ai figli di Sadoc, i sacerdoti, che osservano il patto e indagano il suo beneplacito, e in base alla maggioranza degli uomini del loro patto, [10] che sono concordemente generosi verso la sua verità camminando nel suo beneplacito.

Colui che, sulla sua vita, si impegna nel patto deve separarsi da tutti gli uomini dell’ingiustizia, da coloro che camminano [11] sulla via dell’empietà. Costoro, infatti, non saranno annoverati nel suo patto, poiché non hanno anelato ai suoi statuti né li hanno indagati per conoscere le cose nascoste, nelle quali si erano smarriti [12] colpevolmente, e hanno agito con mano alzata verso le cose rivelate, suscitando così l’ira per il giudizio, portando a compimento la vendetta per mezzo delle maledizioni del patto e attirando su di se stessi condanne [13] grandi di sterminio eterno, senza alcun resto! (Costui) non entri nelle acque per accedere alla purificazione degli uomini di santità, poiché non saranno puri [14] se non coloro che si convertono dalla loro malizia: sono infatti interamente impuri i trasgressori della sua parola! Nessuno si associ a lui nel suo servizio e nei suoi beni affinché non gli faccia portare [15] l’iniquità della (sua) colpa; ci si tenga invece lontano da lui in ogni cosa, poiché così sta scritto: «Da una cosa menzognera ti terrai lontano». E nessuno degli uomini [16] della comunità risponderà qualora venga da loro interrogato su una qualsiasi legge e giudizio. Nessuno mangi o beva dei loro beni, né prenda assolutamente alcunché dalle loro mani [17] senza pagarne il prezzo, secondo quanto sta scritto: «Tenetevi lontani dall’uomo che respira con le narici; poiché qual è il suo pregio?». Infatti [18] tutti coloro che non sono stati annoverati nel suo patto saranno separati e così tutto ciò che appartiene loro.

Un uomo di santità non si appoggerà su alcuna opera [19] vana. È infatti vano chiunque non conosce il suo patto; tutti coloro che vilipendono la sua parola saranno eliminati dal mondo; tutte le loro opere diverranno una contaminazione [20] davanti a lui, impurità tutti i loro beni.

Quando uno entra nel patto per agire in conformità di tutti questi statuti e per unirsi all’assemblea santa, esamineranno [21] il suo spirito nella comunità (distinguendo) l’uno dall’altro in base all’intelligenza e alle opere nella legge, secondo il parere dei figli di Aronne, che nella comunità sono generosi nel mantenere [22] il suo patto e nel porre mente a tutti i suoi statuti che ha ordinato di eseguire, e secondo il parere della maggioranza di Israele, di coloro cioè che, nella comunità, sono generosi a convertirsi al suo patto.

[23] Si iscriveranno nella regola l’uno prima dell’altro in base all’intelligenza e alle opere, affinché tutti obbediscano l’uno all’altro, l’inferiore al superiore. Esamineranno [24] di anno in anno il loro spirito e le loro opere promuovendo ognuno in base alla sua intelligenza e alla perfezione della sua via, o retrocedendolo in base alle sue mancanze. Si ammoniranno [25] l’un l’altro con verità, umiltà, e amore benevolo verso ognuno.

Nessuno parli al suo fratello con ira, con brontolamenti, [26] col collo inflessibile o con cuore duro o con spirito malvagio. Non lo deve odiare nell’incirconcisione del suo cuore, bensì nello stesso giorno lo riprenda, e così non [VI, 1] addosserà su di sé una colpa, per causa sua. Inoltre nessuno introduca una causa contro il suo prossimo davanti ai molti se prima non v’è stata una riprensione davanti a testimoni.

Su queste (norme) [2] cammineranno in tutti i loro soggiorni, a proposito di ogni cosa che accade in relazione al loro prossimo: l’inferiore obbedirà al superiore per quanto concerne il lavoro e il denaro; mangeranno in comune,  [3] benediranno in comune e delibereranno in comune.

In ogni luogo in cui saranno dieci uomini del consiglio della comunità, tra di essi non mancherà [4] un sacerdote: si siederanno davanti a lui, ognuno secondo il proprio grado, e così (nello stesso ordine) sarà domandato il loro consiglio in ogni cosa.

E allorché disporranno la tavola per mangiare o il vino dolce [5] per bere, il sacerdote stenderà per primo la sua mano per benedire in principio il pane e il vino dolce (per bere, il sacerdote stenderà per primo la sua mano per benedire in principio il pane e il vino dolce).

[6] Nel luogo in cui vi saranno dieci non mancherà un uomo che scruti la legge giorno e notte, [7] costantemente, allo scopo di migliorare il suo prossimo.

I molti veglieranno in comune un terzo di ogni notte dell’anno a leggere nel libro, a scrutare il diritto [8] e a benedire in comune.

Questa è la regola per la seduta dei molti, ognuno secondo il proprio grado. Per primi siederanno i sacerdoti, poi gli anziani, indi il resto [9] di tutto il popolo che siederà ognuno secondo il proprio grado; e in quest’ordine saranno interrogati per il diritto, per ogni consiglio e per ogni cosa che sarà deferita ai molti, affinché ognuno apporti il suo sapere [10] al consiglio della comunità. Nessuno parli in mezzo alle parole del suo prossimo, prima cioè che il suo fratello abbia finito di parlare. Inoltre nessuno parli prima del suo grado, prima di colui che è scritto [11] avanti a lui. Chi è interrogato, parli al suo turno. Nella seduta dei molti nessuno proferisca alcuna parola senza il gradimento dei molti. Allorché l’uomo [12] che fa da ispettore dei molti, o chiunque altro che ha qualcosa da dire ai molti, ma non appartiene al posto dell’uomo che interroga il consiglio [13] della comunità, quest’uomo starà diritto sui suoi piedi e dirà: «Io ho una cosa da dire ai molti». Se essi gli diranno («parla!») egli parlerà.

Ognuno che da Israele (si mostrerà) volenteroso [14] di aggregarsi al consiglio della comunità, costui sarà esaminato da colui che presiede, da colui che è alla testa dei molti, in merito alla sua intelligenza e alle sue azioni: se è capace di disciplina l’introdurrà [15] nel patto affinché si converta alla verità e si allontani da ogni ingiustizia, e poi l’istruirà in tutti i giudizi della comunità. In seguito, allorché verrà a presentarsi davanti ai molti, saranno interrogati [16] tutti sul suo caso; e in conformità della sorte che uscirà dal consiglio dei molti, egli sarà fatto avvicinare o allontanare. Allorché è fatto avvicinare al consiglio della comunità non avrà accesso alla purificazione [17] dei molti fino a quando non l’avranno esaminato sul suo spirito e sulle sue azioni per la durata di un intero anno; né potrà partecipare ai beni dei molti.

[18] Ma quando avrà compiuto un anno in mezzo alla comunità, i molti saranno interrogati sul suo caso, sulla sua intelligenza e sulle sue azioni nella legge: e se gli uscirà la sorte [19] favorevole affinché sia avvicinato al convegno della comunità, secondo il parere dei sacerdoti e della maggioranza degli uomini del loro patto, faranno avvicinare anche i suoi beni e il suo lavoro alla mano di colui [20] che è ispettore sul lavoro dei molti, ma glieli scriveranno in credito sul suo conto e non saranno spesi a profitto dei molti. Non si accosterà alla bevanda dei molti fino a quando non [21] avrà compiuto il suo secondo anno in mezzo agli uomini della comunità.

Al compimento del suo secondo anno lo vaglieranno in base al parere dei molti: se gli uscirà [22] la sorte favorevole affinché sia avvicinato alla comunità, lo scriveranno nella regola in conformità del suo grado in mezzo ai suoi fratelli per la legge, il giudizio, la purificazione e la messa in comune dei suoi beni. Il suo parere [23] e il suo giudizio apparterranno alla comunità.

[24] Questi sono i giudizi con i quali giudicheranno nell’esame comunitario in base alle parole.

Se tra di loro si trova un uomo che mente [25] a proposito dei beni, ed egli ne è conscio, lo escluderanno di mezzo alla purificazione dei molti per un anno e sarà privato di un quarto del suo pane.

Chi risponde [26] al suo prossimo con collo rigido o gli parla con collera impaziente spezzando il fondamento della comunione con lui, o (si comporta) con insubordinazione verso un ordine del suo prossimo scritto prima di lui, [27] o si fa giustizia da sé, costui sarà punito per un anno con l’esclusione dalla comunità.

Chi menziona qualcosa nel nome venerato al di sopra di ogni…

VII [1] Se uno maledice sia per paura di una calamità che per qualsiasi ragione personale mentre sta leggendo il libro o benedicendo, lo escluderanno [2] e non farà più ritorno al consiglio della comunità.

Se uno parla con collera contro uno dei sacerdoti scritti nel libro, sarà punito [3] per un anno ed escluso per la sua anima dalla purificazione dei molti; ma se avrà parlato per inavvertenza, sarà punito per sei mesi.

Chi mentisce coscientemente, [4] sarà punito con sei mesi. L’uomo che senza motivo oltraggia coscientemente il suo prossimo, sarà punito per un anno, [5] ed escluso.

Chi parla al suo prossimo con arroganza o compie coscientemente una frode, sarà punito per sei mesi.

Se uno è negligente [6] verso il suo prossimo sarà punito per tre mesi.

Se uno è negligente verso i beni della comunità rovinandoli, li risarcirà  [7] integralmente; [8] se la sua mano non arriva al risarcimento sarà punito per sessanta giorni. Chi, senza motivo, mantiene rancore verso il suo prossimo, sarà punito per sei mesi. Per un anno. [9] Così sarà per colui che si vendica, di suo arbitrio, qualunque sia l’argomento.

Chi di sua bocca proferisce una parola insensata, avrà tre mesi.

A colui che parla in mezzo alle parole di un altro (saranno inflitti), [10] dieci giorni.

Chi si stende e dorme durante la sessione dei molti, avrà trenta giorni. Così pure l’uomo che si assenta durante la sessione dei molti, [11] senza permesso, o che si addormenta fino a tre volte nel corso di una sessione, sarà punito con dieci giorni; ma se lo si fa alzare [12] ed egli si allontana, sarà punito per trenta giorni.

Chi cammina nudo davanti al suo prossimo, senza essere malato, sarà punito per sei mesi. [13] L’uomo che sputa nel mezzo di una sessione dei molti, sarà punito per trenta giorni.

Chi fa uscire la sua mano di sotto il suo vestito o esso [14] è stracciato ed appare la sua nudità, sarà punito per trenta giorni.

Chi riderà scioccamente facendo udire la sua voce, sarà punito per trenta [15] giorni.

Chi fa uscire la sua mano sinistra per appoggiarsi su di essa, sarà punito per dieci giorni.

L’uomo che va calunniando il suo prossimo, [16] sarà escluso per un anno dalla purificazione dei molti e sarà punito.

L’uomo che va calunniando i molti, sarà cacciato lungi da essi [17] e non ritornerà mai più.

L’uomo che mormora contro il fondamento della comunità, sarà mandato via e non ritornerà più.

Se uno mormora contro il suo prossimo, [18] senza alcun motivo, sarà punito per sei mesi.

L’uomo il cui spirito vacilla davanti al fondamento della comunità fino a tradire la verità [19] e camminare nell’ostinazione del suo cuore, se si converte sarà punito per tre anni: durante il primo non si appresserà alla purificazione dei molti, [20] durante il secondo non si appresserà alla bevanda dei molti, siederà inoltre dopo tutti gli uomini della comunità; al compimento [21] dei suoi due anni, giorno per giorno, i molti saranno interrogati sulle cose sue: se lo faranno avvicinare, sarà scritto nel suo grado e dopo sarà (nuovamente) interrogato sul diritto.

[22] Ogni uomo, il cui spirito, dopo avere compiuto dieci anni nel consiglio della comunità, [23] se ne torna indietro, tradendo la comunità, ed esce dalla presenza [24] dei molti per camminare nella ostinazione del suo cuore, non ritornerà mai più nel consiglio della comunità. Se uno degli uomini della comunità solidarizza [25] con lui nella sua purificazione o nei suoi beni, che egli aveva posto con i beni dei molti, la sua sentenza sarà uguale: costui sarà mandato via.

VIII [1] Nel consiglio della comunità ci saranno dodici uomini e tre sacerdoti perfetti in ogni cosa manifestata da tutta [2] la legge, per praticare la verità, la giustizia, il giudizio, l’amore benigno e un camminare modesto, ognuno verso il suo prossimo, [3] per custodire sulla terra la fede con carattere deciso e spirito contrito per scontare l’iniquità praticando il giudizio [4] e (sopportando) le angustie del crogiolo, e per camminare con tutti secondo la misura della verità e secondo la norma del tempo.

Quando in Israele si realizzerà questo, [5] allora il consiglio della comunità sarà ben stabilito nella verità quale pianta di eternità, casa santa per Israele e convegno del santo [6] dei santi per Aronne: essi sono i testimoni di verità per il giudizio e gli eletti del suo beneplacito, per espiare la terra e dare [7] agli empi la loro retribuzione. Questo è il muro provato, la pietra d’angolo inestimabile! Non [8] vacilleranno le sue fondamenta né saranno mosse dal loro posto. È un’abitazione del santo dei santi [9] per Aronne nella conoscenza di tutti loro, per un patto di giustizia e per offrire un profumo gradevole, e una casa di perfezione e di verità in Israele, [10] per stabilire il patto secondo gli statuti eterni. E saranno graditi per compiere l’espiazione della terra e per accelerare il giudizio sull’empietà, affinché non vi sia più alcuna ingiustizia.

Quando questi saranno rassodati sulle fondamenta della comunità per due anni, giorno per giorno sulla via perfetta, [11] saranno separati, come una cosa sacra, in mezzo al consiglio degli uomini della comunità, e ogni cosa che era nascosta ad Israele, ma fu trovata dall’uomo [12] che ha indagato, non sia loro nascosta per timore dello spirito di apostasia.

Quando in Israele si realizzeranno queste cose per la comunità, [13] in base a queste norme saranno separati di mezzo al soggiorno degli uomini dell’ingiustizia per andare nel deserto a prepararvi la via di lui, [14] come sta scritto: «Nel deserto, preparate la via …. appianate nella steppa una strada per il nostro Dio». [15] Questa (via) è appunto lo studio della legge che egli ha promulgato per mezzo di Mosè affinché si compia tutto ciò che è stato rivelato di tempo in tempo, [16] come hanno rivelato i profeti per mezzo del suo spirito santo.

Ognuno degli uomini della comunità, del patto [17] della comunità, che con mano alzata vien meno ad una qualsiasi prescrizione, non si accosterà alla purificazione degli uomini di santità, [18] né sarà portato a conoscenza di alcuno dei loro consigli fino a quando le sue azioni non saranno purificate da ogni ingiustizia per camminare su di una via perfetta. Allora lo avvicineranno [19] al consiglio, secondo il giudizio dei molti, e poi sarà scritto nel suo grado. Questa prescrizione sarà seguita per ognuno che viene aggregato alla comunità.

[20] Queste sono le prescrizioni secondo le quali cammineranno gli uomini di perfetta santità, ognuno verso il suo prossimo [21]: Tutti coloro che entrano nel consiglio della santità, coloro che camminano sulla via della perfezione secondo ciò che egli ha prescritto. Ognuno di costoro [22] se trasgredirà una parola della legge di Mosè con mano alzata o per negligenza, lo manderanno via dal consiglio della comunità [23] e non tornerà mai più; e nessuno degli uomini di santità sarà solidale con i suoi beni o con il suo consiglio, in qualsiasi [24] occasione. Ma se avrà agito per inavvertenza, sarà separato dalla purificazione e dal consiglio, poi esamineranno la decisione; [25] egli non giudicherà alcuno e non gli sarà domandato il parere su alcun argomento per due anni, giorno per giorno. (Si esaminerà) se la sua via è perfetta, [26] nella sessione, nello studio e nel consiglio, secondo il parere dei molti, se non ha più mancato per inavvertenza fino al compimento dei suoi due anni, [27] giorno per giorno. IX [1] Giacché per inavvertenza uno è punito per due anni; ma se uno agisce con mano alzata, non ritornerà mai più. Soltanto colui che manca per inavvertenza, [2] sarà messo alla prova per due anni, giorno per giorno, quanto alla perfezione della sua via e del suo consiglio, secondo il parere dei molti, e dopo sarà scritto nel suo grado nella comunità santa.

[3] Quando in Israele si realizzeranno queste cose secondo tutte le disposizioni, fondando lo spirito di santità e la verità [4] eterna, espiando la ribellione colpevole e l’infedeltà peccaminosa, attirando il beneplacito (di Dio) sulla terra più che la carne degli olocausti e del grasso dei sacrifici; quando il tributo [5] delle labbra, secondo la disposizione, sarà come un gradito odore di giustizia e la sua via perfetta sarà come l’offerta spontanea di una gradevole oblazione; in quel tempo gli uomini della comunità separeranno [6] una casa di santità per Aronne affinché sia congiunta al santo dei santi, e una casa della comunità per Israele, per coloro cioè che camminano nella perfezione.

[7] In fatto di giudizio e di beni, comanderanno soltanto i figli di Aronne: dal loro parere dipenderà la sorte per tutti gli uomini della comunità, [8] e i beni degli uomini di santità che camminano nella perfezione. I loro beni non saranno posti insieme ai beni degli uomini dell’inganno, che [9] non hanno purificato la loro via separandosi dall’ingiustizia e camminando sulla via perfetta. Non usciranno da alcun consiglio della legge per camminare [10] nell’ostinazione del loro cuore, saranno invece retti in base alle prime disposizioni nelle quali incominciarono ad essere formati gli uomini della comunità, [11] fino alla venuta del profeta e dei messia di Aronne e di Israele.

[12] Questi sono gli statuti per il saggio affinché cammini in essi con ogni vivente secondo la norma propria di ogni tempo e il peso di ogni uomo: [13] per compiere il beneplacito di Dio secondo tutto ciò che è stato rivelato di tempo in tempo e per imparare ogni saggezza trovata in relazione ai tempi, e [14] lo statuto del tempo; per separare e pesare i figli della giustizia in base ai loro spiriti e per aderire fortemente agli eletti del tempo e secondo [15] il suo beneplacito, come ha ordinato; per fare su di ognuno il suo giudizio secondo il suo spirito; per accogliere ognuno secondo la purezza del palmo delle sue mani, [16] e per farlo avanzare in base alla sua intelligenza. Così (manifesterà) tanto il suo amore quanto il suo odio.

Non riprenda gli uomini della fossa né disputi con essi; [17] tra gli uomini dell’ingiustizia nasconda il consiglio della legge; riprenda invece con vera sapienza, e con un giudizio giusto coloro che scelgono [18] la via, ognuno secondo il suo spirito, secondo la disposizione del tempo, guidandoli con sapienza; e in tal modo li istruisca nei misteri meravigliosi e veridici in mezzo [19] agli uomini della comunità affinché camminino nella perfezione, ognuno con il suo prossimo, in tutto ciò che è stato loro rivelato.

Questo è il tempo di preparare la via [20] verso il deserto, di istruirli in tutto ciò che è stato trovato da compiere in questo tempo, e di separarsi da ogni uomo che non ha distolto la propria via [21] da qualsiasi ingiustizia. Queste sono le norme della via per il saggio, in questi tempi, tanto per il suo amore quanto per il suo odio. Odio eterno [22] verso gli uomini della fossa, nello spirito del segreto, abbandonando loro i beni e le entrate delle loro mani, come (fa) un servo verso il suo padrone (dimostrando), umiltà davanti [23] a colui che lo comanda.

Sarà una persona piena di zelo per lo statuto e per il suo tempo, per il giorno della vendetta e per compiere il beneplacito (di Dio) in ogni opera delle sue mani [24] e in ogni sua attività, come egli ha ordinato; troverà spontaneamente la sua compiacenza in tutto ciò che è fatto (da Dio) e non desidererà altro all’infuori del beneplacito divino; [25] si compiacerà in tutte le parole della sua bocca, non bramerà nulla che non sia da lui ordinato, e rifletterà continuamente sul giudizio di Dio. [26] Nella afflizione e nel bisogno benedirà il suo fattore ed in ogni evenienza celebrerà le sue gesta; lo benedirà con il tributo delle sue labbra, [X, 1] in conformità dei tempi stabiliti da lui.

 

 

All’inizio della dominazione della luce, durante il suo giro,
e allorché si ritira nel soggiorno assegnatole,
all’inizio [2] delle veglie delle tenebre,
quando egli apre il suo tesoro e lo pone sulla terra,
e nel loro giro, allorché si ritirano davanti alla luce,
quando risplendono [3] i luminari uscendo
dall’eccelsa dimora di santità,
allorché convergono verso il soggiorno di gloria;
all’ingresso dei tempi stabiliti per i giorni della luna nuova,
unitamente al loro giro,
durante [4] la loro successione da questo a quello;
allorché si rinnovano sarà un gran giorno
per il santo dei santi
e un segno per l’apertura delle sue eterne benevolenze;
agli inizi [5] dei tempi stabiliti,
in ogni momento determinato;
all’inizio dei mesi con i loro tempi stabiliti
e i giorni santi nel loro ordine.
Qual memoriale nei loro tempi stabiliti
[6] (qual) tributo delle labbra,
voglio benedirlo secondo lo statuto scolpito per sempre.
All’inizio degli anni e nel giro dei loro tempi stabiliti,
quando giunge a compimento lo statuto [7] del loro ordine,
nel giorno da lui determinato per questo e per quello:
al tempo stabilito per la mietitura nell’estate,
al tempo stabilito per la semina nell’epoca dell’erba verde,
ai tempi stabiliti per gli anni nelle loro settimane (di anni)
[8] e, in principio delle loro settimane (di anni),
al tempo stabilito per la liberazione.
Durante tutta la mia esistenza
uno statuto è scolpito sulla mia lingua:
qual frutto di lode e compito delle mie labbra,
[9] voglio cantare con sapienza!
Tutto il mio canto sarà per la gloria di Dio,
la mia lira e la mia arpa saranno per il suo santo ordinamento,
e il flauto delle mie labbra sarà la voce dei suoi giudizi.
[10] All’ingresso del giorno e della notte
voglio entrare nel patto di Dio
e all’uscita della sera e del mattino,
pronunciare i suoi statuti
e ovunque si trovano porrò [11] la mia sede senza ritorno.
Ritengo il suo giudizio conforme alle mie iniquità,
e la mia iniquità è davanti ai miei occhi,
come uno statuto scolpito.

A Dio dico: «Mia giustizia!»
[12] e all’Altissimo: «Sostegno del mio-bene,
fonte della conoscenza e sorgente della santità,
gloria sublime e onnipotenza
con una maestà eterna!»
Scelgo ciò che [13] mi insegna
e mi compiaccio di come mi giudica.
All’inizio di un’impresa delle mie mani e dei miei piedi
benedico il tuo nome.
All’inizio dell’uscita e dell’entrata,
[14] quando mi siedo e quando mi alzo
e quando giaccio sul mio letto,
voglio gioire per lui e benedirlo:
un tributo esce dalle mie labbra,
dalla fila degli uomini.
[15] E prima d’innalzare la mia mano per saziarmi
con i deliziosi prodotti del mondo,
all’inizio del timore e del terrore,
nel luogo dell’angustia e della desolazione,
[16] lo benedirò per le sue straordinarie meraviglie,
mediterò sulla sua potenza,
e sulle sue benignità mi appoggerò tutto il giorno.
Testifico, infatti, che nella sua mano
vi è il giudizio [17] su ogni vivente
e che tutte le sue azioni sono verità.
Ugualmente lo loderò allorché si manifesterà l’angustia,
e gioirò nella sua salvezza.
A nessuno restituirò la ricompensa [18] del male,
ma perseguirò l’uomo con il bene;
giacché è a Dio che spetta il giudizio su ogni vivente
ed egli ripagherà ognuno con la sua ricompensa.
Non sono geloso con spirito [19] maligno
e la mia anima non anela le ricchezze della violenza.
Della moltitudine degli uomini della fossa
non mi interesso fino al giorno della vendetta,
ma la mia collera non [20] distolgo
dagli uomini dell’ingiustizia
e non sono soddisfatto fino a quando avrà stabilito il giudizio.
Non conservo rancore verso i convertiti dall’empietà,
ma non ho misericordia [21] verso tutti coloro
che si discostano dalla via
e non consolo i colpiti fino a quando la loro via
non è perfetta.
Non custodisco Belial nel mio cuore
e dalla mia bocca non si odono [22] oscenità.
Inganno colpevole, falsità e menzogne
non si trovano sulle mie labbra;
ma frutto di santità è sulla mia lingua,
e abominazioni [23] non si trovano su di essa.
Con lodi apro la mia bocca
e la mia lingua narra costantemente le giustizie di Dio
e l’infedeltà degli uomini fino al colmo
[24] della loro trasgressione.
Respingo dalle mie labbra le parole vuote,
le impurità e perfidie dalla conoscenza del mio cuore.
Con un consiglio accorto nascondo la conoscenza,
[25] e con astuta conoscenza la circondo
di una siepe (come) solida frontiera per custodire la fedeltà
e un robusto giudizio verso la giustizia di Dio.
Suddivido [26] lo statuto secondo la misura dei tempi,
…giustizia, amore benigno verso gli scoraggiati
e mani forti verso quelli dal cuore timido,
per insegnare [XI, 1] l’intelligenza agli spiriti smarriti,
per rendere saggi coloro che mormorano contro la dottrina,
per rispondere umilmente al cospetto
di quanti hanno spirito superbo,
e con uno spirito contrito agli uomini [2] del bastone,
che puntano il dito e pronunciano parole vuote
e possiedono dei beni.

Quanto a me, infatti, il mio giudizio è presso Dio
e nella sua mano è la perfezione della mia via;
con lui è la rettitudine del mio cuore,
[3] e nelle sue giustizie cancella la mia trasgressione.
Giacché dalla fonte della sua conoscenza scaturì la sua luce,
sicché il mio occhio contemplò le sue meraviglie,
e la luce del mio cuore (penetrò) nel mistero [4] del futuro
e del presente per sempre.
Il sostegno della mia destra
è su di una solida rupe;
la via dei miei passi,
non vacillerà davanti a nulla.
Giacché proprio la verità di Dio
è [5] la rupe dei miei passi,
e la sua potenza è il sostegno della mia destra.
Dalla fonte della sua giustizia
derivano giudizi di luce nel mio cuore;
dai suoi meravigliosi misteri sul presente eterno
[6] il mio occhio contempla una saggezza nascosta all’uomo,
scienza e pensieri prudenti (celati) ai figli di Adamo,
una fonte di giustizia e un serbatoio [7] di potenza,
sorgente di gloria (nascosta) al consiglio della carne.
A quelli che ha scelto Dio ha dato una possessione eterna,
li ha resi partecipi della sorte [8] dei santi,
con i figli del cielo ha congiunto il loro convegno
al consiglio della comunità;
e il convegno dell’edificio santo è una pianta eterna
per tutto [9] il futuro tempo determinato.

Ma io (appartengo) all’empio Adamo
al consiglio della carne di ingiustizia!
Le mie iniquità le mie trasgressioni, i miei peccati,
[10] con le perversioni del mio cuore,
(mi associano) al consiglio dei vermi,
e di coloro che camminano nelle tenebre.
Giacché Adamo (non è padrone) della sua via
e un uomo non può stabilizzare il suo incedere;
il giudizio, infatti, spetta a Dio
e nella sua mano [11] è la perfezione della via.
Dalla sua scienza tutto deriva,
egli stabilizza ogni essere secondo il suo piano
e nulla accade senza di lui.
Quanto a me, se [12] vacillo
le benevolenze di Dio sono la mia salvezza per sempre;
e se inciampo a causa dell’iniquità della carne,
il mio giudizio è nella giustizia di Dio
(e vi) resterà continuamente.
[13] Se scaturisce la mia angustia,
egli estrarrà dalla fossa la mia anima
e stabilizzerà i miei passi sulla via.
Mi ha fatto avvicinare per mezzo delle sue misericordie
e con le sue benevolenze
egli introdurrà [14] il mio giudizio.
Con la giustizia della sua verità egli mi ha giudicato,
con l’abbondanza della sua bontà
espierà tutte le mie iniquità
[15] e nella sua giustizia
mi purificherà dalle impurità umane
e (dal) peccato dei figli di Adamo,
per lodare Dio per la sua giustizia
e l’Altissimo per la sua maestà.
Sii tu benedetto, o mio Dio, che hai aperto alla conoscenza
[16] il cuore del tuo servo!
Stabilizza nella giustizia tutte le sue azioni
e concedi al figlio della tua verità,
come è tuo beneplacito per gli eletti di Adamo,
di presentarsi [17] davanti a te per sempre.
Poiché senza di te non c’è via perfetta
e senza il tuo beneplacito non accade nulla.
Sei tu che hai insegnato [18] ogni conoscenza
e tutto ciò che sarà fu nel tuo beneplacito.
All’infuori di te non c’è alcun altro
al quale tu abbia da rispondere sul tuo consiglio,
che comprenda [19] tutto il tuo santo disegno,
che contempli la profondità dei tuoi misteri
e penetri tutte le tue meraviglie
con la forza [20] della tua potenza.
Chi può afferrare la tua gloria?
E che cos’è poi un figlio di Adamo
tra le tue opere meravigliose?
[21] Colui che è nato da donna
come potrà abitare al tuo cospetto?
Di polvere è il suo tessuto,
cibo di vermi è la sua abitazione!
Egli è un muro difensivo [22] di argilla compressa
e verso la polvere è il suo ardente desiderio!
Che risponderà l’argilla, ciò che fu plasmato da una mano?
Qual consiglio può comprendere?
  


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26 gennaio 2019        a cura di Alberto "da Cormano"        Grazie dei suggerimenti       alberto@ora-et-labora.net