REGOLA DELLA COMUNITÀ
I [1] Per tutta la comunità e per tutti gli uomini affinché vivano secondo
la regola della comunità cercando [2] Dio nei suoi statuti e giudizi e
facendo ciò che è bene e retto dinanzi a lui, come [3] ha ordinato per mezzo
di Mosè e per mezzo di tutti i suoi servi i profeti; affinché amino [4]
quanto egli ha scelto e odino quanto egli ha respinto; affinché si tengano
lungi da ogni male [5] e si applichino a tutte le opere buone; affinché
pratichino [6] sulla terra la verità, la giustizia e il diritto; affinché
non vivano più nella ostinazione del loro cuore colpevole e degli occhi
adulteri, [7] commettendo ogni male; affinché introducano nel patto di
grazia tutti coloro che sono volenterosi nell’adempimento degli statuti
divini; [8] affinché si uniscano nel consiglio di Dio e camminino davanti a
lui nella perfezione di tutte [9] le cose rivelate nei tempi stabiliti delle
testimonianze per loro; affinché amino tutti i figli della luce, ognuno [10]
secondo il posto che ha nel consiglio di Dio, e odino tutti i figli delle
tenebre, secondo la colpevolezza che ha [11] di fronte alla vendetta di Dio.
Tutti coloro che sono generosi verso la sua volontà, apportino tutto il loro
sapere, il loro lavoro [12] e i loro beni nella comunità di Dio, affinché
nella fedeltà agli statuti di Dio sia purificato il loro sapere, il loro
lavoro sia regolato [13] nella perfezione delle sue vie, e i loro beni siano
utilizzati secondo il disegno della sua giustizia; né venga trasgredita
anche una sola [14] di tutte le parole di Dio nel tempo loro: non
antecedendo e non ritardando [15] alcun tempo stabilito per loro, né
deviando dagli statuti della sua verità, con l’andare a destra e a sinistra.
[16] Tutti coloro che entrano nella regola della comunità passeranno nel
patto dinanzi a Dio (impegnandosi) a compiere [17] tutto quello che egli ha
ordinato, a non ritirarsi dalla sua sequela per alcun timore e terrore e
prova [18] e tentazioni da parte di coloro che si trovano sotto l’impero di
Belial. Mentre essi passano nel patto, i sacerdoti [19] e i leviti
benedicano il Dio della salvezza per tutte le opere della sua verità, e
tutti [20] coloro che passano nel patto rispondano: — Così sia, così sia!
[21] I sacerdoti narrino la giustizia di Dio nelle opere della sua potenza,
[22] proclamino tutte le benevolenze misericordiose verso Israele; e i
leviti narrino [23] le iniquità dei figli di Israele, tutte le loro
colpevoli trasgressioni e i loro peccati compiuti sotto l’impero di [24]
Belial.
Dopo di loro, tutti coloro che passano nel patto faranno la confessione,
dicendo: — Siamo stati perversi, [25] ci siamo ribellati, abbiamo peccato,
abbiamo agito iniquamente sia noi che i padri nostri prima di noi, poiché
abbiamo camminato [26] nell’ingiustizia e non nella verità. Ma il Dio della
salvezza compì il suo giudizio verso di noi e verso i padri nostri II [1] e
da eternità in eternità elargisce sopra di noi le misericordie della sua
benevolenza.
I sacerdoti benediranno tutti [2] gli uomini della sorte di Dio che
camminano integralmente in tutte le sue vie, dicendo: — Ti benedica in ogni
[3] bene e ti custodisca da ogni male. Illumini il tuo cuore con la salvezza
della vita, ti usi misericordia accordandoti la conoscenza eterna, [4] e
volga su di te benigno il suo volto per la pace eterna.
I leviti malediranno tutti gli uomini [5] della sorte di Belial, e
risponderanno dicendo: — Sii tu maledetto per tutte le tue opere cattive
delle quali sei colpevole. Dio ti dia [6] il terrore per mezzo di tutti
coloro che compiono la vendetta, e si accanisca a tua rovina per mezzo di
tutti coloro che rendono eque [7] ricompense. Sii tu maledetto senza alcuna
misericordia, in conformità delle tue opere tenebrose! Sii tu detestabile
[8] nelle tenebre del fuoco eterno! Quando innalzi le tue grida, Dio non
abbia misericordia di te, né ti perdoni cancellando le tue iniquità. [9]
Volga su di te il suo volto adirato vendicandosi contro di te, né per te vi
sia pace sulle labbra di tutti coloro che aderiscono (alla tradizione) dei
padri!
[10] Dopo coloro che benedicono e dopo coloro che maledicono, tutti quelli
che passano nel patto, dicano: — Così sia, così sia!
[11] I sacerdoti e i leviti proseguiranno dicendo: — Sia maledetto colui che
passa con gli idoli del suo cuore, [12] colui che entra in questo patto ma
pone innanzi a sé l’inciampo della sua iniquità, venendo poi meno a causa di
essa. Se [13] udendo le parole di questo patto si consolerà in cuor suo
pensando: «avrò pace, [14] anche se cammino nella ostinazione del mio
cuore»; il suo spirito, sia esso assetato o abbeverato, perisca [15] senza
remissione. La collera di Dio e lā vendetta dei suoi giudizi lo consumino in
eterna rovina. Aderiscano a lui tutte [16] le maledizioni di questo patto!
Dio lo separi per il suo danno, sia reciso di mezzo a tutti i figli della
luce essendo venuto meno [17] alla sequela di Dio a causa della sua
iniquità. Egli gli dia la sua sorte tra gli eterni maledetti!
[18] E tutti coloro che entrano nel patto, rispondano dicendo: — Così sia,
così sia.
[19] Così si farà ogni anno fino a che prosegue l’impero di Belial. I
sacerdoti passeranno in primo luogo [20] nella regola, in base (al grado di
perfezione) dei loro spiriti, questo dopo di quello; i leviti passeranno
dopo di loro; [21] in terzo luogo passerà nella regola tutto il popolo,
questo dopo di quello, per le migliaia, le centinaia [22] le cinquantine e
le decine affinché ogni uomo di Israele, ognuno della casa, conosca il suo
posto nella comunità di Dio, [23] per il consiglio eterno. Di modo che
nessuno della casa discenda al di sotto del suo posto né s’innalzi al di
sopra della sua sorte, [24] tutti siano invece in comunione di fedeltà, di
umiltà fruttuosa, di amore benigno e di intenzione giusta, [25] ognuno verso
il suo prossimo nel consiglio santo, quali figli dell’associazione eterna.
Ma chiunque rifiuta di entrare [26] nel patto di Dio per camminare
nell’ostinazione del suo cuore non passerà nella sua fedele comunità:
giacché respinse [III, 1] la sua anima le istituzioni della conoscenza dei
giusti giudizi, non ebbe la costanza di rinnovare la sua vita, e quindi non
sarà annoverato tra le persone rette, [2] non apporterà il suo sapere, il
suo lavoro e i suoi beni nel consiglio della comunità poiché in un sandalo
malvagio è la sua macchinazione e contaminazioni [3] sono nel suo riposo.
Non sarà giustificato fino a quando dissimula l’ostinazione del suo cuore e,
tenebra, considera le vie della luce; tra i perfetti [4] non sarà
annoverato; non sarà mondato con la espiazione; non sarà purificato con le
acque lustrali: non sarà santificato con l’acqua del mare [5] e dei fiumi;
non sarà purificato con alcuna acqua di abluzione. Immondo, immondo sarà per
tutti i giorni del suo disprezzo verso i giudizi [6] di Dio rifiutando di
correggersi nella comunità del suo consiglio. Giacché dallo spirito del vero
consiglio di Dio sono espiate le vie dell’uomo, tutte [7] le sue iniquità,
affinché possa contemplare la luce della vita; dallo spirito santo della
comunità, dalla sua verità, è purificato da tutte [8] le sue iniquità; dallo
spirito di rettitudine e di umiltà è espiato il suo peccato; nell’umiltà
della sua anima verso tutti gli statuti di Dio è purificata [9] la sua
carne, aspersa con acque lustrali e santificata con acque pure.
Rinfranchi i suoi passi camminando in modo perfetto [10] in tutte le vie di
Dio come ha ordinato nel tempo stabilito delle sue testimonianze, senza
distogliersene a destra o a sinistra e senza [11] trasgredire neppure una di
tutte le sue parole. Allora egli sarà accetto per mezzo di espiazioni
gradevoli davanti a Dio, e ciò varrà per lui qual patto [12] della comunità
eterna.
[13] Per il saggio affinché istruisca e ammaestri tutti i figli della luce
sulla storia di tutti i figli dell’uomo [14] su tutti i generi dei loro
spiriti con i loro caratteri, secondo le loro opere, e sulle loro
genealogie, sulla visita nella quale saranno colpiti e sul [15] tempo della
loro retribuzione.
Dal Dio sapientissimo procede tutto ciò che è e sarà: prima che essi siano
egli stabilisce tutto il loro piano, [16] ed allorché esistono compiono le
loro azioni in base a quanto è stato per essi determinato conformemente al
piano della sua gloria, senza alcun mutamento. [17] Nella sua mano vi sono
le norme per tutti ed è lui che li sostiene in tutti i loro bisogni, è lui
che ha creato l’uomo per il dominio [18] sul mondo; e ha disposto per lui
due spiriti affinché cammini con essi fino al tempo stabilito della sua
visita. Questi sono gli spiriti [19] della verità e della ingiustizia.
In una sorgente di luce sono le origini della verità e da una fonte di
tenebra le origini dell’ingiustizia. [20] In mano al principe delle luci è
l’impero su tutti i figli della giustizia: essi camminano sulle vie della
luce. Ed in mano all’angelo [21] della tenebra è tutto l’impero sui figli
dell’ingiustizia: essi camminano sulle vie della tenebra.
Dall’angelo della tenebra (derivano) le aberrazioni [22] di tutti i figli
della giustizia, tutti i loro peccati, le loro iniquità, la loro colpa, e le
loro azioni perverse sono l’effetto del suo impero [23] in conformità dei
misteri di Dio fino al tempo da lui stabilito; tutti i loro flagelli e i
periodi delle loro avversità sono sotto l’impero della sua ostilità; [24] e
tutti gli spiriti della sua sorte sono intenti a fare incespicare i figli
della luce.
Ma il Dio di Israele e l’angelo della sua verità soccorrono tutti [25] i
figli della luce. È lui che ha creato gli spiriti della luce e della tenebra
e su di essi ha fondato ogni azione, [26] e sulle loro vie ogni servizio.
IV Dio ama l’uno da tutta [1] l’eternità delle eternità e si compiace
eternamente in tutte le sue azioni; l’altro l’ha in abominio e detesta per
sempre la sua comunione e tutte le sue vie. [2] Nel mondo, queste sono le
loro vie.
(Lo spirito di verità) illumina il cuore dell’uomo, appiana davanti a lui
tutte le vie della vera giustizia, infonde nel suo cuore il timore dei
giudizi [3] di Dio, lo spirito di umiltà e longanimità, abbondante
misericordia ed eterna bontà, prudenza e intelligenza, solida saggezza
fiduciosa in tutte [4] le opere di Dio e basata sull’abbondanza della sua
grazia. Spirito di conoscenza in ogni piano d’azione, zelo dei giudizi
giusti, proposito [5] santo con un carattere deciso, grande misericordia
verso tutti i figli di verità, una purezza splendente che detesti tutti gli
idoli impuri, condotta modesta [6] con prudenza (in) tutto, e nascondere
fedelmente i misteri della conoscenza: questi sono gli elementi fondamentali
dello spirito per i figli della verità (che sono) nel mondo. La visita di
tutti coloro che camminano in lui consiste nella salute, [7] nell’abbondanza
di pace per lunghi giorni, posterità feconda insieme a tutte le benedizioni
perpetue, gioia eterna nella vita continua, una corona gloriosa [8] con un
abito magnifico nella luce eterna.
[9] Ma lo spirito di ingiustizia è superbia, svogliatezza nel servizio della
giustizia, empietà e menzogna, orgoglio ed esaltazione del cuore,
simulazione e ignavia, violenza [10] e abbondante contaminazione, iracondia
e abbondante follia, gelosia insolente, opere abominevoli in spirito
adultero, vie impure al servizio della torpitudine [11] e lingua blasfema,
cecità degli occhi e durezza di udito, collo rigido e gravezza di cuore,
sicché cammina su tutte le vie delle tenebre e dell’astuzia malvagia. La
visita [12] di tutti coloro che camminano in lui consiste nell’abbondanza di
flagelli per mano di tutti gli angeli di perdizione, distruzione eterna
nella vampante collera del Dio delle vendette, terrore perpetuo, ignominia
[13] continua e confusione sterminatrice nel fuoco di regioni tenebrose;
tutti i loro tempi determinati nelle loro generazioni, saranno pianto triste
e acerbo malanno in calamità tenebrose, fino [14] al loro sterminio senza
che tra di essi vi sia alcun resto né scampato.
[15] In questi (due spiriti) c’è la storia di tutti i figli dell’uomo, e in
base alle loro categorie ereditano tutte le loro schiere nelle loro
generazioni, camminano nelle loro vie e ogni azione [16] della loro
attività, nelle loro categorie, è in relazione all’eredità di ognuno, poca o
molta, per tutti i determinati tempi eterni. Dio, infatti, li ha disposti in
parti uguali fino al termine [17] ultimo, ha posto odio eterno tra le (due)
categorie: per la verità sono abominio le opere dell’ingiustizia, per
l’ingiustizia sono abominio tutte le vie della verità. Un ardore [18]
litigioso è in tutti i loro giudizi, giacché non camminano d’accordo.
Ma Dio, negli arcani della sua intelligenza e nella sapienza della sua
gloria, ha concesso un tempo determinato all’esistenza dell’ingiustizia: nel
tempo stabilito [19] per la visita egli la sterminerà per sempre. Allora la
verità apparirà per sempre nel mondo che si era contaminato sulle vie
dell’empietà sotto l’impero dell’ingiustizia fino al [20] tempo stabilito,
che fu assegnato per il giudizio. Con la sua vaglierà, Dio allora vagherà
tutte le azioni dell’uomo e monderà alcuni figli dell’uomo eliminando ogni
spirito di ingiustizia dalle viscere [21] della loro carne e purificandoli
nello spirito santo da tutte le opere empie, aspergerà su di essi lo spirito
di verità come acqua lustrale (a purificazione) da ogni abominio menzognero
(nel quale) si erano contaminati [22] a opera dello spirito impuro. Così
ammaestrerà i giusti nella conoscenza dell’Altissimo e insegnerà la sapienza
dei figli del cielo, la cui via è perfetta. Poiché Dio li ha scelti per un
patto eterno, [23] e sarà loro tutta la gloria di Adamo. Non vi sarà più
ingiustizia, ogni opera fallace diverrà una vergogna.
Fino ad ora si contendono gli spiriti di verità e di ingiustizia: nel cuore
dell’uomo [24] camminano con la saggezza e con la stoltezza. In proporzione
dell’eredità di verità e di giustizia che ha avuto, l’uomo odia
l’ingiustizia; e in proporzione della parte d’ingiustizia avuta in sorte, a
opera di essa agisce iniquamente e così [25] ha in abominio la verità.
Poiché è in uguale misura che Dio li ha posti fino al tempo assegnato e alla
nuova creazione. Egli conosce l’attività delle loro opere in tutti i tempi
determinati, [26] i tempi stabiliti per essi, e li ha dati in eredità ai
figli dell’uomo affinché conoscano il bene e il male. Egli assegnò la sorte
a ogni vivente affinché viva in conformità dello spirito che è in lui, fino
al tempo della visita.
V [1] Questa è la regola per gli uomini della comunità che sono generosi
nella conversione da ogni male, nel rimanere saldamente in tutto ciò che
egli ha prescritto secondo il suo beneplacito e nella separazione
dall’assemblea [2] degli uomini ingiusti per costituire una comunità (nello
studio) della legge e nei beni, sottomessi al parere dei figli di Sadoc, i
sacerdoti che osservano il patto, e al parere della maggioranza degli uomini
[3] della comunità che stanno saldi nel patto.
Dal loro parere dipenderà la determinazione della sorte riguardo a ogni
cosa: dallo studio della legge, ai beni, al diritto, affinché sia praticata
la verità, l’unione, l’umiltà, [4] la giustizia, il diritto, l’amore
benevolo, la condotta umile in tutte le loro vie, e nessuno cammini
nell’ostinazione del suo cuore, smarrendosi dietro il suo cuore, [5] dietro
i suoi occhi e l’inclinazione del suo istinto.
Al contrario, nella comunità, circoncideranno il prepuzio dell’istinto e
l’inflessibilità del collo ponendo un fondamento di verità per Israele, per
la comunità del patto [6] eterno, facendo espiazione per tutti coloro che
sono generosi verso la santità (che si trova) in Aronne, verso la casa della
verità (che si trova) in Israele, e verso coloro che aderiscono ad essi
nella comunità. Nella controversia e nel giudizio [7] condanneranno tutti
coloro che trasgrediscono uno statuto.
Questa è la norma delle loro vie su tutti questi statuti allorché aderiscono
alla comunità: chiunque entra nel consiglio della comunità, [8] entra nel
patto di Dio sotto gli occhi di tutti i generosi e con giuramento
obbligatorio s’impegna sulla sua vita a convertirsi alla legge di Mosè,
secondo tutto ciò che egli ha prescritto, con tutto [9] il cuore e con tutta
l’anima, in base a tutto quanto di essa è stato rivelato ai figli di Sadoc,
i sacerdoti, che osservano il patto e indagano il suo beneplacito, e in base
alla maggioranza degli uomini del loro patto, [10] che sono concordemente
generosi verso la sua verità camminando nel suo beneplacito.
Colui che, sulla sua vita, si impegna nel patto deve separarsi da tutti gli
uomini dell’ingiustizia, da coloro che camminano [11] sulla via
dell’empietà. Costoro, infatti, non saranno annoverati nel suo patto, poiché
non hanno anelato ai suoi statuti né li hanno indagati per conoscere le cose
nascoste, nelle quali si erano smarriti [12] colpevolmente, e hanno agito
con mano alzata verso le cose rivelate, suscitando così l’ira per il
giudizio, portando a compimento la vendetta per mezzo delle maledizioni del
patto e attirando su di se stessi condanne [13] grandi di sterminio eterno,
senza alcun resto! (Costui) non entri nelle acque per accedere alla
purificazione degli uomini di santità, poiché non saranno puri [14] se non
coloro che si convertono dalla loro malizia: sono infatti interamente impuri
i trasgressori della sua parola! Nessuno si associ a lui nel suo servizio e
nei suoi beni affinché non gli faccia portare [15] l’iniquità della (sua)
colpa; ci si tenga invece lontano da lui in ogni cosa, poiché così sta
scritto: «Da una cosa menzognera ti terrai lontano». E nessuno degli uomini
[16] della comunità risponderà qualora venga da loro interrogato su una
qualsiasi legge e giudizio. Nessuno mangi o beva dei loro beni, né prenda
assolutamente alcunché dalle loro mani [17] senza pagarne il prezzo, secondo
quanto sta scritto: «Tenetevi lontani dall’uomo che respira con le narici;
poiché qual è il suo pregio?». Infatti [18] tutti coloro che non sono stati
annoverati nel suo patto saranno separati e così tutto ciò che appartiene
loro.
Un uomo di santità non si appoggerà su alcuna opera [19] vana. È infatti
vano chiunque non conosce il suo patto; tutti coloro che vilipendono la sua
parola saranno eliminati dal mondo; tutte le loro opere diverranno una
contaminazione [20] davanti a lui, impurità tutti i loro beni.
Quando uno entra nel patto per agire in conformità di tutti questi statuti e
per unirsi all’assemblea santa, esamineranno [21] il suo spirito nella
comunità (distinguendo) l’uno dall’altro in base all’intelligenza e alle
opere nella legge, secondo il parere dei figli di Aronne, che nella comunità
sono generosi nel mantenere [22] il suo patto e nel porre mente a tutti i
suoi statuti che ha ordinato di eseguire, e secondo il parere della
maggioranza di Israele, di coloro cioè che, nella comunità, sono generosi a
convertirsi al suo patto.
[23] Si iscriveranno nella regola l’uno prima dell’altro in base
all’intelligenza e alle opere, affinché tutti obbediscano l’uno all’altro,
l’inferiore al superiore. Esamineranno [24] di anno in anno il loro spirito
e le loro opere promuovendo ognuno in base alla sua intelligenza e alla
perfezione della sua via, o retrocedendolo in base alle sue mancanze. Si
ammoniranno [25] l’un l’altro con verità, umiltà, e amore benevolo verso
ognuno.
Nessuno parli al suo fratello con ira, con brontolamenti, [26] col collo
inflessibile o con cuore duro o con spirito malvagio. Non lo deve odiare
nell’incirconcisione del suo cuore, bensì nello stesso giorno lo riprenda, e
così non [VI, 1] addosserà su di sé una colpa, per causa sua. Inoltre
nessuno introduca una causa contro il suo prossimo davanti ai molti se prima
non v’è stata una riprensione davanti a testimoni.
Su queste (norme) [2] cammineranno in tutti i loro soggiorni, a proposito di
ogni cosa che accade in relazione al loro prossimo: l’inferiore obbedirà al
superiore per quanto concerne il lavoro e il denaro; mangeranno in comune,
[3] benediranno in comune e delibereranno in comune.
In ogni luogo in cui saranno dieci uomini del consiglio della comunità, tra
di essi non mancherà [4] un sacerdote: si siederanno davanti a lui, ognuno
secondo il proprio grado, e così (nello stesso ordine) sarà domandato il
loro consiglio in ogni cosa.
E allorché disporranno la tavola per mangiare o il vino dolce [5] per bere,
il sacerdote stenderà per primo la sua mano per benedire in principio il
pane e il vino dolce (per bere, il sacerdote stenderà per primo la sua mano
per benedire in principio il pane e il vino dolce).
[6] Nel luogo in cui vi saranno dieci non mancherà un uomo che scruti la
legge giorno e notte, [7] costantemente, allo scopo di migliorare il suo
prossimo.
I molti veglieranno in comune un terzo di ogni notte dell’anno a leggere nel
libro, a scrutare il diritto [8] e a benedire in comune.
Questa è la regola per la seduta dei molti, ognuno secondo il proprio grado.
Per primi siederanno i sacerdoti, poi gli anziani, indi il resto [9] di
tutto il popolo che siederà ognuno secondo il proprio grado; e in
quest’ordine saranno interrogati per il diritto, per ogni consiglio e per
ogni cosa che sarà deferita ai molti, affinché ognuno apporti il suo sapere
[10] al consiglio della comunità. Nessuno parli in mezzo alle parole del suo
prossimo, prima cioè che il suo fratello abbia finito di parlare. Inoltre
nessuno parli prima del suo grado, prima di colui che è scritto [11] avanti
a lui. Chi è interrogato, parli al suo turno. Nella seduta dei molti nessuno
proferisca alcuna parola senza il gradimento dei molti. Allorché l’uomo [12]
che fa da ispettore dei molti, o chiunque altro che ha qualcosa da dire ai
molti, ma non appartiene al posto dell’uomo che interroga il consiglio [13]
della comunità, quest’uomo starà diritto sui suoi piedi e dirà: «Io ho una
cosa da dire ai molti». Se essi gli diranno («parla!») egli parlerà.
Ognuno che da Israele (si mostrerà) volenteroso [14] di aggregarsi al
consiglio della comunità, costui sarà esaminato da colui che presiede, da
colui che è alla testa dei molti, in merito alla sua intelligenza e alle sue
azioni: se è capace di disciplina l’introdurrà [15] nel patto affinché si
converta alla verità e si allontani da ogni ingiustizia, e poi l’istruirà in
tutti i giudizi della comunità. In seguito, allorché verrà a presentarsi
davanti ai molti, saranno interrogati [16] tutti sul suo caso; e in
conformità della sorte che uscirà dal consiglio dei molti, egli sarà fatto
avvicinare o allontanare. Allorché è fatto avvicinare al consiglio della
comunità non avrà accesso alla purificazione [17] dei molti fino a quando
non l’avranno esaminato sul suo spirito e sulle sue azioni per la durata di
un intero anno; né potrà partecipare ai beni dei molti.
[18] Ma quando avrà compiuto un anno in mezzo alla comunità, i molti saranno
interrogati sul suo caso, sulla sua intelligenza e sulle sue azioni nella
legge: e se gli uscirà la sorte [19] favorevole affinché sia avvicinato al
convegno della comunità, secondo il parere dei sacerdoti e della maggioranza
degli uomini del loro patto, faranno avvicinare anche i suoi beni e il suo
lavoro alla mano di colui [20] che è ispettore sul lavoro dei molti, ma
glieli scriveranno in credito sul suo conto e non saranno spesi a profitto
dei molti. Non si accosterà alla bevanda dei molti fino a quando non [21]
avrà compiuto il suo secondo anno in mezzo agli uomini della comunità.
Al compimento del suo secondo anno lo vaglieranno in base al parere dei
molti: se gli uscirà [22] la sorte favorevole affinché sia avvicinato alla
comunità, lo scriveranno nella regola in conformità del suo grado in mezzo
ai suoi fratelli per la legge, il giudizio, la purificazione e la messa in
comune dei suoi beni. Il suo parere [23] e il suo giudizio apparterranno
alla comunità.
[24] Questi sono i giudizi con i quali giudicheranno nell’esame comunitario
in base alle parole.
Se tra di loro si trova un uomo che mente [25] a proposito dei beni, ed egli
ne è conscio, lo escluderanno di mezzo alla purificazione dei molti per un
anno e sarà privato di un quarto del suo pane.
Chi risponde [26] al suo prossimo con collo rigido o gli parla con collera
impaziente spezzando il fondamento della comunione con lui, o (si comporta)
con insubordinazione verso un ordine del suo prossimo scritto prima di lui,
[27] o si fa giustizia da sé, costui sarà punito per un anno con
l’esclusione dalla comunità.
Chi menziona qualcosa nel nome venerato al di sopra di ogni…
VII [1] Se uno maledice sia per paura di una calamità che per qualsiasi
ragione personale mentre sta leggendo il libro o benedicendo, lo
escluderanno [2] e non farà più ritorno al consiglio della comunità.
Se uno parla con collera contro uno dei sacerdoti scritti nel libro, sarà
punito [3] per un anno ed escluso per la sua anima dalla purificazione dei
molti; ma se avrà parlato per inavvertenza, sarà punito per sei mesi.
Chi mentisce coscientemente, [4] sarà punito con sei mesi. L’uomo che senza
motivo oltraggia coscientemente il suo prossimo, sarà punito per un anno,
[5] ed escluso.
Chi parla al suo prossimo con arroganza o compie coscientemente una frode,
sarà punito per sei mesi.
Se uno è negligente [6] verso il suo prossimo sarà punito per tre mesi.
Se uno è negligente verso i beni della comunità rovinandoli, li risarcirà
[7] integralmente; [8] se la sua mano non arriva al risarcimento sarà
punito per sessanta giorni. Chi, senza motivo, mantiene rancore verso il suo
prossimo, sarà punito per sei mesi. Per un anno. [9] Così sarà per colui che
si vendica, di suo arbitrio, qualunque sia l’argomento.
Chi di sua bocca proferisce una parola insensata, avrà tre mesi.
A colui che parla in mezzo alle parole di un altro (saranno inflitti), [10]
dieci giorni.
Chi si stende e dorme durante la sessione dei molti, avrà trenta giorni.
Così pure l’uomo che si assenta durante la sessione dei molti, [11] senza
permesso, o che si addormenta fino a tre volte nel corso di una sessione,
sarà punito con dieci giorni; ma se lo si fa alzare [12] ed egli si
allontana, sarà punito per trenta giorni.
Chi cammina nudo davanti al suo prossimo, senza essere malato, sarà punito
per sei mesi. [13] L’uomo che sputa nel mezzo di una sessione dei molti,
sarà punito per trenta giorni.
Chi fa uscire la sua mano di sotto il suo vestito o esso [14] è stracciato
ed appare la sua nudità, sarà punito per trenta giorni.
Chi riderà scioccamente facendo udire la sua voce, sarà punito per trenta
[15] giorni.
Chi fa uscire la sua mano sinistra per appoggiarsi su di essa, sarà punito
per dieci giorni.
L’uomo che va calunniando il suo prossimo, [16] sarà escluso per un anno
dalla purificazione dei molti e sarà punito.
L’uomo che va calunniando i molti, sarà cacciato lungi da essi [17] e non
ritornerà mai più.
L’uomo che mormora contro il fondamento della comunità, sarà mandato via e
non ritornerà più.
Se uno mormora contro il suo prossimo, [18] senza alcun motivo, sarà punito
per sei mesi.
L’uomo il cui spirito vacilla davanti al fondamento della comunità fino a
tradire la verità [19] e camminare nell’ostinazione del suo cuore, se si
converte sarà punito per tre anni: durante il primo non si appresserà alla
purificazione dei molti, [20] durante il secondo non si appresserà alla
bevanda dei molti, siederà inoltre dopo tutti gli uomini della comunità; al
compimento [21] dei suoi due anni, giorno per giorno, i molti saranno
interrogati sulle cose sue: se lo faranno avvicinare, sarà scritto nel suo
grado e dopo sarà (nuovamente) interrogato sul diritto.
[22] Ogni uomo, il cui spirito, dopo avere compiuto dieci anni nel consiglio
della comunità, [23] se ne torna indietro, tradendo la comunità, ed esce
dalla presenza [24] dei molti per camminare nella ostinazione del suo cuore,
non ritornerà mai più nel consiglio della comunità. Se uno degli uomini
della comunità solidarizza [25] con lui nella sua purificazione o nei suoi
beni, che egli aveva posto con i beni dei molti, la sua sentenza sarà
uguale: costui sarà mandato via.
VIII [1] Nel consiglio della comunità ci saranno dodici uomini e tre
sacerdoti perfetti in ogni cosa manifestata da tutta [2] la legge, per
praticare la verità, la giustizia, il giudizio, l’amore benigno e un
camminare modesto, ognuno verso il suo prossimo, [3] per custodire sulla
terra la fede con carattere deciso e spirito contrito per scontare
l’iniquità praticando il giudizio [4] e (sopportando) le angustie del
crogiolo, e per camminare con tutti secondo la misura della verità e secondo
la norma del tempo.
Quando in Israele si realizzerà questo, [5] allora il consiglio della
comunità sarà ben stabilito nella verità quale pianta di eternità, casa
santa per Israele e convegno del santo [6] dei santi per Aronne: essi sono i
testimoni di verità per il giudizio e gli eletti del suo beneplacito, per
espiare la terra e dare [7] agli empi la loro retribuzione. Questo è il muro
provato, la pietra d’angolo inestimabile! Non [8] vacilleranno le sue
fondamenta né saranno mosse dal loro posto. È un’abitazione del santo dei
santi [9] per Aronne nella conoscenza di tutti loro, per un patto di
giustizia e per offrire un profumo gradevole, e una casa di perfezione e di
verità in Israele, [10] per stabilire il patto secondo gli statuti eterni. E
saranno graditi per compiere l’espiazione della terra e per accelerare il
giudizio sull’empietà, affinché non vi sia più alcuna ingiustizia.
Quando questi saranno rassodati sulle fondamenta della comunità per due
anni, giorno per giorno sulla via perfetta, [11] saranno separati, come una
cosa sacra, in mezzo al consiglio degli uomini della comunità, e ogni cosa
che era nascosta ad Israele, ma fu trovata dall’uomo [12] che ha indagato,
non sia loro nascosta per timore dello spirito di apostasia.
Quando in Israele si realizzeranno queste cose per la comunità, [13] in base
a queste norme saranno separati di mezzo al soggiorno degli uomini
dell’ingiustizia per andare nel deserto a prepararvi la via di lui, [14]
come sta scritto: «Nel deserto, preparate la via …. appianate nella steppa
una strada per il nostro Dio». [15] Questa (via) è appunto lo studio della
legge che egli ha promulgato per mezzo di Mosè affinché si compia tutto ciò
che è stato rivelato di tempo in tempo, [16] come hanno rivelato i profeti
per mezzo del suo spirito santo.
Ognuno degli uomini della comunità, del patto [17] della comunità, che con
mano alzata vien meno ad una qualsiasi prescrizione, non si accosterà alla
purificazione degli uomini di santità, [18] né sarà portato a conoscenza di
alcuno dei loro consigli fino a quando le sue azioni non saranno purificate
da ogni ingiustizia per camminare su di una via perfetta. Allora lo
avvicineranno [19] al consiglio, secondo il giudizio dei molti, e poi sarà
scritto nel suo grado. Questa prescrizione sarà seguita per ognuno che viene
aggregato alla comunità.
[20] Queste sono le prescrizioni secondo le quali cammineranno gli uomini di
perfetta santità, ognuno verso il suo prossimo [21]: Tutti coloro che
entrano nel consiglio della santità, coloro che camminano sulla via della
perfezione secondo ciò che egli ha prescritto. Ognuno di costoro [22] se
trasgredirà una parola della legge di Mosè con mano alzata o per negligenza,
lo manderanno via dal consiglio della comunità [23] e non tornerà mai più; e
nessuno degli uomini di santità sarà solidale con i suoi beni o con il suo
consiglio, in qualsiasi [24] occasione. Ma se avrà agito per inavvertenza,
sarà separato dalla purificazione e dal consiglio, poi esamineranno la
decisione; [25] egli non giudicherà alcuno e non gli sarà domandato il
parere su alcun argomento per due anni, giorno per giorno. (Si esaminerà) se
la sua via è perfetta, [26] nella sessione, nello studio e nel consiglio,
secondo il parere dei molti, se non ha più mancato per inavvertenza fino al
compimento dei suoi due anni, [27] giorno per giorno. IX [1] Giacché per
inavvertenza uno è punito per due anni; ma se uno agisce con mano alzata,
non ritornerà mai più. Soltanto colui che manca per inavvertenza, [2] sarà
messo alla prova per due anni, giorno per giorno, quanto alla perfezione
della sua via e del suo consiglio, secondo il parere dei molti, e dopo sarà
scritto nel suo grado nella comunità santa.
[3] Quando in Israele si realizzeranno queste cose secondo tutte le
disposizioni, fondando lo spirito di santità e la verità [4] eterna,
espiando la ribellione colpevole e l’infedeltà peccaminosa, attirando il
beneplacito (di Dio) sulla terra più che la carne degli olocausti e del
grasso dei sacrifici; quando il tributo [5] delle labbra, secondo la
disposizione, sarà come un gradito odore di giustizia e la sua via perfetta
sarà come l’offerta spontanea di una gradevole oblazione; in quel tempo gli
uomini della comunità separeranno [6] una casa di santità per Aronne
affinché sia congiunta al santo dei santi, e una casa della comunità per
Israele, per coloro cioè che camminano nella perfezione.
[7] In fatto di giudizio e di beni, comanderanno soltanto i figli di Aronne:
dal loro parere dipenderà la sorte per tutti gli uomini della comunità, [8]
e i beni degli uomini di santità che camminano nella perfezione. I loro beni
non saranno posti insieme ai beni degli uomini dell’inganno, che [9] non
hanno purificato la loro via separandosi dall’ingiustizia e camminando sulla
via perfetta. Non usciranno da alcun consiglio della legge per camminare
[10] nell’ostinazione del loro cuore, saranno invece retti in base alle
prime disposizioni nelle quali incominciarono ad essere formati gli uomini
della comunità, [11] fino alla venuta del profeta e dei messia di Aronne e
di Israele.
[12] Questi sono gli statuti per il saggio affinché cammini in essi con ogni
vivente secondo la norma propria di ogni tempo e il peso di ogni uomo: [13]
per compiere il beneplacito di Dio secondo tutto ciò che è stato rivelato di
tempo in tempo e per imparare ogni saggezza trovata in relazione ai tempi, e
[14] lo statuto del tempo; per separare e pesare i figli della giustizia in
base ai loro spiriti e per aderire fortemente agli eletti del tempo e
secondo [15] il suo beneplacito, come ha ordinato; per fare su di ognuno il
suo giudizio secondo il suo spirito; per accogliere ognuno secondo la
purezza del palmo delle sue mani, [16] e per farlo avanzare in base alla sua
intelligenza. Così (manifesterà) tanto il suo amore quanto il suo odio.
Non riprenda gli uomini della fossa né disputi con essi; [17] tra gli uomini
dell’ingiustizia nasconda il consiglio della legge; riprenda invece con vera
sapienza, e con un giudizio giusto coloro che scelgono [18] la via, ognuno
secondo il suo spirito, secondo la disposizione del tempo, guidandoli con
sapienza; e in tal modo li istruisca nei misteri meravigliosi e veridici in
mezzo [19] agli uomini della comunità affinché camminino nella perfezione,
ognuno con il suo prossimo, in tutto ciò che è stato loro rivelato.
Questo è il tempo di preparare la via [20] verso il deserto, di istruirli in
tutto ciò che è stato trovato da compiere in questo tempo, e di separarsi da
ogni uomo che non ha distolto la propria via [21] da qualsiasi ingiustizia.
Queste sono le norme della via per il saggio, in questi tempi, tanto per il
suo amore quanto per il suo odio. Odio eterno [22] verso gli uomini della
fossa, nello spirito del segreto, abbandonando loro i beni e le entrate
delle loro mani, come (fa) un servo verso il suo padrone (dimostrando),
umiltà davanti [23] a colui che lo comanda.
Sarà una persona piena di zelo per lo statuto e per il suo tempo, per il
giorno della vendetta e per compiere il beneplacito (di Dio) in ogni opera
delle sue mani [24] e in ogni sua attività, come egli ha ordinato; troverà
spontaneamente la sua compiacenza in tutto ciò che è fatto (da Dio) e non
desidererà altro all’infuori del beneplacito divino; [25] si compiacerà in
tutte le parole della sua bocca, non bramerà nulla che non sia da lui
ordinato, e rifletterà continuamente sul giudizio di Dio. [26] Nella
afflizione e nel bisogno benedirà il suo fattore ed in ogni evenienza
celebrerà le sue gesta; lo benedirà con il tributo delle sue labbra, [X, 1]
in conformità dei tempi stabiliti da lui.
All’inizio della dominazione della luce, durante il suo giro,
e allorché
si ritira nel soggiorno assegnatole,
all’inizio [2] delle veglie delle
tenebre,
quando egli apre il suo tesoro e lo pone sulla terra,
e nel
loro giro, allorché si ritirano davanti alla luce,
quando risplendono [3]
i luminari uscendo
dall’eccelsa dimora di santità,
allorché convergono
verso il soggiorno di gloria;
all’ingresso dei tempi stabiliti per i
giorni della luna nuova,
unitamente al loro giro,
durante [4] la loro
successione da questo a quello;
allorché si rinnovano sarà un gran giorno
per il santo dei santi
e un segno per l’apertura delle sue eterne
benevolenze;
agli inizi [5] dei tempi stabiliti,
in ogni momento
determinato;
all’inizio dei mesi con i loro tempi stabiliti
e i giorni
santi nel loro ordine.
Qual memoriale nei loro tempi stabiliti
[6]
(qual) tributo delle labbra,
voglio benedirlo secondo lo statuto scolpito
per sempre.
All’inizio degli anni e nel giro dei loro tempi stabiliti,
quando giunge a compimento lo statuto [7] del loro ordine,
nel giorno da
lui determinato per questo e per quello:
al tempo stabilito per la
mietitura nell’estate,
al tempo stabilito per la semina nell’epoca
dell’erba verde,
ai tempi stabiliti per gli anni nelle loro settimane (di
anni)
[8] e, in principio delle loro settimane (di anni),
al tempo
stabilito per la liberazione.
Durante tutta la mia esistenza
uno
statuto è scolpito sulla mia lingua:
qual frutto di lode e compito delle
mie labbra,
[9] voglio cantare con sapienza!
Tutto il mio canto sarà
per la gloria di Dio,
la mia lira e la mia arpa saranno per il suo santo
ordinamento,
e il flauto delle mie labbra sarà la voce dei suoi giudizi.
[10] All’ingresso del giorno e della notte
voglio entrare nel patto di
Dio
e all’uscita della sera e del mattino,
pronunciare i suoi statuti
e ovunque si trovano porrò [11] la mia sede senza ritorno.
Ritengo il suo
giudizio conforme alle mie iniquità,
e la mia iniquità è davanti ai miei
occhi,
come uno statuto scolpito.
A Dio dico: «Mia giustizia!»
[12] e all’Altissimo: «Sostegno del mio-bene,
fonte della conoscenza e
sorgente della santità,
gloria sublime e onnipotenza
con una maestà
eterna!»
Scelgo ciò che [13] mi insegna
e mi compiaccio di come mi
giudica.
All’inizio di un’impresa delle mie mani e dei miei piedi
benedico il tuo nome.
All’inizio dell’uscita e dell’entrata,
[14]
quando mi siedo e quando mi alzo
e quando giaccio sul mio letto,
voglio gioire per lui e benedirlo:
un tributo esce dalle mie labbra,
dalla fila degli uomini.
[15] E prima d’innalzare la mia mano per
saziarmi
con i deliziosi prodotti del mondo,
all’inizio del timore e
del terrore,
nel luogo dell’angustia e della desolazione,
[16] lo
benedirò per le sue straordinarie meraviglie,
mediterò sulla sua potenza,
e sulle sue benignità mi appoggerò tutto il giorno.
Testifico, infatti,
che nella sua mano
vi è il giudizio [17] su ogni vivente
e che tutte
le sue azioni sono verità.
Ugualmente lo loderò allorché si manifesterà
l’angustia,
e gioirò nella sua salvezza.
A nessuno restituirò la
ricompensa [18] del male,
ma perseguirò l’uomo con il bene;
giacché è
a Dio che spetta il giudizio su ogni vivente
ed egli ripagherà ognuno con
la sua ricompensa.
Non sono geloso con spirito [19] maligno
e la mia
anima non anela le ricchezze della violenza.
Della moltitudine degli
uomini della fossa
non mi interesso fino al giorno della vendetta,
ma
la mia collera non [20] distolgo
dagli uomini dell’ingiustizia
e non
sono soddisfatto fino a quando avrà stabilito il giudizio.
Non conservo
rancore verso i convertiti dall’empietà,
ma non ho misericordia [21]
verso tutti coloro
che si discostano dalla via
e non consolo i colpiti
fino a quando la loro via
non è perfetta.
Non custodisco Belial nel
mio cuore
e dalla mia bocca non si odono [22] oscenità.
Inganno
colpevole, falsità e menzogne
non si trovano sulle mie labbra;
ma
frutto di santità è sulla mia lingua,
e abominazioni [23] non si trovano
su di essa.
Con lodi apro la mia bocca
e la mia lingua narra
costantemente le giustizie di Dio
e l’infedeltà degli uomini fino al
colmo
[24] della loro trasgressione.
Respingo dalle mie labbra le
parole vuote,
le impurità e perfidie dalla conoscenza del mio cuore.
Con un consiglio accorto nascondo la conoscenza,
[25] e con astuta
conoscenza la circondo
di una siepe (come) solida frontiera per custodire
la fedeltà
e un robusto giudizio verso la giustizia di Dio.
Suddivido
[26] lo statuto secondo la misura dei tempi,
…giustizia, amore benigno
verso gli scoraggiati
e mani forti verso quelli dal cuore timido,
per
insegnare [XI, 1] l’intelligenza agli spiriti smarriti,
per rendere saggi
coloro che mormorano contro la dottrina,
per rispondere umilmente al
cospetto
di quanti hanno spirito superbo,
e con uno spirito contrito
agli uomini [2] del bastone,
che puntano il dito e pronunciano parole
vuote
e possiedono dei beni.
Quanto a me, infatti, il mio giudizio
è presso Dio
e nella sua mano è la perfezione della mia via;
con lui è
la rettitudine del mio cuore,
[3] e nelle sue giustizie cancella la mia
trasgressione.
Giacché dalla fonte della sua conoscenza scaturì la sua
luce,
sicché il mio occhio contemplò le sue meraviglie,
e la luce del
mio cuore (penetrò) nel mistero [4] del futuro
e del presente per sempre.
Il sostegno della mia destra
è su di una solida rupe;
la via dei miei
passi,
non vacillerà davanti a nulla.
Giacché proprio la verità di Dio
è [5] la rupe dei miei passi,
e la sua potenza è il sostegno della mia
destra.
Dalla fonte della sua giustizia
derivano giudizi di luce nel
mio cuore;
dai suoi meravigliosi misteri sul presente eterno
[6] il
mio occhio contempla una saggezza nascosta all’uomo,
scienza e pensieri
prudenti (celati) ai figli di Adamo,
una fonte di giustizia e un
serbatoio [7] di potenza,
sorgente di gloria (nascosta) al consiglio
della carne.
A quelli che ha scelto Dio ha dato una possessione eterna,
li ha resi partecipi della sorte [8] dei santi,
con i figli del cielo ha
congiunto il loro convegno
al consiglio della comunità;
e il convegno
dell’edificio santo è una pianta eterna
per tutto [9] il futuro tempo
determinato.
Ma io (appartengo) all’empio Adamo
al consiglio della
carne di ingiustizia!
Le mie iniquità le mie trasgressioni, i miei
peccati,
[10] con le perversioni del mio cuore,
(mi associano) al
consiglio dei vermi,
e di coloro che camminano nelle tenebre.
Giacché
Adamo (non è padrone) della sua via
e un uomo non può stabilizzare il suo
incedere;
il giudizio, infatti, spetta a Dio
e nella sua mano [11] è
la perfezione della via.
Dalla sua scienza tutto deriva,
egli
stabilizza ogni essere secondo il suo piano
e nulla accade senza di lui.
Quanto a me, se [12] vacillo
le benevolenze di Dio sono la mia salvezza
per sempre;
e se inciampo a causa dell’iniquità della carne,
il mio
giudizio è nella giustizia di Dio
(e vi) resterà continuamente.
[13]
Se scaturisce la mia angustia,
egli estrarrà dalla fossa la mia anima
e stabilizzerà i miei passi sulla via.
Mi ha fatto avvicinare per mezzo
delle sue misericordie
e con le sue benevolenze
egli introdurrà [14]
il mio giudizio.
Con la giustizia della sua verità egli mi ha giudicato,
con l’abbondanza della sua bontà
espierà tutte le mie iniquità
[15] e
nella sua giustizia
mi purificherà dalle impurità umane
e (dal)
peccato dei figli di Adamo,
per lodare Dio per la sua giustizia
e
l’Altissimo per la sua maestà.
Sii tu benedetto, o mio Dio, che hai
aperto alla conoscenza
[16] il cuore del tuo servo!
Stabilizza nella
giustizia tutte le sue azioni
e concedi al figlio della tua verità,
come è tuo beneplacito per gli eletti di Adamo,
di presentarsi [17]
davanti a te per sempre.
Poiché senza di te non c’è via perfetta
e
senza il tuo beneplacito non accade nulla.
Sei tu che hai insegnato [18]
ogni conoscenza
e tutto ciò che sarà fu nel tuo beneplacito.
All’infuori di te non c’è alcun altro
al quale tu abbia da rispondere sul
tuo consiglio,
che comprenda [19] tutto il tuo santo disegno,
che
contempli la profondità dei tuoi misteri
e penetri tutte le tue
meraviglie
con la forza [20] della tua potenza.
Chi può afferrare la
tua gloria?
E che cos’è poi un figlio di Adamo
tra le tue opere
meravigliose?
[21] Colui che è nato da donna
come potrà abitare al tuo
cospetto?
Di polvere è il suo tessuto,
cibo di vermi è la sua
abitazione!
Egli è un muro difensivo [22] di argilla compressa
e verso
la polvere è il suo ardente desiderio!
Che risponderà l’argilla, ciò che
fu plasmato da una mano?
Qual consiglio può comprendere?
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26 gennaio 2019
a cura di Alberto "da Cormano" alberto@ora-et-labora.net