Regola di Colombano per le monache
Estratto e tradotto da: "Règles monastiques au féminin" Abbaye de Bellefontaine 1996
Alla fine del Codex regularum [1], Benedetto di Aniane ha introdotto una breve regola al femminile, intitolata, secondo il titolo corrente del Codex, Regula sancti Columbani.
Questo testo comprende due parti ben distinte: la prima è un frammento della legislazione monastica, la seconda un sermone sulla preghiera.
L'inizio (probabilmente la parte più importante) della regola è scomparso: essa comincia con un versetto tronco e prosegue con 41 versetti [2] improntati alla Regola cenobiale di Colombano nella sua versione più sviluppata, ad eccezione dei versetti 30-35 che riproducono un passaggio proprio alla Regola di Donato, aumentata di una citazione salmica [3].
I versetti 38-39 hanno un parallelo nel capitolo 75,14-16 della Regola di Donato, fatto sorprendente poiché questa riproduce dappertutto il testo primitivo di Colombano.
Questo frammento tratta:
- delle diverse penitenze (versetti da 1 a 7),
- delle genuflessioni e degli inchini durante la salmodia (8-12),
- della domenica: preghiere per i servizi e le uscite, preparazione dell'oblazione, istruzione (13-19),
- della sinassi e della comunione alla domenica e nelle solennità (20-28),
- del modo di obbedire alle anziane e alla superiora (30-31),
- dell'orario della confessione e del cambiamento d'abito per il giorno e la notte (32-36),
- del silenzio (37-39),
- infine una conclusione volge lo sguardo verso l'unione a Dio e la gioia eterna (40-41).
Senza un explicit si passa ad un testo molto differente [4]: un sermone al maschile, "De accedendo ad Deum prompto corde orandum", che tratta dell'applicazione alla preghiera, del servizio della loda divina, dell'orientamento escatologico. Questo sermone è citato al capitolo 26 della Concordia regularum sotto il titolo "Ex regula Patrum" [5]; esso contiene tre reminiscenze molto precise della Regola di San Benedetto [6].
L'origine di questi due testi e la loro associazione nel Codex regularum pongono dei problemi complessi [7]. Noi segnaleremo semplicemente un ulteriore esempio dell'incontro, diventato in qualche modo naturale, tra tradizione benedettina e tradizione colombaniana.
[1] Nel manoscritto di Monaco, Clm 28118, fogli 215-216.
[2] Ndr. Nel testo pubblicato nel sito ho seguito la numerazione del Corpus Scriptorum Ecclesiasticorum Latinorum (CSEL), come citato
nel testo latino.
[3] Regola di Donato, 19,2-3; il testo cita il Salmo 65,6.
[4] Manoscritto Clm 28118, foglio 216.
[5] Concordia Regularum cap. XXVI,5: "De reverentia orationis"
[6] Regula Benedicti 19,2.3.4.7; 20,2.3.
[7] L'articolo di A. de Vogüé, "Regula Columbani ad Virgines", Dizionario degli Istituti di perfezione 7,
Edizioni Paoline, Roma 1983, è la fonte di questa presentazione.
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1 giugno 2018 a cura di Alberto "da Cormano" alberto@ora-et-labora.net