I Canonici regolari
Agostino Favale S.D.B.
(Note di Pastorale Giovanile - NPG - 1988-06-9) www.notedipastoralegiovanile.it
Fin dal secolo IV nascono in Italia con S. Eusebio di Vercelli (+ 370) e più tardi in Africa con S. Agostino (+ 430) tentativi di riunire i chierici di uno stesso episcopio in vita comune sotto la guida di una regola. S. Crodegango di Metz (+ 766) redige una specie di statuto per i canonici. Il concilio di Aquisgrana dell'816 promulga una regola per i chierici (De vita clericorum) e un'altra per le pie donne (De vita nonnarum) sotto il titolo di Institutio canonicorum e Institutio sanctimonialium.
La prima e più importante congregazione di canonici regolari è quella dei premostratensi del renano S. Norberto di Xanten (+ 1134), che cerca di armonizzare le esigenze della vita monastica con l'esercizio del ministero pastorale nelle parrocchie. La regola è fondamentalmente agostiniana con influssi di Cluny e di Citeaux. Tra i monasteri di canonici regolari diventa celebre nel secolo XII quello parigino di S. Vittore, dove Ugo (+ 1141), Riccardo (+ 1173) e altri, sulla scia del pensiero platonico-agostiniano, offrono nei loro scritti contributi preziosi alla elaborazione della mistica cattolica. La creazione, essi insegnano, è opera del Verbo incarnato, perciò dovrebbe aiutare l'uomo ad innalzarsi fino al Creatore. Ma poiché il peccato ha turbato l'ordine dell'universo, l'umanità di Cristo diventa il segno nuovo e soprannaturale che Dio ha dato all'uomo affinché possa arrivare a lui. Infatti, l'umanità di Cristo stimola all'imitazione e conduce alla contemplazione amorosa, che apre l'anima all'incontro nuziale con Dio.
Ritorno alla pagina su "Sant'Amalario di Metz"
Ritorno alla pagina iniziale "Regole monastiche e conventuali"
| Ora, lege et labora | San Benedetto | Santa Regola | Attualità di San Benedetto |
| Storia del Monachesimo | A Diogneto | Imitazione di Cristo | Sacra Bibbia |
9 gennaio 2024 a cura di Alberto "da Cormano" alberto@ora-et-labora.net