Ora et labora

Prega e lavora!

Estratto da "Dizionario delle sentenze latine e greche",

a cura di Renzo Tosi – BUR Rizzoli 2017

 

Si tratta del motto dei benedettini, la cui origine è ignota, e che nella forma completa suonerebbe: Ora et labora, Deus adest sine mora, «prega e lavora: Dio è qui senza indugio»», basandosi quindi sulla rima ripetuta ora/labora/mora, come è tipico della poesia latina medievale. Varianti registrate da Walther [1] sono Ora et labora! Dabit Deus omnia bona, «prega e lavora! Dio darà ogni bene» (20330)» e Ora et labora! Nam mors venit omni hora, «prega e lavora! Infatti, la morte arriva a tutte le ore» (20330a); riprese nella letteratura medievale si trovano, ad es., nello Pseudo-Agostino belgico (Sermones ad fratres in eremo commorantes, 17, 1263 [2]) e soprattutto nelle opere di Tommaso da Kempis, che in Hortulus rosarum, 4,12 presenta ora ieiuna stude labora, nei Sermones ad novicios regulares, 6,1,6, ora canta lege labora, in Hortulus rosarum, 4,14 e Sermones ad novicios regulares, 6,3,30 ora ferventer labora diligenter  [3] (si vedano anche Epitaphium monachorum, 4,4 e Vita boni monachi, 4,3). Ora et labora è frase molto nota e spesso citata, a esortare a una vita attiva, non dedita solamente allo studio, alla speculazione o alla contemplazione mistica: in particolare, in ambito storiografico, è divenuta il simbolo di tutto il monachesimo occidentale, contrapposto a quello orientale, meramente contemplativo (per l'importanza del lavoro, cfr. i capitoli 48 e 57 della Regola di san Benedetto). Famosa e significativa è la ripresa nel Diario di Kierkegaard (227), secondo cui «quando Adamo viveva nel Paradiso, il motto era Ora!, quando fu espulso divenne Labora!, con Cristo divenne Ora et labora!»; due aforismi di Lichtenberg [4] riprendono il motto (J 919: Ora et non labora;  K 255: «si potrebbe dividere la società umana in tre classi; Neque ora neque labora; Ora et non labora; Ora et labora». (Non prega e non lavora; Prega e non lavora; Prega e lavora. Ndr.)). Segnalo proverbi secondo cui lavorare equivale a pregare, come il brasiliano Quem está trabalhando, a Deus está se encomendando (Chi lavora, si sta raccomandando a Dio. Ndr.) (Mota 186 [5]), l'italiano Il lavorare è un mezzo orare, il francese Qui travaille prie (cfr. Arthaber 671 [6]).



Note del redattore del sito:

Mi permetto di aggiungere questo testo di autore ignoto ed attribuito a san Bernardo di Chiaravalle.

Liber de modo modus bene vivendi, Ad sororem.

Patrologia Latina del Migne, Vol. 184

Cap. LI, Sul lavoro

120. Il profeta Geremia dice: Innalziamo i nostri cuori al di sopra delle mani, verso Dio nei cieli (Lam 3,41). Chi prega e lavora innalza il cuore a Dio con le mani. Ma chi prega e non lavora, innalza il cuore a Dio e non le mani. Chi invece lavora e non prega, innalza le mani a Dio e non il cuore. Dunque, sorella carissima, è necessario che noi innalziamo il cuore a Dio nella preghiera e protendiamo le mani a Dio col lavoro. Perché? Per non essere rimproverati per non aver eseguito gli ordini, mentre cerchiamo di ottenere la salvezza con la sola preghiera o con il solo lavoro. Per questo l'apostolo Paolo dice: Chi non lavora, neppure mangi (2 Ts 3,10). L'ancella di Cristo deve sempre pregare, leggere e lavorare, affinché lo spirito di fornicazione non dissipi la mente oziosa. Il piacere della carne è sconfitto dal lavoro. Carissima sorella, dividi lo spazio della giornata in tre parti: nella prima prega; nella seconda leggi; nella terza parte lavora.

 

[1] H. Walther, Lateinische Sprichwörter und Sentenzen des Mittelalters in alphabetischer Anordnung, I-V, Göttingen 1963-1967; Lateinische Sprichwörter und Sentenzen des Mittelalters und der frühen Neuzeit, I-III, Göttingen 1982-1986.

[2] Pseudo-Agostino "Ad fratres in eremo commorantes" Sermone XVII, Patrologia latina Vol. 40, par. 1263: "Nel suo desiderio di evitare il vizio dell'ozio, sant'Antonio, il Padre dei monaci, emise dal fondo del suo eremo questo grido verso Dio dicendo: "Signore mio Dio, caritatevole Samaritano, vero guardiano delle nostre anime e dei nostri corpi, poni la tua grazia su di me, offri misericordia al tuo servitore affinché, situato nel deserto, non resti mai ozioso alla tua presenza. Ed Antonio udì: Antonio, vuoi tu piacere a Dio? Prega: e se non sei in grado di pregare, lavora con le mani e fa' sempre qualcosa. Fa' ciò che dipende da te, lavora quanto potrai e l'aiuto dall'alto non ti mancherà mai".

[3] Riporto le frasi di Tommaso da Kempis.

- Si vis vincere animae tuae nequissimos hostes, fuge, tace, quisce, ora, ieuna, stude, labora.

(Se vuoi vincere i malvagi nemici della tua anima, fuggi, taci, rimani tranquillo, prega, digiuna, studia, lavora).

- Vis haec terribilia evadere et demones non timere? surge, vigila, ora, canta, lege, labora.

(Vuoi evitare queste cose terribili e non temere i demoni? alzati, vigila, prega, canta, leggi, lavora).

- Certa fortiter, ora ferventer, labora diligenter, stude frequenter, tace libenter, sustine patienter.

(Lotta con coraggio, prega con fervore, lavora diligentemente, studia spesso, sii silenzioso di buon grado, sopporta pazientemente).

[4] - Georg Christoph Lichtenberg: Schriften und Briefe. Ed. Wolfgang Promies, Band III, München: Carl Hanser, 1967, pagg. 822–823.

[5] Leonardo Mota: "Adagiário Brasileiro", ed. Banco do Nordeste do Brasil, 1991

[6] Augusto Arthaber: "Dizionario comparato di proverbi e modi proverbiali, in sette lingue", Milano, Hoepli 1995 (prima edizione 1900).

Alla voce Lavorare – Lavoro 671. riporta i seguenti proverbi:

Il lavorare è un mezzo orare. E' una prece al Creator, il bell'inno del lavor.

lt. – Laborare est orare. Operatio fere idem est atque oratio. (Lavorare è pregare. Lavorare è quasi mezzo pregare).

fr. –Qui travaille, prie. (Chi lavora, prega).

sp. – El trabajo es la primera de las virtudes. (Il lavoro è la prima delle virtù).

td. - Wer fleißig arbeitet, betet zweimal. (Chi lavora con impegno, prega due volte).

in. – They that work not, cannot pray. (Chi non lavora, non prega).


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12 gennaio 2018                a cura di Alberto "da Cormano"        Grazie dei suggerimenti       alberto@ora-et-labora.net