Costituzioni dell'ordine dei frati Predicatori (1375)

da Bibl. Vaticana,

Vat. lat. 7658 (xiv2), ff. 139r-184v

Introduzione a cura di Emilio Panella OP,

Dal sito “e-theca.net/emiliopanella/”, 2010


 

A differenza della Regola le costituzioni dei frati Predicatori sono mobilissime. «Per evitare il moltiplicarsi delle costituzioni proibiamo per l'avvenire che alcuna legge ottenga valore costituzionale se non approvata da due capitoli generali consecutivi, confermata poi o abrogata nel terzo capitolo immediatamente successivo, sia esso dei priori provinciali che dei definitori, ovunque lo si celebri» (procedura costituzionale risalente al 1228). Mobilissime nel testo e nei tempi. Inseguirle e fissarle testualmente è un po' rompicapo, un po' divertimento. A mo' d'esempio vedi l'ultima lectio di II 13 De itinerantibus. Lo si sa e lo si dice. Più difficile metterlo a frutto in fase d'elaborazione storiografica: le edizioni disponibili sono pressoché confinate "alle origini", anni 1216-1258 (vedi guida alle fonti e bibliografia). "Come dicono le antiche costituzioni...", senza dire anno o estremi cronologici equivale pressoché al nulla; crea un'ipòstasi mentale, sovratemporale, con vita propria rispetto agl'innumerabili stadi di testo costituzionale; gli unici in realtà a regolare di volta in volta la dinamica dell'istituzione.

Esempi di raffronto tra stadi costituzionali cronologicamente distribuiti, per cogliere continuità e innovazione, sono dati qua e là in colonne parallele (vedi II 13 De itinerantibus; II 14 De studentibus; II, 15 frati conversi). Si noti il caso De conversis II, 15: il testo si stabilizza sulle addizioni costituzionali del 1257-1260, e così rimane fino all'edizioni a stampa d'inizio '500. «Item, nullus conversus fiat canonicus, nec in libris causa studendì se audeat occupare»: làscito della preesistente legislazione canonicale depositatasi in COP 1216-38, già scomparso nella revisione raimondiana del 1241, mai più riapparirà. Evocarlo (per trazione esemplare esercitata dalle constitutiones antiquae?) nell'intento di descrivere la vita dell'ordine in secoli successivi, o di scovare ragioni di carriera spirituale di frate domenicano del Tre-Quattrocento, vale cimentarsi con fantasmi. II 3 De electione prioris provincialis offre integrale sinossi del capitolo con stadio testuale del 1316. Se ne ricava una lezione: se fatto e norma messi a fronte distano tra loro oltre un ventennio, rischiamo nonsenso anacronistico.

Non ci si lasci sfuggire tra l'altro come luoghi spazi uso movimento interno, disciplinati dalla normativa costituzionale, suggeriscano cornice architettonica e nessi edilizi entro il complesso conventuale "regolato", chiesa inclusa.

Propongo qui lo stadio costituzionale del 1375; collocato a metà strada tra le origini e le prime edizioni a stampa (periodo pressoché inesplorato); tra esplosione vitale del primo secolo e depressione demografica in corso; tra sperimentata maturità e crisi in atto dell'istituzione; in un "autunno medievale" già premonitore di tempi nuovi; alla vigilia dello scisma della chiesa, ancora testo normativo unico di tutto l'ordine.

Il manoscritto. BAV, Vat. lat. 7658 <Martyrologium conventus romani Sancte Sabine OP>. Membr., 230 x 172, ff. 188, scrittura gotico-libraria del sec. xiv2. Provenienza convento OP Santa Sabina (Roma). Tre mani coeve al lavoro: A) ff. 1-9v; B) ff. 11r-128v; entrambe librarie rotunde medioitaliche (ignoro giunte corsive ai calendari); C) ff. 129r-188r: libraria nordica, dai tratti estremi acutizzati, caratteristico cappuccio di a; nota g; forma caratteristica di 7 = nota tironiana et con trattino a centrale a sinistra e coda in ricaduta posteriore, affine e distinto da .7 = segno d'interpunzione (prossimi in f. 163v 3°ult); q con i soprascritta = qui-, ecc.

 

 

Contenuto del manoscritto.

1)<Liber anniversariorum et obituum conv. OP Sancte Sabine Romani> ff. 1r-3r: calendario senza notazioni liturgiche (mano posteriore introduce quelle di gennaio), due mesi incolonnati per ciascun verso di carta, mani diverse annotano anniversari e obiti (rari, taluni mesi rimasti bianchi, nessun laico, ben riflette tempi e convento desolati), talune giunte del xv-xvi sec.

2) De officio legendi de kalendario et luna et martirologio et aliis hiis annexis ff. 4r-9v.

3) Martyrologium per anni circulum ff. 11r-113r.

4) Lectiones evangeliorum legende cum kalendis per totum annum ff. 113r-131r. 5) Regula b. Augustini episcopi ff. 132r-138v.

6) Constitutiones OP ff. 139r-184v, riproducono testo in vigore negli anni 1374-75, come mostra la collazione con gli emendamenti costituzionali voluti dai capitoli generali (vedi note al testo latino); nessun aggiornamento marginale; testo qui pubblicato.

7) <Litanie cum orationibus> ff. 185r-188r. Cf. P. Egidi, Necrologi e libri affini della Provincia Romana I, Roma 1908, 295-96: Note necrologiche di S. Sabina. T. Käppeli, Antiche biblioteche domenicane in Italia, AFP 36 (1966) 64.

 

Provo ad accompagnare l'originale latino con mia traduzione italiana. In ausilio all'accesso diretto alla fonte, non in sostituzione.

 


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4 ottobre 2022                a cura di Alberto "da Cormano"        Grazie dei suggerimenti   alberto@ora-et-labora.net