Salmo 151

André Gilbert, dicembre 2018

Estratto e tradotto dal sito: https://www.mystereetvie.com/

 

Da dove viene il Salmo 151?

La maggior parte delle nostre bibbie ci presenta 150 salmi, numerati da 1 a 150. Questo perché la Bibbia ebraica riconosce solo 150 salmi nel suo canone delle Scritture, su cui si basano le nostre varie traduzioni. Tuttavia, vari manoscritti della versione dei Settanta, questa traduzione greca del testo ebraico, aggiungono un cento cinquantunesimo salmo. In effetti, è il codice Sinaitico (del IV secolo) che gli dà il numero 151. Quindi, si potrebbe pensare che questo salmo fosse una composizione greca.

Abbiamo dovuto aspettare fino al 1956, durante gli scavi archeologici di Qumran, per far luce su questo cento cinquantunesimo salmo. In effetti, abbiamo scoperto nella grotta 11 un rotolo incompleto di salmi (denominato 11QPs): più precisamente, trentasei salmi, interi o frammentari, che fanno parte della raccolta canonica, nonché otto salmi, pseudo-davidici, che formano una piccola raccolta extra-canonica. Questo rotolo è datato all'inizio del I secolo d.C. Ora, nei salmi extra-canonici, abbiamo trovato l'originale ebraico del nostro salmo 151, più precisamente abbiamo trovato due salmi, chiamiamoli Salmo 151a e Salmo 151b, l'uno è l'originale della prima parte della versione greca e l'altro è l'originale della seconda parte della versione greca; sfortunatamente, del Salmo 151b, abbiamo solo la parte iniziale poiché il rimanente è mancante.

Cosa dire? La versione greca del nostro salmo 151 è una fusione ed una sintesi di due salmi ebraici ed extra-canonici. Ciò spiegherebbe la sequenza piuttosto brusca della versione greca: dopo aver riferito che Davide ha costruito uno strumento musicale, improvvisamente si passa all'invio di un messaggero per ungerlo con olio e bruscamente Davide si incontra con uno straniero per decapitarlo. La versione ebraica originale ci permette di capire meglio lo svolgersi dei fatti: il Salmo 151 descrive un Davide pastore dei suoi greggi che costruisce uno strumento musicale per lodare la grandezza di Dio, meravigliandosi della bellezza del creato e notando che la natura è incapace di elogiare se stessa; questa è la sua missione, finché il profeta Samuele non viene a sceglierlo nel nome di Dio, preferendolo ai suoi fratelli più grandi e più forti, per essere il capo del suo popolo, il popolo dell'alleanza. Poi il Salmo 151b, un altro salmo, inizia con la sequenza in cui Davide deve affrontare un Filisteo, il gigante Golia; la versione greca del salmo si riferisce ad esso quando parla dello straniero. Mescolando questi due salmi in modo conciso in uno solo, la versione dei Settanta ha reso più difficile la comprensione.

Il Salmo 151a è un'eco di 1 Samuele 16, 1-13 dove Yahvé manda il profeta Samuele da Iesse a Betlemme per scegliere un nuovo re, al posto di Saul caduto in disgrazia e, dopo aver incontrato i primi sette figli di Iesse, sceglie l'ottavo, il più giovane, colui che faceva il guardiano del gregge e che suonava la cetra, per dargli l'unzione come apprenderemo più tardi. Per quanto riguarda il Salmo 151b, è un'eco di 1 Samuele 17, 50-51 in cui Davide uccide il Filisteo Golia con la sua fionda, poi corre per mettersi sopra di lui, afferra la spada del gigante, la estrae dal suo fodero per poi tagliargli la testa.

La sua composizione

C'è un consenso tra gli studiosi sul fatto che anche se i salmi ebraici 151a e 151b sono stati trovati a Qumran, non sono una composizione degli Esseni. Si ritiene che il canone dei 150 salmi sia stato fissato nel II secolo a.C. Ma era normale trovare nel loro libro di preghiere tra i devoti ebrei il canone di 150 salmi, così come altre preghiere apocrife, per esempio la preghiera di Manasse ed il Salmo 151, a causa del loro valore spirituale. Questi salmi ebraici 151a e 151b potrebbero risalire al III secolo a. C. (F. M. Cross, David, Orpheus, and Psalm 151 : 3-4, Bulletin of the American Schools of Oriental Research, 231(1978)69-71). Per quanto riguarda la traduzione greca che li ha uniti e li ha anche un po' troncati, essa deve risalire al più tardi alla metà del II secolo a.C., periodo in cui fu completata. L'autore della traduzione è consapevole che non fa parte del canone dei 150 salmi, dal momento che scrive esplicitamente che è al di fuori dalla numerazione.

Il Salmo 151 nella storia

Poiché le più antiche traduzioni latine (Vetus Latina) dei salmi sono state fatte partendo dal testo greco, il Salmo 151 fa parte di queste. È anche presente nel Peshitta (fine IV sec.), questa versione siriaca della Bibbia, come salmo soprannumerario. Si trova anche nelle versioni armena, copta ed etiope. Alla fine del IV secolo, San Girolamo (347 - 420) intraprese una nuova versione latina che divenne la Vulgata. Ma la sua prima versione dei salmi si baserà sul testo greco e pertanto include il Salmo 151, che diventerà il Salterio "gallicano", poiché è ampiamente usato in Gallia; è solo in seguito che farà una nuova traduzione partendo dal testo ebraico, in cui il salmo 151 sarà escluso. Nelle chiese in cui la lingua liturgica è il greco e dove viene usata la traduzione dei Settanta, possiamo capire che il Salmo 151 è ben noto: Atanasio di Alessandria (298-376) lo menziona, credendo davvero che questo salmo sia stato scritto da Davide; allo stesso modo Apollinare di Laodicea (310 - 390) e Isidoro di Pelusio (deceduto nel 450) sembrano considerarlo canonico. Nel XIII sec. venne definitivamente eliminato dal salterio nelle chiese latine.

Ma nel 1759, la versione Siriaca del rotolo di Qumran 11QPs 151 fu segnalata da Giuseppe Simone Assemani (1687 - 1768), responsabile dei manoscritti cristiani nella biblioteca vaticana e poi fu finalmente pubblicata nel 1887 (W. Wright, Some Apocryphal Psalms in Syriac, Proceedings of the Society of Biblical Archeology, 9(1887)257-266). Nel 1930, Martin Noth ( Die fünf syrisch überlieferten apocryphen Psalmen, Zeitschrift für die altestamenliche Wissenschaft , 48 (1930) 1-23) gli dedicò uno studio.

Oggi il Salmo 151 è ancora presente in diverse Chiese ortodosse, come la Chiesa apostolica armena che la utilizza nella sua liturgia di Pentecoste e la Chiesa etiope ed eritrea che lo utilizzano la notte del Venerdì Santo. È assente dalle Bibbie protestanti e cattoliche, essendo considerato apocrifo. Tuttavia, con l'impulso dell'intero movimento ecumenico negli ultimi decenni, è riapparso in una serie di traduzioni, come la Revised Standard Version (RSV, 1957), la New Revised Standard Version (NRSV, 1989) e la Traduzione ecumenica dalla Bibbia (TOB, 1978).

 

Riferimenti :

- James H. Charlesworth et J.A. Sanders, More Psalms of David, The Old Testament Pseudepigrapha, v. 2, ed. James H. Charlesworth. Doubleday: Garden City, 1985, p. 609-624.

- André Dupont-Sommer, Psaumes pseudodavidiques, La Bible. Les écrits intertestamentaires. Paris: France, Gallimard (Bibiliothèque de la Pléiade), 1987, p. 309-331.

- Stefan Munteanu, Psaume 151, https://www.bible-service.net/extranet/current/pages/200031.html


Commento

Secondo il manoscritto 11Q 151a-b trovato a Qumran, Davide, in una forma autobiografica, racconta che suo padre lo fece diventare pastore del gregge di famiglia, e che lui, vedendo la bellezza della natura, si fece uno strumento musicale per dare gloria a Dio con le sue canzoni. Fu a questo punto che Samuele venne a sceglierlo, preferendolo ai suoi fratelli che erano più alti e più belli, in modo che diventasse il capo del popolo dell'alleanza. Nel contesto del terzo secolo, quando i Greci controllavano la Palestina, abbiamo visto in questa insistenza sui talenti musicali di Davide un modo di rispondere all'influenza greca dell'orfismo e del mito di Orfeo, un musicista e cantante ispirato che avrebbe composto innumerevoli inni, in grado di incantare l'intera natura, i cosiddetti profeti dei misteri di Orfeo; Davide poteva fare altrettanto. Allo stesso modo, il fatto che Yahvé abbia ignorato i più grandi ed i più belli per scegliere il più piccolo ed il più giovane, può essere visto come una satira dell'enfasi dei Greci sulla bellezza del corpo. Per quanto riguarda 11QP 151b, esso doveva celebrare la vittoria militare del piccolo Davide sul gigante Golia e sull'esercito filisteo; era una specie di sfida alla dinastia seleucide (312-63 a.C.), in particolare alle persecuzioni di Antioco Epifane (215-164).

 

Il testo della Bibbia dei Settanta fonde i due salmi ebraici e li tronca, al punto da renderli quasi incomprensibili. Dopo aver evocato un racconto autobiografico ed il fatto di essere il più giovane, questo testo menziona che David si è fabbricato uno strumento musicale mentre era pastore del gregge di suo padre, senza che si sappia il perché. Quando il Salmo pone la domanda su chi farà l'annuncio al Signore, è difficile capire perché questa domanda venga posta. Quando racconta della venuta del messaggero di Dio per toglierlo dal suo ruolo di pastore ed ungerlo con olio, non abbiamo assolutamente idea per quale scopo. Infine, quando arriva all'episodio di Golia, tutto si trasforma ed il tutto diventa un conflitto religioso con lo straniero ed i suoi idoli, e la sua eliminazione è un modo per conservare la purezza religiosa. Quindi, da un lato, questa storia sarebbe quasi incomprensibile senza la conoscenza di 1 Samuele 15-16, e dall'altro il contesto non è più l'influenza dell'orfismo greco, ma probabilmente il problema dell'immigrazione.

Nota : presentiamo il testo greco della traduzione dei Settanta e la sua traduzione in italiano. Nella terza colonna, abbiamo confrontato i due salmi ebraici (151a e 151b) trovati in Qumran che sarebbero all'origine del testo dei Settanta. Dal momento che sono più estesi, abbiamo cercato di sincronizzarli bene con il loro parallelo greco, mantenendo il loro proprio numero di versetto; si noterà che 151b è molto frammentario, presentando solo il suo inizio.


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22 aprile 2020 - a cura di Alberto "da Cormano" Grazie dei suggerimenti alberto@ora-et-labora.net