1Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
2Come sta scritto nel profeta Isaia:
Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
3Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri,
4vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono
dei peccati. 5Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E
si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6Giovanni era vestito di
peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico.
7E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di
chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi
battezzerà in Spirito Santo».
9Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano
da Giovanni. 10E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere
verso di lui come una colomba. 11E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio,
l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
12E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto 13e nel deserto rimase quaranta giorni,
tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di
Dio, 15e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e
credete nel Vangelo».
16Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le
reti in mare; erano infatti pescatori. 17Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi
farò diventare pescatori di uomini». 18E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
19Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre
anch’essi nella barca riparavano le reti. 20E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il
loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
21Giunsero a Cafàrnao e subito Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava.
22Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità,
e non come gli scribi. 23Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e
cominciò a gridare, 24dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a
rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». 25E Gesù gli ordinò severamente:
«Taci! Esci da lui!». 26E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da
lui. 27Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai
questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli
obbediscono!». 28La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
29E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e
Giovanni. 30La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.
31Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li
serviva.
32Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.
33Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34Guarì molti che erano
affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare,
perché lo conoscevano.
35Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo
deserto, e là pregava. 36Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce.
37Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». 38Egli disse loro:
«Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti
sono venuto!». 39E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e
scacciando i demòni.
40Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi
purificarmi!». 41Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo
voglio, sii purificato!». 42E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
43E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito 44e gli disse: «Guarda di
non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello
che Mosé ha prescritto, come testimonianza per loro». 45Ma quello si allontanò e
si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in
una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
1Entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa 2e
si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro
la Parola.
3Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. 4Non potendo
però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e,
fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. 5Gesù, vedendo
la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
6Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: 7«Perché
costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». 8E
subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro:
«Perché pensate queste cose nel vostro cuore? 9Che cosa è più facile: dire
al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella
e cammina”? 10Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di
perdonare i peccati sulla terra, 11dico a te – disse al paralitico –: àlzati,
prendi la tua barella e va’ a casa tua». 12Quello si alzò e subito presa la sua
barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo:
«Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
13Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro.
14Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse:
«Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
15Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con
Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. 16Allora gli scribi dei
farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché
mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?». 17Udito questo, Gesù disse loro:
«Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i
peccatori».
18I discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da lui e gli dissero:
«Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non
digiunano?». 19Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze,
quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. 20Ma
verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
21Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via
qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore.
22E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si
perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».
23Avvenne che di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano,
si misero a cogliere le spighe. 24I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno
di sabato quello che non è lecito?». 25Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto
quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? 26Sotto
il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che
non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!». 27E
diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!
28Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».
1Entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata,
2e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. 3Egli disse
all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». 4Poi
domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o
ucciderla?». Ma essi tacevano. 5E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato
per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu
guarita. 6E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo
morire.
7Gesù, intanto, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta
folla dalla Galilea. Dalla Giudea 8e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle
parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. 9Allora egli
disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero.
10Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per
toccarlo. 11Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei
il Figlio di Dio!». 12Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
13Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui.
14Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui
e per mandarli a predicare 15con il potere di scacciare i demòni. 16Costituì
dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, 17poi Giacomo, figlio di Zebedeo, e
Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè «figli del
tuono»; 18e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo,
Simone il Cananeo 19e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
20Entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure
mangiare. 21Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti:
«È fuori di sé».
22Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da
Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». 23Ma egli li
chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? 24Se un
regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; 25se una casa
è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. 26Anche Satana, se si
ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
27Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega.
Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. 28In verità io vi dico: tutto sarà
perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; 29ma chi
avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa
eterna». 30Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
31Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. 32Attorno a
lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e
ti cercano». 33Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei
fratelli?». 34Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco
mia madre e i miei fratelli! 35Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è
fratello, sorella e madre».
1Cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme,
tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la
riva. 2Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento:
3«Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte
cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un’altra parte cadde sul terreno
sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo,
6ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò.
7Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto.
8Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il
sessanta, il cento per uno». 9E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare,
ascolti!».
10Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle
parabole. 11Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per
quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, 12affinché
guardino, sì, ma non vedano,
ascoltino, sì, ma non comprendano,
perché non si convertano e venga loro perdonato».
13E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole?
14Il seminatore semina la Parola. 15Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene
seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro.
16Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito
l’accolgono con gioia, 17ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al
sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno.
18Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola,
19ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre
passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. 20Altri ancora sono quelli seminati sul
terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta,
il cento per uno».
21Diceva loro: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non
invece per essere messa sul candelabro? 22Non vi è infatti nulla di segreto che non debba
essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. 23Se uno ha orecchi per
ascoltare, ascolti!».
24Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate
sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. 25Perché a chi ha,
sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
26Diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno;
27dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.
28Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga;
29e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la
mietitura».
30Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo
descriverlo? 31È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il
più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; 32ma, quando viene seminato, cresce e diventa
più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo
possono fare il nido alla sua ombra».
33Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere.
34Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
35In quel medesimo giorno, venuta la sera, disse loro: «Passiamo all’altra riva».
36E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca.
C’erano anche altre barche con lui. 37Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si
rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. 38Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e
dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
39Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento
cessò e ci fu grande bonaccia. 40Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete
ancora fede?». 41E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro:
«Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
1Giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Geraséni. 2Sceso dalla barca,
subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro. 3Costui aveva la sua
dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, 4perché più
volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva
più a domarlo. 5Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si
percuoteva con pietre. 6Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi
7e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti
scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». 8Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro,
da quest’uomo!». 9E gli domandò: «Qual è il tuo nome?».
«Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti».
10E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese.
11C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. 12E lo
scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». 13Glielo permise.
E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla
rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
14I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la
gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. 15Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato
seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. 16Quelli
che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci.
17Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
18Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui.
19Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro
ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». 20Egli se ne
andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti
erano meravigliati.
21Essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno
molta folla ed egli stava lungo il mare. 22E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro,
il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi 23e lo supplicò con insistenza: «La
mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva».
24Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
25Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni 26e aveva molto sofferto per
opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando,
27udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello.
28Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò
salvata». 29E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era
guarita dal male.
30E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla
folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». 31I suoi discepoli gli dissero: «Tu
vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». 32Egli
guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. 33E la donna, impaurita e tremante, sapendo
ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
34Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo
male».
35Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia
è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». 36Ma Gesù, udito quanto
dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». 37E non permise
a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38Giunsero
alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte.
39Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma
dorme». 40E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la
madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. 41Prese la mano
della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico:
àlzati!». 42E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni.
Essi furono presi da grande stupore. 43E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a
saperlo e disse di darle da mangiare.
1Partì di là e venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
2Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e
dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i
prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? 3Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il
fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per
loro motivo di scandalo. 4Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non
nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». 5E lì non poteva compiere nessun
prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. 6E si meravigliava della loro
incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
7Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti
impuri. 8E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone:
né pane, né sacca, né denaro nella cintura; 9ma di calzare sandali e di non
portare due tuniche. 10E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché
non sarete partiti di lì. 11Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero,
andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». 12Ed essi,
partiti, proclamarono che la gente si convertisse, 13scacciavano molti demòni, ungevano con
olio molti infermi e li guarivano.
14Il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si
diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi».
15Altri invece dicevano: «È Elia». Altri ancora dicevano: «È un
profeta, come uno dei profeti». 16Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni
che io ho fatto decapitare, è risorto!».
17Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di
Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. 18Giovanni
infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello».
19Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva,
20perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui;
nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
21Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i
più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea.
22Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali.
Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». 23E
le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la
metà del mio regno». 24Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo
chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». 25E subito, entrata
di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di
Giovanni il Battista». 26Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali
non volle opporle un rifiuto. 27E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse
portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione 28e ne
portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. 29I
discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
30Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e
quello che avevano insegnato. 31Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo
deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano
neanche il tempo di mangiare. 32Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte.
33Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a
piedi e li precedettero.
34Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come
pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. 35Essendosi ormai fatto
tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi;
36congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da
mangiare». 37Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero:
«Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». 38Ma egli
disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Si informarono e dissero: «Cinque, e due
pesci». 39E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde.
40E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. 41Prese i cinque pani e i due pesci,
alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli
perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti. 42Tutti mangiarono a
sazietà, 43e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci.
44Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.
45E subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a
Betsàida, finché non avesse congedato la folla. 46Quando li ebbe congedati, andò
sul monte a pregare. 47Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra.
48Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire
della notte egli andò verso di loro, camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. 49Essi,
vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare,
50perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro
e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». 51E salì sulla barca con loro e
il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meravigliati, 52perché non
avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.
53Compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. 54Scesi
dalla barca, la gente subito lo riconobbe 55e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a
portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. 56E là dove giungeva,
in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno
il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
1Si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. 2Avendo
visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate 3– i
farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla
tradizione degli antichi 4e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e
osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di
letti –, 5quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si
comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
6Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:
Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
7Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini.
8Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». 9E
diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra
tradizione. 10Mosé infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e: Chi maledice il
padre o la madre sia messo a morte. 11Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla
madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”,
12non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. 13Così
annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».
14Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene!
15Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma
sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». [16]
17Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla
parabola. 18E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che
tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro,
19perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva
puri tutti gli alimenti. 20E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che
rende impuro l’uomo. 21Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i
propositi di male: impurità, furti, omicidi, 22adultèri, avidità,
malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23Tutte queste cose
cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
24Partito di là, andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno
lo sapesse, ma non poté restare nascosto. 25Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno
spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. 26Questa donna era
di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia.
27Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene
prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 28Ma lei gli replicò:
«Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». 29Allora le
disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia».
30Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era
andato.
31Di nuovo, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno
territorio della Decàpoli. 32Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano.
33Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli
toccò la lingua; 34guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse:
«Effatà», cioè: «Apriti!». 35E subito gli si aprirono gli
orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36E comandò loro di non
dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano 37e, pieni di
stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
1In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, chiamò a
sé i discepoli e disse loro: 2«Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno
con me e non hanno da mangiare. 3Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino;
e alcuni di loro sono venuti da lontano». 4Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire
a sfamarli di pane qui, in un deserto?». 5Domandò loro: «Quanti pani avete?».
Dissero: «Sette». 6Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese
grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono
alla folla. 7Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece
distribuire anche quelli. 8Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte.
9Erano circa quattromila. E li congedò. 10Poi salì sulla barca con i suoi
discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà.
11Vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo
alla prova. 12Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione
chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno».
13Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.
14Avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane.
15Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal
lievito di Erode!». 16Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.
17Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite
ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? 18Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non
udite? E non vi ricordate, 19quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme
di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». 20«E quando ho spezzato i
sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero:
«Sette». 21E disse loro: «Non comprendete ancora?».
22Giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo. 23Allora
prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli
impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». 24Quello, alzando gli occhi, diceva:
«Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano». 25Allora gli impose
di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa.
26E lo rimandò a casa sua dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».
27Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di
Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?».
28Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei
profeti». 29Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli
rispose: «Tu sei il Cristo». 30E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad
alcuno.
31E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere
rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
32Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo.
33Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’
dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
34Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a
me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35Perché chi vuole salvare la propria
vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
36Infatti quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria
vita? 37Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita? 38Chi si
vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio
dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli
santi».
1Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima
di aver visto giungere il regno di Dio nella sua potenza».
2Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto
monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro 3e le sue vesti divennero splendenti,
bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. 4E apparve loro Elia
con Mosé e conversavano con Gesù. 5Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù:
«Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosé e
una per Elia». 6Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
7Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi
è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». 8E improvvisamente, guardandosi attorno,
non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
9Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano
visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. 10Ed essi tennero fra loro
la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
11E lo interrogavano: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire
Elia?». 12Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa;
ma, come sta scritto del Figlio dell’uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. 13Io
però vi dico che Elia è già venuto e gli hanno fatto quello che hanno voluto, come sta
scritto di lui».
14E arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano
con loro. 15E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo.
16Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». 17E dalla
folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto.
18Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto
ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». 19Egli allora disse loro: «O
generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da
me». 20E glielo portarono. Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni
il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. 21Gesù interrogò il padre:
«Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; 22anzi,
spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà
di noi e aiutaci». 23Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi
crede». 24Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia
incredulità!». 25Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo
spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare
più». 26Gridando e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò
come morto, sicché molti dicevano: «È morto». 27Ma Gesù lo prese per
mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi.
28Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo
riusciti a scacciarlo?». 29Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si
può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».
30Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse.
31Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato
nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà».
32Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
33Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo
per la strada?». 34Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse
più grande. 35Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il
primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». 36E, preso un bambino, lo pose in
mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: 37«Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio
nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
38Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e
volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». 39Ma Gesù disse: «Non glielo
impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare
male di me: 40chi non è contro di noi è per noi.
41Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete
di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
42Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui
che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. 43Se la tua mano ti è
motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le
due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. [44] 45E se il tuo piede ti
è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo,
anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. [46] 47E se il tuo
occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio
solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, 48dove il loro verme non
muore e il fuoco non si estingue. 49Ognuno infatti sarà salato con il fuoco.
50Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate
sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».
1Partito di là, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla
accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. 2Alcuni farisei si
avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria
moglie. 3Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosé?».
4Dissero: «Mosé ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
5Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma.
6Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; 7per questo
l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie 8e i due
diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. 9Dunque
l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». 10A casa, i discepoli lo interrogavano di
nuovo su questo argomento. 11E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa
un’altra, commette adulterio verso di lei; 12e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro,
commette adulterio».
13Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
14Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini
vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. 15In
verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in
esso». 16E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.
17Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui,
gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?».
18Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio
solo. 19Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non
testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». 20Egli allora gli disse:
«Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21Allora
Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca:
va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!».
22Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti
molti beni.
23Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile,
per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». 24I discepoli erano sconcertati
dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno
di Dio! 25È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri
nel regno di Dio». 26Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può
essere salvato?». 27Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli
uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
28Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
29Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia
lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo,
30che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e
madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. 31Molti
dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».
32Mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi
erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti. Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro
quello che stava per accadergli: 33«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo
sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai
pagani, 34lo derideranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni
risorgerà».
35Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che
tu faccia per noi quello che ti chiederemo». 36Egli disse loro: «Che cosa volete che io
faccia per voi?». 37Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua
destra e uno alla tua sinistra». 38Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che
chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?».
39Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo
anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. 40Ma
sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è
stato preparato».
41Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni.
42Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali
sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. 43Tra voi
però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore,
44e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. 45Anche il Figlio
dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto
per molti».
46E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio
di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. 47Sentendo che era Gesù
Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di
me!». 48Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte:
«Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 49Gesù si fermò e disse:
«Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!».
50Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 51Allora
Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose:
«Rabbunì, che io veda di nuovo!». 52E Gesù gli disse: «Va’, la
tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
1Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli
Ulivi, mandò due dei suoi discepoli 2e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi
e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e
portatelo qui. 3E se qualcuno vi dirà: “Perché fate questo?”, rispondete:
“Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito”». 4Andarono e
trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. 5Alcuni dei
presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?». 6Ed essi risposero loro
come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare. 7Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono
sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. 8Molti stendevano i propri mantelli sulla strada,
altri invece delle fronde, tagliate nei campi. 9Quelli che precedevano e quelli che seguivano,
gridavano:
«Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
10Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Osanna nel più alto dei cieli!».
11Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai
l’ora tarda, uscì con i Dodici verso Betània.
12La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. 13Avendo visto da
lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa
ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi.
14Rivolto all’albero, disse: «Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi
frutti!». E i suoi discepoli l’udirono.
15Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che
compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe
16e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. 17E insegnava loro
dicendo: «Non sta forse scritto:
La mia casa sarà chiamata
casa di preghiera per tutte le nazioni?
Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
18Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti
paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. 19Quando venne la sera,
uscirono fuori dalla città.
20La mattina seguente, passando, videro l’albero di fichi seccato fin dalle radici.
21Pietro si ricordò e gli disse: «Maestro, guarda: l’albero di fichi che hai
maledetto è seccato». 22Rispose loro Gesù: «Abbiate fede in Dio!
23In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati
nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà.
24Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e
vi accadrà. 25Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate,
perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi le vostre colpe».
[26]
27Andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei
sacerdoti, gli scribi e gli anziani 28e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose?
O chi ti ha dato l’autorità di farle?». 29Ma Gesù disse loro: «Vi
farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo.
30Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». 31Essi
discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché
allora non gli avete creduto?”. 32Diciamo dunque: “Dagli uomini”?». Ma
temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta.
33Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». E Gesù disse loro:
«Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
1Si mise a parlare loro con parabole: «Un uomo piantò una vigna, la circondò con
una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e
se ne andò lontano. 2Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da
loro la sua parte del raccolto della vigna. 3Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a
mani vuote. 4Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo
insultarono. 5Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono,
altri li uccisero. 6Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo:
“Avranno rispetto per mio figlio!”. 7Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui
è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra!”. 8Lo
presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. 9Che cosa farà dunque il padrone della
vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. 10Non avete
letto questa Scrittura:
La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
11questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi?».
12E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto
quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.
13Mandarono da lui alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso.
14Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno,
perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o
no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». 15Ma egli, conoscendo la loro
ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio
vederlo». 16Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e
l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». 17Gesù disse
loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E
rimasero ammirati di lui.
18Vennero da lui alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione –
e lo interrogavano dicendo: 19«Maestro, Mosé ci ha lasciato scritto che, se muore il
fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza
al proprio fratello. 20C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non
lasciò discendenza. 21Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il
terzo ugualmente, 22e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì
anche la donna. 23Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie?
Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». 24Rispose loro Gesù:
«Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la
potenza di Dio? 25Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né
marito, ma saranno come angeli nei cieli. 26Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto
nel libro di Mosé, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di
Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? 27Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi
siete in grave errore».
28Allora si avvicinò a lui uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, visto come aveva
ben risposto a loro, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
29Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è
l’unico Signore; 30amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua
anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31Il secondo è questo: Amerai il
tuo prossimo come te stesso. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
32Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è
unico e non vi è altri all’infuori di lui; 33amarlo con tutto il cuore, con tutta
l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti
gli olocausti e i sacrifici». 34Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli
disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di
interrogarlo.
35Insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è
figlio di Davide? 36Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo:
Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi.
37Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?». E la folla
numerosa lo ascoltava volentieri.
38Diceva loro nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe
vesti, ricevere saluti nelle piazze, 39avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei
banchetti. 40Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una
condanna più severa».
41Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano
molte. 42Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
43Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico:
questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 44Tutti
infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che
aveva, tutto quanto aveva per vivere».
1Mentre usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che
costruzioni!». 2Gesù gli rispose: «Vedi queste grandi costruzioni? Non sarà
lasciata qui pietra su pietra che non venga distrutta».
3Mentre stava sul monte degli Ulivi, seduto di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo
interrogavano in disparte: 4«Di’ a noi: quando accadranno queste cose e quale sarà
il segno quando tutte queste cose staranno per compiersi?».
5Gesù si mise a dire loro: «Badate che nessuno v’inganni! 6Molti
verranno nel mio nome, dicendo: “Sono io”, e trarranno molti in inganno. 7E quando
sentirete di guerre e di rumori di guerre, non allarmatevi; deve avvenire, ma non è ancora la fine.
8Si solleverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in
diversi luoghi e vi saranno carestie: questo è l’inizio dei dolori.
9Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe e
comparirete davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro. 10Ma prima
è necessario che il Vangelo sia proclamato a tutte le nazioni. 11E quando vi condurranno via
per consegnarvi, non preoccupatevi prima di quello che direte, ma dite ciò che in quell’ora vi
sarà dato: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. 12Il fratello
farà morire il fratello, il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li
uccideranno. 13Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla
fine sarà salvato.
14Quando vedrete l’abominio della devastazione presente là dove non è
lecito – chi legge, comprenda –, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano sui monti,
15chi si trova sulla terrazza non scenda e non entri a prendere qualcosa nella sua casa,
16e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. 17In quei giorni
guai alle donne incinte e a quelle che allattano!
18Pregate che ciò non accada d’inverno; 19perché quelli saranno giorni
di tribolazione, quale non vi è mai stata dall’inizio della creazione, fatta da Dio, fino ad ora, e
mai più vi sarà. 20E se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessuno si salverebbe.
Ma, grazie agli eletti che egli si è scelto, ha abbreviato quei giorni.
21Allora, se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui; ecco, è
là”, voi non credeteci; 22perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno
segni e prodigi per ingannare, se possibile, gli eletti. 23Voi, però, fate attenzione! Io vi ho
predetto tutto.
24In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
25le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
26Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e
gloria. 27Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti,
dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
28Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le
foglie, sapete che l’estate è vicina. 29Così anche voi: quando vedrete accadere
queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
30In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga.
31Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
32Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo
né il Figlio, eccetto il Padre.
33Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento.
34È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai
suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. 35Vegliate dunque: voi
non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al
mattino; 36fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
37Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
1Mancavano due giorni alla Pasqua e agli Azzimi, e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo
di catturarlo con un inganno per farlo morire. 2Dicevano infatti: «Non durante la festa,
perché non vi sia una rivolta del popolo».
3Gesù si trovava a Betània, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre era a tavola,
giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il
vaso di alabastro e versò il profumo sul suo capo. 4Ci furono alcuni, fra loro, che si
indignarono: «Perché questo spreco di profumo? 5Si poteva venderlo per più di
trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei.
6Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché la infastidite? Ha compiuto
un’azione buona verso di me. 7I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del
bene quando volete, ma non sempre avete me. 8Ella ha fatto ciò che era in suo potere, ha unto
in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9In verità io vi dico: dovunque sarà
proclamato il Vangelo, per il mondo intero, in ricordo di lei si dirà anche quello che ha
fatto».
10Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai capi dei sacerdoti per consegnare loro
Gesù. 11Quelli, all’udirlo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Ed egli
cercava come consegnarlo al momento opportuno.
12Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero:
«Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». 13Allora
mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un
uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. 14Là dove entrerà, dite al padrone di
casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei
discepoli?”. 15Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già
pronta; lì preparate la cena per noi». 16I discepoli andarono e, entrati in città,
trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
17Venuta la sera, egli arrivò con i Dodici. 18Ora, mentre erano a tavola e
mangiavano, Gesù disse: «In verità io vi dico: uno di voi, colui che mangia con me, mi
tradirà». 19Cominciarono a rattristarsi e a dirgli, uno dopo l’altro: «Sono
forse io?». 20Egli disse loro: «Uno dei Dodici, colui che mette con me la mano nel piatto.
21Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo, dal quale
il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!».
22E, mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede
loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». 23Poi prese un calice e rese
grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24E disse loro: «Questo è il mio sangue
dell’alleanza, che è versato per molti. 25In verità io vi dico che non
berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di
Dio».
26Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 27Gesù disse
loro: «Tutti rimarrete scandalizzati, perché sta scritto:
Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse.
28Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea». 29Pietro gli
disse: «Anche se tutti si scandalizzeranno, io no!». 30Gesù gli disse: «In
verità io ti dico: proprio tu, oggi, questa notte, prima che due volte il gallo canti, tre volte mi
rinnegherai». 31Ma egli, con grande insistenza, diceva: «Anche se dovessi morire con te,
io non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano pure tutti gli altri.
32Giunsero a un podere chiamato Getsémani ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui,
mentre io prego». 33Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire
paura e angoscia. 34Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate
qui e vegliate». 35Poi, andato un po’ innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse
possibile, passasse via da lui quell’ora. 36E diceva: «Abbà! Padre! Tutto è
possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi
tu». 37Poi venne, li trovò addormentati e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non sei
riuscito a vegliare una sola ora? 38Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito
è pronto, ma la carne è debole». 39Si allontanò di nuovo e pregò
dicendo le stesse parole. 40Poi venne di nuovo e li trovò addormentati, perché i loro
occhi si erano fatti pesanti, e non sapevano che cosa rispondergli. 41Venne per la terza volta e disse
loro: «Dormite pure e riposatevi! Basta! È venuta l’ora: ecco, il Figlio dell’uomo viene
consegnato nelle mani dei peccatori. 42Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è
vicino».
43E subito, mentre ancora egli parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con
spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. 44Il traditore aveva
dato loro un segno convenuto, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo
via sotto buona scorta». 45Appena giunto, gli si avvicinò e disse:
«Rabbì» e lo baciò. 46Quelli gli misero le mani addosso e lo arrestarono.
47Uno dei presenti estrasse la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli staccò
l’orecchio. 48Allora Gesù disse loro: «Come se fossi un ladro siete venuti a
prendermi con spade e bastoni. 49Ogni giorno ero in mezzo a voi nel tempio a insegnare, e non mi avete
arrestato. Si compiano dunque le Scritture!».
50Allora tutti lo abbandonarono e fuggirono. 51Lo seguiva però un ragazzo, che aveva
addosso soltanto un lenzuolo, e lo afferrarono. 52Ma egli, lasciato cadere il lenzuolo, fuggì
via nudo.
53Condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli
anziani e gli scribi. 54Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del palazzo del
sommo sacerdote, e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco.
55I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo
a morte, ma non la trovavano. 56Molti infatti testimoniavano il falso contro di lui e le loro
testimonianze non erano concordi. 57Alcuni si alzarono a testimoniare il falso contro di lui, dicendo:
58«Lo abbiamo udito mentre diceva: “Io distruggerò questo tempio, fatto da mani
d’uomo, e in tre giorni ne costruirò un altro, non fatto da mani d’uomo”».
59Ma nemmeno così la loro testimonianza era concorde. 60Il sommo sacerdote, alzatosi
in mezzo all’assemblea, interrogò Gesù dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa
testimoniano costoro contro di te?». 61Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo
sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?».
62Gesù rispose: «Io lo sono!
E vedrete il Figlio dell’uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire con le nubi del cielo».
63Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di
testimoni? 64Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». Tutti sentenziarono che era reo di
morte.
65Alcuni si misero a sputargli addosso, a bendargli il volto, a percuoterlo e a dirgli:
«Fa’ il profeta!». E i servi lo schiaffeggiavano.
66Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una delle giovani serve del sommo sacerdote
67e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo guardò in faccia e gli disse: «Anche tu eri
con il Nazareno, con Gesù». 68Ma egli negò, dicendo: «Non so e non capisco
che cosa dici». Poi uscì fuori verso l’ingresso e un gallo cantò. 69E la
serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: «Costui è uno di loro».
70Ma egli di nuovo negava. Poco dopo i presenti dicevano di nuovo a Pietro: «È vero, tu
certo sei uno di loro; infatti sei Galileo». 71Ma egli cominciò a imprecare e a giurare:
«Non conosco quest’uomo di cui parlate». 72E subito, per la seconda volta, un gallo
cantò. E Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che due volte
il gallo canti, tre volte mi rinnegherai». E scoppiò in pianto.
1E subito, al mattino, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo
aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato.
2Pilato gli domandò: «Tu sei il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo
dici». 3I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose. 4Pilato lo interrogò
di nuovo dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!». 5Ma Gesù
non rispose più nulla, tanto che Pilato rimase stupito.
6A ogni festa, egli era solito rimettere in libertà per loro un carcerato, a loro richiesta.
7Un tale, chiamato Barabba, si trovava in carcere insieme ai ribelli che nella rivolta avevano
commesso un omicidio. 8La folla, che si era radunata, cominciò a chiedere ciò che egli
era solito concedere. 9Pilato rispose loro: «Volete che io rimetta in libertà per voi il
re dei Giudei?». 10Sapeva infatti che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per
invidia. 11Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla perché, piuttosto, egli rimettesse in
libertà per loro Barabba. 12Pilato disse loro di nuovo: «Che cosa volete dunque che io
faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». 13Ed essi di nuovo gridarono:
«Crocifiggilo!». 14Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Ma essi gridarono
più forte: «Crocifiggilo!». 15Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla, rimise
in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché
fosse crocifisso.
16Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la
truppa. 17Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo.
18Poi presero a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». 19E gli percuotevano il
capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano davanti a lui.
20Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti,
poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.
21Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla
campagna, padre di Alessandro e di Rufo.
22Condussero Gesù al luogo del Gòlgota, che significa «Luogo del cranio»,
23e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. 24Poi lo crocifissero e
si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse ciò che ognuno avrebbe preso.
25Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. 26La scritta con il motivo della sua
condanna diceva: «Il re dei Giudei». 27Con lui crocifissero anche due ladroni, uno a
destra e uno alla sua sinistra. [28]
29Quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Ehi, tu che
distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, 30salva te stesso scendendo dalla croce!».
31Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi, fra loro si facevano beffe di lui e
dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! 32Il Cristo, il re
d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo!». E anche quelli che erano stati
crocifissi con lui lo insultavano.
33Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio.
34Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà
sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai
abbandonato?». 35Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, chiama
Elia!». 36Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da
bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere». 37Ma
Gesù, dando un forte grido, spirò.
38Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. 39Il centurione, che si
trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Davvero quest’uomo era Figlio
di Dio!».
40Vi erano anche alcune donne, che osservavano da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria
madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, 41le quali, quando era in Galilea, lo seguivano e lo
servivano, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.
42Venuta ormai la sera, poiché era la Parasceve, cioè la vigilia del sabato,
43Giuseppe d’Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch’egli il regno di
Dio, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. 44Pilato si
meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, gli domandò se era morto da tempo.
45Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. 46Egli allora, comprato un
lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi
fece rotolare una pietra all’entrata del sepolcro. 47Maria di Màgdala e Maria madre di
Ioses stavano a osservare dove veniva posto.
1Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici
per andare a ungerlo. 2Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare
del sole. 3Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del
sepolcro?». 4Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare,
benché fosse molto grande. 5Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra,
vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. 6Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi
cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove
l’avevano posto. 7Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: “Egli vi precede in
Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”». 8Esse uscirono e fuggirono via dal
sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a nessuno, perché erano
impaurite.
9Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di
Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. 10Questa andò ad annunciarlo a
quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. 11Ma essi, udito che era vivo e che era
stato visto da lei, non credettero.
12Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna.
13Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.
14Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro
incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto.
15E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura.
16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà
sarà condannato. 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome
scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno
qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
19Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di
Dio.
20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e
confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
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27 febbraio 2023 a cura di Alberto "da Cormano" Bibbia@ora-et-labora.net