PICCOLO LESSICO DEI TERMINI EBRAICI E GRECI

estratto da " L'UOMO SECONDO LA BIBBIA" - A. Gelin - Edizioni Ligel 1968

(Libera traduzione del testo francese)

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TERMINI EBRAICI

ANAWA : “La povertà„, sfumatura della fede, è apertura ed abbandono a Dio. L'opposto dell'autosufficienza e della fiducia nella propria giustizia. Anawim: i “poveri„ (Cf. la prima beatitudine). Si accompagna all'apertura agli altri, ed è per questo che la parola “anawa„ si traduce in lingua greca con umiltà, dolcezza (Settanta, Vangeli).

BASAR : La carne. Nessun senso morale spregiativo in quest'espressione. È semplicemente la manifestazione esterna o sensibile del mio essere profondo (néfèsh).

BATAH : Lo slancio di fiducia che porta verso il Dio dell’Alleanza (Cf. latino: fiducia).

BERAKA : Benedizione concreta — in particolare quella di una discendenza, a partire dall’etimologia.

BERIT : Legame d'associazione, trattato.

DÉmut : Rassomiglianza, termine astratto … Vedere sélém.

Dabar : La “parola„ (di Dio) compresa non soltanto come espressione razionale e verbale di una realtà, ma come questa realtà stessa, come un “atto„ storico. Parola dinamica. Parola-evento. A tradurre a volte con “storia„ (Ger 1,1; Lc 2,10).

Emet : La fedeltà di Dio, solida base della sicurezza del credente. Dio è fedele, vero e stabile come la roccia alla quale ci si appende (Emoun = il fedele; Amen= è vero, io aderisco). La parola definisce l'atteggiamento interiore dell’Alleanza. Cf. héséd.

Gaal : Riscattare un valore consacrato. Applicato alla redenzione di Babilonia dal Secondo Isaia. Cf. pada.

Hallel : Adorazione e lode dinanzi a questo fatto quotidiano: Dio esiste ed agisce con forza (nella natura — nella storia d’Israele). Alléluia: Dio sia lodato!

Hakam : (plurale: hakamim)  il “saggio„. Cf. sophes

Hassidim : I “pii„, i giusti nella Bibbia, coloro che vivono la héséd.

HÉsÉd : La bontà e la condiscendenza divine. Essa è misericordia, carità, ma affatto debolezza e cieca tenerezza. Nell'uomo richiama una “consacrazione„ personale a Dio, un ritorno d'amore. Cf. pietas. È la relazione stessa che definisce l’Alleanza. Cf. émét.

Iada : “Conoscenza„ … non intellettuale ma “concreta, viva, personale, stringente. Definisce la religione sotto l'aspetto dell'intimità.

Ish : Uomo; ishsha= la donna, femminile della parola precedente.

Kippour : Espiazione. Designa generalmente il giorno dell'espiazione solenne dei peccati, che si celebrava con un sacrificio annuale di rito particolare (Lv 16).

Nahash : Il serpente … il tipo stesso dei “mostri„ che gli dei babilonesi hanno dovuto vincere. Personifica il male.

Nedibim : i “volontari„ a partire dai quali Dio ricostituirà il “piccolo resto„, l’Israele fedele e di qualità.

NÉfÈsh : Il centro di coscienza e d'unità del potere vitale. L'essere vivente, la persona vivente, l’ “io„. Cf. basar e ruah.

Ot: Segno sensibile della presenza e dell'azione del Dio trascendente.

Pada : Riscatto applicato nel Deuteronomio alla redenzione d'Egitto che culmina con la creazione del popolo di Israele. Cf. gaal.

PÉsha : Rifiuto dell’Alleanza; ribellione contro Dio; specie d'aggressività inerente al peccato.

m : Stare in piedi, sorgere (il termine ebreo della resurrezione).

Ruah : Il soffio vitale, la forza vitale che viene da Dio — che Dio infonde nell'uomo. La néfèsh (la persona umana) è viva soltanto se Dio la “ricarica„ costantemente di ruah. E, venendo da Dio, la ruah è anche il principio della forza e dell'azione ostentate dall'uomo. La parola ha un sapore sovrannaturale.

SÉdÉk YahvÉ : La giustizia di Dio — “la sua potenza nel fare rispettare l'ordine morale iscritto nelle condizioni dell’Alleanza„. Più ampliamente: l'attività salvifica di Dio.

SÉlÉm: L'immagine, la rappresentazione molto concreta (statua). Cf. démut.

ShÉol : Luogo dove i morti scendono indistintamente e conducono “una vita diminuita, senza attività, quasi senza personalità„. La loro néfèsh, come fosse svuotata ed estenuata, sussiste rallentata (questi morti sono chiamati refaim= “i deboli„).

Sopher : Lo scriba (plurale: sopherim).

Tannin : Drago. Varietà dei mostri delle origini (Léviathan, Rahab, Nahash).

Tehillah : Respirazione. Termine usato per designare la preghiera dell'uomo biblico. Titolo ebraico del salterio.

Zenout : (greco: porneia). Si dice di un'unione illegittima che comporta degli impedimenti (proibitivi o dirimenti). La traduzione “fornicazione„ è pesante.

 

TERMINI GRECI

 

Agapè: Amore, ma nel senso di amore gratuito, amore che è puro dono da parte di colui che ama.

EikÔn : Immagine, nel senso di copia, ma avente forza riproduttrice.

Eros : Amore, ma nel senso di amore-bramosia, che indica una mancanza, un bisogno in colui che ama.

Hybris. — La dismisura che consiste per un uomo nel volere farsi Dio con una pretesa insostenibile.

Kairos : Momento provvidenziale. È, nella Bibbia, il tempo concreto dell'intervento di Dio (Cf. “il tempo favorevole„). (Ndt.: nel capitolo IV del libro si parla dell’Esilio come “tempo favorevole, in cui Yahvé fa uscire il popolo dalle sue sicurezze per parlargli al cuore).

Koinonia : Comunione personale.

MorphÈ : Immagine nel senso di “forma„, di partecipazione; più di una semplice copia (eikôn).

Porneia : Fornicazione. Cf. zenout.

SôMa : Il corpo. Nelle prospettive platoniche, si comparava volentieri il corpo con la “tomba„ dell’anima, giocando sulle parole: sôma = corpo; sêma = tomba.

SynthÈkÈ : Trattato d'alleanza (Cf. latino: foedus) Diathèkè= Testamento.

 


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4 dicembre 2014    a cura di Alberto "da Cormano" Grazie dei suggerimenti alberto@ora-et-labora.net