REGOLA DEL MAESTRO

Estratto dal libro "Regola del Maestro" a cura di Marcellina Bozzi O.S.B. - Paideia Editrice 1995

INCOMINCIA IL PROLOGO  [RB Prol. 1-2.4.8]

 1 O uomo, dico prima di tutto a te che leggi e poi anche a te che ascolti il  mio dire, lascia ora gli altri pensieri 2 e renditi conto che sono io che ti  parlo, ma è Dio che per bocca mia ti chiama a colloquio con sé. 3 A questo Signore Iddio dobbiamo andare di nostra volontà mediante le buone  azioni e conformandoci alla giustizia, 4 per non esservi trascinati nostro  malgrado a causa della negligenza mostrata nei peccati, quando ci obbligherà con la morte a comparirgli innanzi.

5 Intendi dunque, o uditore che mi odi parlare, quel che non la mia bocca, ma Dio ti dice in questo scritto; 6 egli che, mentre ancora sei in vita,  tratta con te le questioni di cui gli dovrai render conto dopo la morte. 7 Se  infatti viviamo ancora, viviamo in ragione di una proroga, intanto che la  bontà di Dio aspetta ogni giorno che ci emendiamo e vuole che siamo migliori oggi di quanto non fummo ieri.

8 Dunque tu che mi ascolti, fa’ attenzione, in modo che le parole da me  dette e il tuo ascolto, camminando attraverso la riflessione della mente, arrivino al triplice crocevia del tuo cuore. 9 Giunto a questo crocevia al seguito delle mie parole, lascia dietro di te una delle tre strade: quella dell’ignoranza carica di peccato 10 e dirigiti subito verso le altre due che ti  stanno di fronte: quelle dell’osservanza dei comandamenti. 11 Mentre cerchiamo di andare a Dio, sostiamo qui, a questo crocevia del nostro cuore e  consideriamo le due vie di conoscenza che vediamo aprirsi davanti a noi.  12 E tra queste due vie esaminiamo per quale ci sia possibile arrivare a Dio.  13 Se proseguiamo a sinistra, poiché è la via larga, c’è da temere che sia  proprio la via che conduce piuttosto alla rovina (Mt. 7,13). 14 Se cambiamo girando a destra, andiamo bene, perché è stretta ed è quella appunto  che porta i servi zelanti al loro vero Signore (Mt. 7,14).

15 Orsù, il vostro ascolto, senza occuparsi d’altro, segua il mio dire. 16 E  tu, o uomo, che noi esortiamo ad avere sguardo attento, comprendi bene  che è Dio stesso che ti esorta mediante questo scritto, affinché adesso, mentre sei ancora in vita e hai tempo di correggerti, tu corra con tutte le tue  forze, 17 e quando ormai sarai chiamato con la morte in sua presenza, tu non possa addurre davanti a Dio nel giorno del giudizio e nella pena eterna  la scusa che, mentre eri in vita, nessuno ti ha richiamato al dovere di emendarti; 18 e non riuscendo ormai più a portar soccorso a te stesso, tu debba cominciare a pentirti in eterno, senza rimedio.

19 Dunque di qui innanzi metti in pratica ciò che odi, prima di uscire dalla luce di questo mondo. 20 Perché se ne uscirai, non ci ritornerai più  se non nella resurrezione; e a partire dalla resurrezione, se qui ora avrai agito bene, sarai destinato con i santi a una gloria eterna. 21 Se invece non attuerai con i fatti questo scritto che sto per leggerti, sarai destinato al fuoco eterno della gehenna, insieme al diavolo di cui hai preferito seguire la  volontà.

22 Ascolta dunque e compi quel che è buono e giusto, quel che ci fa trovare propizio Iddio, e adempi nella tua condotta ciò che ti addita questa  regola. 23 Essa prende il nome di regola in quanto è norma per adempiere  ciò che è retto, come dice l’apostolo nell’epistola: «Secondo la misura della  regola che Dio ha stabilito per noi come misura, facendoci arrivare fino a  voi» (2 Cor. 10,13). 14 La regola infatti ha per inizio la verità e per termine la giustizia, secondo le parole del profeta: «Reggili con la verga» (Sal. 2,9), cioè con il vigore che incute timore, 25 e come dice l'apostolo: «Che  cosa volete, che venga a voi con la verga o con l’amore? » (I Cor. 4,21).  26 E di nuovo il profeta: «La verga del tuo regno è una verga retta con la  quale hai amato la giustizia e odiato l'iniquità» (Sal. 44,7-8). 27 E ancora  il Signore: «Visiterò con la verga le loro iniquità» (Sal. 88,33).

FINISCE IL PROLOGO DELLA REGOLA


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10 gennaio 2017      a cura di Alberto "da Cormano" Grazie dei suggerimenti alberto@ora-et-labora.net